E allora grazie a tutti, a tutti quelli che in pubblico o in privato mi hanno chiamata, contattata, fermata, interrogata sulla questione biblioteca comunale; non ne facciamo una questione politica, non voglio entrare in un vortice che non mi compete, di cui non conosco i meccanismi: a me interessa solo salvaguardare un Bene gratuito, alla portata di tutti, libero e aperto al pubblico, che può essere frequentato senza paura di essere giudicati, offesi, inquadrati, schematizzati o etichettati.
Non si tratta di un problema leggero, poco importante o da sottovalutare, no, per niente.
Lo sapete già che in Italia si legge poco, poco ci si informa; oggi è uscita fuori anche la notizia che un Italiano ogni sei, il quindici per cento della popolazione nega la Shoah, nega lo sterminio, nega la violenza contro un popolo.
Chiudono le librerie, annaspano le edicole, soffocano i punti di interesse culturale, alcuni dei miei alunni mi dicono di conoscere a menadito i grandi centri commerciali alle porte di Roma, ma di non aver mai visitato una mostra tematica, qualcuno ha visitato il Colosseo, i Fori e poco altro, musei?
Non arrendiamoci.
Ho chiesto aiuto al gruppo di volontarie Nati per Leggere di Viterbo e naturalmente mi hanno subito appoggiata, anzi Elena ha tirato fuori un paio di idee molto interessanti: bisogna sensibilizzare l'opinione pubblica, creare interesse, salvaguardare un patrimonio librario che fa invidia a tante biblioteche della provincia e non solo.
Mi sono rivolta alle mie amiche insegnanti, della Scuola Primaria soprattutto perché i semi si gettano in un piccolo vaso e molte maestre sono eccezionali in questo.
Non basta, però. Serve soprattutto la volontà dell'Amministrazione Comunale, l'interesse e gli investimenti e già perché il vile denaro, comunque, aiuta sempre: per acquisti, personale, materiale, corsi di formazione e aggiornamento, ammodernamento, informatizzazione, restauro e tanto tanto altro.
Tutti siamo chiamati a dare una mano, non solo le mie chiacchiere, le poche parole scritte in un paio di articoli. Ho cercato di contattare il capo, chi comanda, ma non ho avuto risposta, non che io sia una personalità, un personaggio, una importante per cui scomodarsi, ma certo avrei gradito almeno una spiegazione.
Sono qui che attendo.
Non posso essere snobbata per sempre.
Almeno spero.
https://www.facebook.com/Biblioteca-Comunale-di-Soriano-nel-Cimino-217359071699555/
https://www.facebook.com/events/128473334962915/
venerdì 31 gennaio 2020
giovedì 30 gennaio 2020
FALERIA, MOSTRA FOTOGRAFICA
Questa mattina gli studenti delle classi 1 e 2 della Salvo D'Acquisto hanno visitato la mostra fotografica allestita in San Giovanni Decollato, nella Sala della Misericordia sede del Consiglio Comunale del Paese.
Ad accoglierli l'assessore alla cultura Nicola Rinaldi, che ha illustrato la scelta delle immagini e la composizione delle didascalie, per concludere con la lettura di alcuni brani in dialetto, testimonianza viva dell'arresto di un uomo ebreo proprio a Faleria: Umberto Pace, proveniente da Calcata dove aveva trovato qualche genere alimentare alla borsa nera, stava tornando a Roma per raggiungere la famiglia, ma riconosciuto da un paesano è stato arrestato e deportato.
Le parole e le immagini hanno impressionato i giovanissimi, hanno commosso e interessato: le teste rasate, il testo sulla superiorità italiana, i casermoni dei campi, il cancello e il lavoro rende liberi, la ricompensa per chi denunciasse un uomo - una donna o un bambino ebreo; come tenere vivo il ricordo, come avvicinare i giovani a realtà terribili anche solo da immaginare.
Per alcuni alunni una scoperta, per altri un modo di vedere la Storia, per altri ancora orrore e ribrezzo: a questo serve la scuola, a interessare, a suscitare domande, a porsi dei dubbi, a cercare i perché, a capire gli ingranaggi di un Mondo non tanto lontano.
Anche questa esperienza rientra nel progetto "La biblioteca che non c'è", che vede protagonisti gli alunni delle due classi delle medie.
Cerchiamo così di educare le nuove generazioni al rispetto, alla convivenza, all'altruismo, con la convinzione che il primo gruppo sociale in cui si devono formare è proprio la scuola.
I nostri ragazzi stanno leggendo inoltre il libro scritto da Liliana Segre, che con parole semplici da nonna racconta il suo inferno, vissuto e subito quando aveva proprio la loro età: perché non succeda ancora, perché ci si aiuti gli uni gli altri senza voltare lo sguardo da un'altra parte.
Ad accoglierli l'assessore alla cultura Nicola Rinaldi, che ha illustrato la scelta delle immagini e la composizione delle didascalie, per concludere con la lettura di alcuni brani in dialetto, testimonianza viva dell'arresto di un uomo ebreo proprio a Faleria: Umberto Pace, proveniente da Calcata dove aveva trovato qualche genere alimentare alla borsa nera, stava tornando a Roma per raggiungere la famiglia, ma riconosciuto da un paesano è stato arrestato e deportato.
Le parole e le immagini hanno impressionato i giovanissimi, hanno commosso e interessato: le teste rasate, il testo sulla superiorità italiana, i casermoni dei campi, il cancello e il lavoro rende liberi, la ricompensa per chi denunciasse un uomo - una donna o un bambino ebreo; come tenere vivo il ricordo, come avvicinare i giovani a realtà terribili anche solo da immaginare.
Per alcuni alunni una scoperta, per altri un modo di vedere la Storia, per altri ancora orrore e ribrezzo: a questo serve la scuola, a interessare, a suscitare domande, a porsi dei dubbi, a cercare i perché, a capire gli ingranaggi di un Mondo non tanto lontano.
Anche questa esperienza rientra nel progetto "La biblioteca che non c'è", che vede protagonisti gli alunni delle due classi delle medie.
Cerchiamo così di educare le nuove generazioni al rispetto, alla convivenza, all'altruismo, con la convinzione che il primo gruppo sociale in cui si devono formare è proprio la scuola.
I nostri ragazzi stanno leggendo inoltre il libro scritto da Liliana Segre, che con parole semplici da nonna racconta il suo inferno, vissuto e subito quando aveva proprio la loro età: perché non succeda ancora, perché ci si aiuti gli uni gli altri senza voltare lo sguardo da un'altra parte.
mercoledì 29 gennaio 2020
E LA BIBLIOTECA COMUNALE?
Di pochi beni si deve vantare il paesello mio, ma certo al vertice della scala valori non può che stare la Biblioteca Comunale, quella sita in un palazzo storico in via Roma 12, proprio accanto al Palazzo Comunale, il Municipio.
Frequento la biblioteca da quando ho imparato a leggere e il mio primo anno elementare risale al lontano 1981/82 con la meravigliosa maestra Teresa Napoli: sono figlia operaia, vogliamo dire proletaria? Diciamo proletaria, cresciuta con poco, ma certamente con il mito della Cultura, del Sapere e dell'Istruzione.
Tutti negli anni '80 andavamo in biblioteca a studiare, a fare le ricerche, i cartelloni per tecnica, i lavori di gruppo, tutti; a piedi, pomeriggi interi senza telefonino e controllo parentale, pensate un po', in un luogo salubre, salutare perché infestato di libri, sotto la supervisione di Adriana, la Bibliotecaria, che meritatamente oggi è in pensione.
A quei tempi la biblioteca era collocata al piano terra del palazzetto in Piazza Macello, vicino a Romeo il negozio di abbigliamento, davanti alla fontana di Adamo e Eva di Fondi: tre grandi stanze, in cui entravamo tutti, vestiti con quelle terribili tute di panno dai colori pastello improbabili e le strisce laterali bianche, che tempi!
Ora ci siamo ammodernati, tutti istruiti, meccanizzati, informati e informatizzati... E la biblioteca sta scivolando nell'oblio dell'Amministrazione; ancora non si è capito se il posto da bibliotecario sia vacante, mancante, sostituibile, comunque nessuno riveste più quel fondamentale ruolo... Da tempo non si acquistano novità editoriali e si rimette al buon cuore delle persone che donano volumi personali, propri, letti e poi "affidati" ad altri famelici lettori.
Ho svolto negli anni mille attività in biblioteca come studentessa, corsista, volontaria; mi vanto in ogni dove del gioiello dove posso trovare libri preziosi che in altre biblioteche di città non sono disponibili, ma giorno dopo giorno, settimana dopo settimana assisto impotente al suo lento declino.
Un Paese che non investe nella Cultura non crede nel Futuro, non ha possibilità di Sviluppo, non lascia spazio alla Fantasia.
In questo caso, non solo non si tratta più di investire, stiamo arretrando, il che francamente peggiora di molto la nostra situazione.
Quale sia il destino della Biblioteca Comunale non è ancora dato sapere: non vedo però che burrasca
alle pendici del Monte Cimino; credo che sia giunto il momento di parlarne, in tanti.
Non lasciamo andare un così prezioso Bene.
https://www.facebook.com/Biblioteca-Comunale-di-Soriano-nel-Cimino-217359071699555/
https://www.facebook.com/giovanilettori2.0sorianonelcimino/
Frequento la biblioteca da quando ho imparato a leggere e il mio primo anno elementare risale al lontano 1981/82 con la meravigliosa maestra Teresa Napoli: sono figlia operaia, vogliamo dire proletaria? Diciamo proletaria, cresciuta con poco, ma certamente con il mito della Cultura, del Sapere e dell'Istruzione.
Tutti negli anni '80 andavamo in biblioteca a studiare, a fare le ricerche, i cartelloni per tecnica, i lavori di gruppo, tutti; a piedi, pomeriggi interi senza telefonino e controllo parentale, pensate un po', in un luogo salubre, salutare perché infestato di libri, sotto la supervisione di Adriana, la Bibliotecaria, che meritatamente oggi è in pensione.
A quei tempi la biblioteca era collocata al piano terra del palazzetto in Piazza Macello, vicino a Romeo il negozio di abbigliamento, davanti alla fontana di Adamo e Eva di Fondi: tre grandi stanze, in cui entravamo tutti, vestiti con quelle terribili tute di panno dai colori pastello improbabili e le strisce laterali bianche, che tempi!
Ora ci siamo ammodernati, tutti istruiti, meccanizzati, informati e informatizzati... E la biblioteca sta scivolando nell'oblio dell'Amministrazione; ancora non si è capito se il posto da bibliotecario sia vacante, mancante, sostituibile, comunque nessuno riveste più quel fondamentale ruolo... Da tempo non si acquistano novità editoriali e si rimette al buon cuore delle persone che donano volumi personali, propri, letti e poi "affidati" ad altri famelici lettori.
Ho svolto negli anni mille attività in biblioteca come studentessa, corsista, volontaria; mi vanto in ogni dove del gioiello dove posso trovare libri preziosi che in altre biblioteche di città non sono disponibili, ma giorno dopo giorno, settimana dopo settimana assisto impotente al suo lento declino.
Un Paese che non investe nella Cultura non crede nel Futuro, non ha possibilità di Sviluppo, non lascia spazio alla Fantasia.
In questo caso, non solo non si tratta più di investire, stiamo arretrando, il che francamente peggiora di molto la nostra situazione.
Quale sia il destino della Biblioteca Comunale non è ancora dato sapere: non vedo però che burrasca
alle pendici del Monte Cimino; credo che sia giunto il momento di parlarne, in tanti.
Non lasciamo andare un così prezioso Bene.
https://www.facebook.com/Biblioteca-Comunale-di-Soriano-nel-Cimino-217359071699555/
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martedì 28 gennaio 2020
A LEZIONE DI STORIA
Non che la giornata di oggi sia stata particolarmente semplice da affrontare tutta, dall'alba all'ora di cena; uscire di sera dopo cena in pieno inverno non sempre risulta agevole e invitante; però l'argomento presentato da Giancarlo Pastura mi interessa assai, specie se si tratta del paesello mio, quello dedicato a Sant'Eutizio, co-patrono, e se si affronta la storia medievale, quella che sto trattando nella classe prima.
Un lungo excursus storico, dalla caduta dell'Impero Romano agli albori del Tredicesimo Secolo, per gironzolare nella Tuscia cristiana, cristianizzata, rurale un poco pagana ancora, per capire come e perché i nostri documenti d'archivio siano praticamente spariti. Il Santo, la catacomba - che non funge da rifugio naturalmente - il pellegrinaggio, le vie commerciali e le chiese dedicate a San Valentino e alla Madonna.
Intanto ho imparato un termine nuovo, retro Sanctos, che ignorante io non ho mai utilizzato: siamo tutti uguali davanti al Signore o al Santo, ma c'è qualcuno più uguale che sta dappresso alla sepoltura; la villa romana poi non come la intendiamo noi oggi, ma come una vera e propria azienda agricola, questo lo sapevo, ma non mi rendevo conto certo dell'importanza dei grandi monasteri nell'organizzazione agricola del territorio, a tutta frangitura, olio.
E il confine, o meglio il limes tra Longobardi e Bizantini, Ferento e Orte? A poca distanza, tra Soriano e Bomarzo, naturalmente! Noi di qua con papa, loro di là con i duchi e via, più o meno.
In tutto questo fioriscono tombe di santi, chiese, sepolture, insediamenti mai dismessi ma rinnovati, si alterna l'autorità e ci si affida alla protezione del Santo più potente e... redditizio.
Qualche data, documenti pochi abbiamo detto, nomi interessanti e ora, resti archeologici che ci parlano della comunità fiorente, dei cereali e dell'ulivo, dell'architettura di buona fattura e della memoria del culto da tenere sempre viva.
Se non si conosce non si può conservare e mantenere, se non si studia non si ricorda e non si tramanda: grazie alla passione di Pastura per la divulgazione e la conoscenza del nostro territorio, ma certo che Statonia proprio deve saltar fuori, per Giove!
https://www.facebook.com/giancarlo.pastura
https://www.facebook.com/Museo-Civico-Agro-Cimino-1798198800216703/
domenica 26 gennaio 2020
BASSANO IN TEVERINA, DI DOMENICA MATTINA, NO
La mia signorina appassionata di creatività e riciclo del materiale era fortemente interessata ai vari laboratori proposti, in programma, quindi l'ho accompagnata in quel di Bassano in Teverina alla manifestazione in programma per tutta la giornata di oggi, ultima domenica del mese.
Segnalato in cartellone l'orario delle 10:00 come inizio delle attività, siamo arrivate con qualche minuto di ritardo, un po' preoccupate di aver saltato l'incomincio, invece...
Abbiamo trovato il centro storico in fase di allestimento, complici forse la nebbia e l'umidità: panche, tavoli, materiali, bancarelle ancora " in disordine", ma tutti indaffarati ad organizzare.
Considerato che il tutto avrebbe richiesto almeno un'altra ora di frenesia - secondo gli organizzatori - dopo un primo giro di tutti gli spazi artistici aperti, ci siamo allontanate, in dubbio se ritornare nel primo pomeriggio. Salendo verso il parcheggio, però, ci siamo fermate all'ufficio informazioni per sapere della visita alla Torre.
Con un biglietto di 4 euro a persona abbiamo effettuato una visita accompagnate da una archeologa, una giovane non autoctona, ma residente nel territorio da dieci anni che ci ha illustrato tutte le particolarità architettoniche e stilistiche della Chiesa di Santa Maria dei Lumi appena fuori dal Borgo e del Campanile/Torre dell'orologio. Parlando dei nostri interessi e della conoscenza del contado, abbiamo discusso anche degli scavi di San Valentino, della necessità di valorizzare i nostri Beni, di organizzare escursioni e musei e tanto altro. Benissimo.
E allora, prima di allontanarci e di cantare le meraviglie delle altre province, delle altre regioni, degli altri Stati, dobbiamo amare e tenere da conto ciò che ci circonda, quanto viene conservato, quanto offre "casa" nostra, altrimenti rischiamo l'oblio, l'abbandono, la svalutazione, le razzie e i tombaroli.
Ritorneremo a Bassano nei prossimi mesi per le attività creative, sicuramente però di pomeriggio.
giovedì 23 gennaio 2020
LILIANA SEGRE, IL LIBRO PER LE MEDIE
La rappresentante della Mondadori, la signora Lorella, mi ha contattata qualche giorno fa per propormi l'acquisto di un libro interessante, di recente uscita, su un tema quanto mai attuale visti gli ultimi risvolti politici e morali italiani, in vista della imminente Giornata della Memoria.
Fondamentale conoscere per non dimenticare, semplice e amara verità.
E in questo la scuola riveste un ruolo fondamentale, che certo non può e non deve essere demandato ad altri.
Ho convocato di persona le rappresentanti dei genitori delle mie classi, Prima e Seconda della Scuola Media Salvo D'Acquisto di Faleria: sono poco più che bambini i miei alunni, ma non per questo non sono in grado di leggere, capire e conoscere, specie se guidati, incoraggiati e affiancati dagli adulti. Per molti dei miei ragazzi sarà il libro del mese, quello da leggere e recensire, oppure una lettura condivisa in famiglia o da spulciare in classe, nell'ora migliore.
Adesione grande ed entusiasta, che mi ha sbalordita oltre ogni mia più rosea aspettativa.
Invito girato anche ai colleghi e agli alunni dell'ultimo anno, altre forti adesioni: in tutto abbiamo ordinato ben 48 volumi, di cui uno per la costituenda biblioteca scolastica, praticamente un successo.
Lorella ha omaggiato le insegnanti di lettere di un volume a testa, dono quanto mai gradito e inaspettato.
È accaduto, bisogna parlarne: più se ne discute più se ne prende coscienza: lo dobbiamo scolpire nel cuore
ho conosciuto la condizione di clandestina e di richiedente asilo, ho conosciuto il carcere, il lavoro operaio, essendo stata manodopera schiava minorile in una fabbrica satellite del campo di sterminio.
https://www.mondadorieducation.it/catalogo/scolpitelo-nel-vostro-cuore-0063182/
http://www.treccani.it/enciclopedia/liliana-segre
Fondamentale conoscere per non dimenticare, semplice e amara verità.
E in questo la scuola riveste un ruolo fondamentale, che certo non può e non deve essere demandato ad altri.
Ho convocato di persona le rappresentanti dei genitori delle mie classi, Prima e Seconda della Scuola Media Salvo D'Acquisto di Faleria: sono poco più che bambini i miei alunni, ma non per questo non sono in grado di leggere, capire e conoscere, specie se guidati, incoraggiati e affiancati dagli adulti. Per molti dei miei ragazzi sarà il libro del mese, quello da leggere e recensire, oppure una lettura condivisa in famiglia o da spulciare in classe, nell'ora migliore.
Adesione grande ed entusiasta, che mi ha sbalordita oltre ogni mia più rosea aspettativa.
Invito girato anche ai colleghi e agli alunni dell'ultimo anno, altre forti adesioni: in tutto abbiamo ordinato ben 48 volumi, di cui uno per la costituenda biblioteca scolastica, praticamente un successo.
Lorella ha omaggiato le insegnanti di lettere di un volume a testa, dono quanto mai gradito e inaspettato.
È accaduto, bisogna parlarne: più se ne discute più se ne prende coscienza: lo dobbiamo scolpire nel cuore
ho conosciuto la condizione di clandestina e di richiedente asilo, ho conosciuto il carcere, il lavoro operaio, essendo stata manodopera schiava minorile in una fabbrica satellite del campo di sterminio.
https://www.mondadorieducation.it/catalogo/scolpitelo-nel-vostro-cuore-0063182/
http://www.treccani.it/enciclopedia/liliana-segre
mercoledì 22 gennaio 2020
E POI IL LABORATORIO, DI SCRITTURA
Altre tre ore di corso di formazione al Liceo Classico M. Buratti di Viterbo, sede distaccata, perché abbiamo usufruito del laboratorio informatico, si produce di immagini e idee.
Siamo partiti sempre dalle motivazioni e dalla progettazione didattica, naturalmente: il nostro formatore ha "manovrato" dalla sua postazione centrale alle nostre spalle per organizzare la successione di informazioni e comandi per costruire un prodotto di storytelling.
Sia ben chiaro, non si tratta dell'uso esclusivo di mezzi e attrezzature tecnologiche, all'avanguardia, ma certo con i ragazzi grandi, delle Superiori, sarebbe un'ottima arma, ben calibrata sulla loro vita digitale; a me insegnante di lettere delle medie interessano le storie che nascono sui fogli vergati dalle penne della fantasia dei miei alunni.
E sì, perché si tratta di coinvolgere, di valorizzare la partecipazione di ognuno come autore della storia da narrare.
Emiliano Onori ha illustrato sia le tipologie di lavoro che i prodotti, cioè i risultati da raggiungere: alcune situazioni sono veramente pane quotidiano, come le ricostruzioni storiche, le interviste a personaggi famosi, i reportage sul territorio. La bravura del docente sta nel calibrare sul gruppo classe, nello scegliere argomento e APP adatte.
Lo spin off, ad esempio mi incuriosisce e stuzzica la fantasia: sviluppare una costola della narrazione centrale, quella che ha aperto la strada, ma che poi ha lasciato il passo ad altri protagonisti "minori"; ma anche lo studio di un'epoca, di un personaggio e del suo modo di sentire e parlare.
Il laboratorio: dallo schermo di un grigio pallido e smunto, all'inserimento di foto, testo, didascalie, ipertesto, rimandi ad altre voci.
Il tutto per presentare un racconto di Carver, modificarlo nel prologo o nel finale, ad esempio.
E se ci provassi con Odisseo, che invece di tornare dalla sua Penelope si ferma da Nausicaa?
O Boccaccio che magari ci rilegge e interpreta alla maniera moderna Federigo, Chichibbio e Frate Cipolla?
Un corso di sei ore di novità e diverso punto di vista, che alla fine non serva anche alla mia anima blogger?
Prossimo impegno 5 febbraio, sempre grazie al Dirigente Scolastico Clara Vittori e alla sua grande lungimiranza letteraria.
martedì 21 gennaio 2020
DELLA CLASSICITÀ DEL PAESELLO E ZONE LIMITROFE
Latine loqui, dulcissime.
Si è parlato latino, del mondo classico e dei castella del contado alla conferenza di questa sera in Comune, grazie ad Eleonora Storri, che sulle epigrafi di età romana ha costruito la sua tesi ed ha continuato a studiare ed interpretare le fondi scritte sorianesi e non solo.
Eleonora, responsabile della sezione del locale Museo archeologico, ci ha illustrato i reperti, i documenti, i nomi delle comunità rurali, dei pagi e delle strade del nostro territorio dalla Cassia, alla Ferentana alla Amerina, per collegare unire rifornire Lazio e Umbria verso l'Urbe.
Territorio ricco di materie prime il nostro, fertile e quindi sfruttato sin dal protostorico: quanto ne è rimasto?
Giove Cimino Mitra Tauroctono Santa Maria di Luco: culti che attraversano i secoli, i boschi, le idee fino ad arrivare all'Augusteum di Sant'Eutizio, frazione sorta sulla tomba del Santo a seguito del martirio, ma chi ce ne parla, quali testimonianze ricorrono?
Sempre interessante la scoperta del nostro territorio, per rendersi conto quantomeno di ciò che conserviamo o no nel nostro Museo, da dove provengono i Beni e come sono arrivati a noi colonnine, frammenti marmorei, capitelli. E pensare che alcuni reperti rinvenuti tra le macerie del bombardamento del giugno del '44 sono stati riutilizzati al Paesello per riempire buche ai bordi delle strade periferiche sterrate, questo tanto per...
Serata interessante, grazie ad Eleonora e a Giancarlo Pastura, appassionati studiosi, che hanno rinnovato l'invito alla popolazione tutta alla scoperta delle Catacombe della Frazione in una visita guidata sabato pomeriggio, 25 gennaio.
Non c'è che da imparare per conoscere, conservare e trasmettere.
https://www.facebook.com/eleonora.storri.5
https://www.facebook.com/events/591672654723527/?notif_t=plan_user_invited¬if_id=1579620263411884
Si è parlato latino, del mondo classico e dei castella del contado alla conferenza di questa sera in Comune, grazie ad Eleonora Storri, che sulle epigrafi di età romana ha costruito la sua tesi ed ha continuato a studiare ed interpretare le fondi scritte sorianesi e non solo.
Eleonora, responsabile della sezione del locale Museo archeologico, ci ha illustrato i reperti, i documenti, i nomi delle comunità rurali, dei pagi e delle strade del nostro territorio dalla Cassia, alla Ferentana alla Amerina, per collegare unire rifornire Lazio e Umbria verso l'Urbe.
Territorio ricco di materie prime il nostro, fertile e quindi sfruttato sin dal protostorico: quanto ne è rimasto?
Giove Cimino Mitra Tauroctono Santa Maria di Luco: culti che attraversano i secoli, i boschi, le idee fino ad arrivare all'Augusteum di Sant'Eutizio, frazione sorta sulla tomba del Santo a seguito del martirio, ma chi ce ne parla, quali testimonianze ricorrono?
Sempre interessante la scoperta del nostro territorio, per rendersi conto quantomeno di ciò che conserviamo o no nel nostro Museo, da dove provengono i Beni e come sono arrivati a noi colonnine, frammenti marmorei, capitelli. E pensare che alcuni reperti rinvenuti tra le macerie del bombardamento del giugno del '44 sono stati riutilizzati al Paesello per riempire buche ai bordi delle strade periferiche sterrate, questo tanto per...
Serata interessante, grazie ad Eleonora e a Giancarlo Pastura, appassionati studiosi, che hanno rinnovato l'invito alla popolazione tutta alla scoperta delle Catacombe della Frazione in una visita guidata sabato pomeriggio, 25 gennaio.
Non c'è che da imparare per conoscere, conservare e trasmettere.
https://www.facebook.com/eleonora.storri.5
https://www.facebook.com/events/591672654723527/?notif_t=plan_user_invited¬if_id=1579620263411884
domenica 19 gennaio 2020
HAMAMMET, IL FILM, LA MIA RECENSIONE
Domenica pomeriggio al cinema del paesello mio col primogenito, per conoscere una pagina della politica italiana del secolo scorso, per ricordare uno statista rinnegato da molti, per rendersi conto di cosa significasse vivere in esilio volontario per uno potente.
Il film merita, lo confesso subito, intanto per Savino, irriconoscibile se non per lo sguardo.
Nessun riferimento politico, solo prima del titolo d'inizio: discorso del protagonista all'apice del successo all'Ansaldo, con bandiere e garofani da gettare al pubblico plaudente.
Tunisia: residenza principesca, guardie armate all'ingresso e guardie del corpo; un uomo anziano e malato, libri e discorsi, ma anche ospedali arretrati, vita povera oltre il recinto, bianco delle case, mare e palme.
Per chi, come me, ha attraversato gli anni '80 nell'innocenza della politica e nel miracolo del lavoro - tanto per tutti - chi ricorda USA e URSS, il Libano, beh Bettino è uno di casa, ancor di più se associato al partito del Presidente dei Mondiali di Spagna.
Un film sull'intimità della fine, sui pensieri che popolano l'esistenza di un uomo tanto amato quanto odiato, chiamato per tutto il film il Presidente; l'atteggiamento quasi ostile di un padre verso il figlio-erede per gli altri, ma non per lo stesso; una famiglia non proprio perfetta e unita.
E una sfumatura sull'amante, innamorata ancora, di cui nessuno mi aveva mai parlato, naturalmente.
Mi piace studiare la Storia con l'aiuto dei film: come se si potesse disporre di un punto di vista privilegiato, guardare e ascoltare senza interruzioni o essere visti, certo con i dovuti distinguo e interpretazioni adatte, ma Amelio in questo aiuta e anche molto.
https://www.facebook.com/cinemaflorida.soriano/
https://www.corriere.it/spettacoli/cards/hammamet-verita-finzione-cosa-c-vero-cosa-no-film-bettino-craxi/i-figli_principale.shtml
Il film merita, lo confesso subito, intanto per Savino, irriconoscibile se non per lo sguardo.
Nessun riferimento politico, solo prima del titolo d'inizio: discorso del protagonista all'apice del successo all'Ansaldo, con bandiere e garofani da gettare al pubblico plaudente.
Tunisia: residenza principesca, guardie armate all'ingresso e guardie del corpo; un uomo anziano e malato, libri e discorsi, ma anche ospedali arretrati, vita povera oltre il recinto, bianco delle case, mare e palme.
Per chi, come me, ha attraversato gli anni '80 nell'innocenza della politica e nel miracolo del lavoro - tanto per tutti - chi ricorda USA e URSS, il Libano, beh Bettino è uno di casa, ancor di più se associato al partito del Presidente dei Mondiali di Spagna.
Un film sull'intimità della fine, sui pensieri che popolano l'esistenza di un uomo tanto amato quanto odiato, chiamato per tutto il film il Presidente; l'atteggiamento quasi ostile di un padre verso il figlio-erede per gli altri, ma non per lo stesso; una famiglia non proprio perfetta e unita.
E una sfumatura sull'amante, innamorata ancora, di cui nessuno mi aveva mai parlato, naturalmente.
Mi piace studiare la Storia con l'aiuto dei film: come se si potesse disporre di un punto di vista privilegiato, guardare e ascoltare senza interruzioni o essere visti, certo con i dovuti distinguo e interpretazioni adatte, ma Amelio in questo aiuta e anche molto.
https://www.facebook.com/cinemaflorida.soriano/
https://www.corriere.it/spettacoli/cards/hammamet-verita-finzione-cosa-c-vero-cosa-no-film-bettino-craxi/i-figli_principale.shtml
venerdì 17 gennaio 2020
QUALCHE PAROLA SOLTANTO, SCAMBIO DI OPINIONI
Ho finito di leggere L'Arminuta, ve lo consiglio se siete mamme, figlie, sorelle, amiche, donne.
All'inizio ero un po' reticente, ho cominciato svogliata, ma solo per qualche pagina poi la storia ti prende e non ti lascia più. Pessima figura per i grandi, ne escono malconci gli adulti con i loro capricci e le loro idee; le bambine invece riescono a badare a loro stesse, non comprendono le azioni dei genitori, biologici o di crescita e, anzi, li correggono, dove possibile.
Legami di sangue o d'amicizia, di elezione o di aspirazione?
Come spesso mi capita, ho preso in prestito il libro in biblioteca comunale: mi sono presentata al banco con un elenco di dodici titoli, ne sono uscita con uno e due in prenotazione, dei restanti nove niente. Mi dispiace. Comprare i libri che mi sono stati consigliati? Chiederli alle mie amiche o ad altri lettori che seguono il blog? Farmeli regalare dalla mia dolce metà?
Riflessione; non abbiamo una libreria a portata di mano al paesello, per entrare in una indipendente e ben fornita dovrei spostarmi a Viterbo; la biblioteca non possiede tutti gli ultimi libri usciti, arranca nella fornitura di ultima generazione; ergo devo trovare il coraggio - e un mutuo - per aprire un locale accogliente e dagli scaffali di legno, in cui soddisfare tutte le richieste dei lettori miei amici?
Ma, anche riuscissi, come si può riempire un locale di libri giusti e smerciarli per campare?
Titoli giusti, incontri con l'autore, buon fiuto, accattivare e soddisfare i clienti...
Sto seguendo un corso di formazione al Liceo Classico: il docente formatore ci ha suggerito tre volumi, che non sono romanzi, ma libri di nicchia, per migliorarsi come insegnanti, quindi la richiesta sarebbe immensa, quasi impossibile da accontentare... O NO?
Intanto miei cari lettori, mi consigliate qualche titolo voi? Reperibile oppure me lo prestate e poi ne parliamo!
All'inizio ero un po' reticente, ho cominciato svogliata, ma solo per qualche pagina poi la storia ti prende e non ti lascia più. Pessima figura per i grandi, ne escono malconci gli adulti con i loro capricci e le loro idee; le bambine invece riescono a badare a loro stesse, non comprendono le azioni dei genitori, biologici o di crescita e, anzi, li correggono, dove possibile.
Legami di sangue o d'amicizia, di elezione o di aspirazione?
Come spesso mi capita, ho preso in prestito il libro in biblioteca comunale: mi sono presentata al banco con un elenco di dodici titoli, ne sono uscita con uno e due in prenotazione, dei restanti nove niente. Mi dispiace. Comprare i libri che mi sono stati consigliati? Chiederli alle mie amiche o ad altri lettori che seguono il blog? Farmeli regalare dalla mia dolce metà?
Riflessione; non abbiamo una libreria a portata di mano al paesello, per entrare in una indipendente e ben fornita dovrei spostarmi a Viterbo; la biblioteca non possiede tutti gli ultimi libri usciti, arranca nella fornitura di ultima generazione; ergo devo trovare il coraggio - e un mutuo - per aprire un locale accogliente e dagli scaffali di legno, in cui soddisfare tutte le richieste dei lettori miei amici?
Ma, anche riuscissi, come si può riempire un locale di libri giusti e smerciarli per campare?
Titoli giusti, incontri con l'autore, buon fiuto, accattivare e soddisfare i clienti...
Sto seguendo un corso di formazione al Liceo Classico: il docente formatore ci ha suggerito tre volumi, che non sono romanzi, ma libri di nicchia, per migliorarsi come insegnanti, quindi la richiesta sarebbe immensa, quasi impossibile da accontentare... O NO?
Intanto miei cari lettori, mi consigliate qualche titolo voi? Reperibile oppure me lo prestate e poi ne parliamo!
martedì 14 gennaio 2020
DI SCAVI, SANTI E ALTRI TESORI
Territorio del Paesello mio, non ti conosco.
E già facile affermare quanto sia bello, arroccato, panoramico, storico-artistico, merlato, fiorito, assolato, albeggiato, alberato e oltre...
Da questa sera è partito un ciclo di incontri veramente interessanti, capitananti da Giancarlo Pastura, direttore scientifico del locale Museo Civico: ci si ritrova nella Sala Consiliare, al secondo piano del Municipio, tra amici, in una atmosfera informale e per questo ancora più accattivante; niente di ampolloso o accademico, ma un intervento altrettanto preciso e puntuale.
Il nostro territorio comunale è stato interessato molto presto da scavi più o meno leciti e scientifici, non certo di conoscenza, ma una vera e propria caccia al tesoro da parte dei camposantari all scopo di reperire e quindi spogliare le catacombe, le tombe dei martiri e le relative sepolture limitrofe, comunque appetibili e privilegiate.
Parliamo di Beni di grande valore, studiati dai Padri Passionisti, dagli esperti locali o da artisti-escursionisti archeologici; molti reperti non sono più visitabili in loco perché sparsi in vari musei, come il Civico di Viterbo che conserva il famoso Sarcofago da Santa Maria di Luco.
Il discorso di Pastura si è snodato attraverso secoli e nomi, lungo la Via Ferentana, con studiosi ed esperti che non hanno fatto altro che valorizzare e portare all'attenzione del mondo un territorio ricco, pregno di Storia a cominciare dalle tipologie funerarie, dal materiale unico, dalle forme uniche.
E solo dal 2004 si parla di una mappatura, di una carta come strumento di tutela del patrimonio e di conoscenza scientifica.
Un invito quindi a visitare il Museo che raccoglie elementi architettonici, bolli laterizi, documenti di una vita rurale, di incastellamento, di sfruttamento del territorio da conoscere e amare, che sembra scontato ma così non è.
E martedì prossimo sarà la volta di Eleonora Storri.
https://www.facebook.com/events/851788518572964/
https://www.facebook.com/giancarlo.pastura
https://www.facebook.com/eleonora.storri.5
E già facile affermare quanto sia bello, arroccato, panoramico, storico-artistico, merlato, fiorito, assolato, albeggiato, alberato e oltre...
Da questa sera è partito un ciclo di incontri veramente interessanti, capitananti da Giancarlo Pastura, direttore scientifico del locale Museo Civico: ci si ritrova nella Sala Consiliare, al secondo piano del Municipio, tra amici, in una atmosfera informale e per questo ancora più accattivante; niente di ampolloso o accademico, ma un intervento altrettanto preciso e puntuale.
Il nostro territorio comunale è stato interessato molto presto da scavi più o meno leciti e scientifici, non certo di conoscenza, ma una vera e propria caccia al tesoro da parte dei camposantari all scopo di reperire e quindi spogliare le catacombe, le tombe dei martiri e le relative sepolture limitrofe, comunque appetibili e privilegiate.
Parliamo di Beni di grande valore, studiati dai Padri Passionisti, dagli esperti locali o da artisti-escursionisti archeologici; molti reperti non sono più visitabili in loco perché sparsi in vari musei, come il Civico di Viterbo che conserva il famoso Sarcofago da Santa Maria di Luco.
Il discorso di Pastura si è snodato attraverso secoli e nomi, lungo la Via Ferentana, con studiosi ed esperti che non hanno fatto altro che valorizzare e portare all'attenzione del mondo un territorio ricco, pregno di Storia a cominciare dalle tipologie funerarie, dal materiale unico, dalle forme uniche.
E solo dal 2004 si parla di una mappatura, di una carta come strumento di tutela del patrimonio e di conoscenza scientifica.
Un invito quindi a visitare il Museo che raccoglie elementi architettonici, bolli laterizi, documenti di una vita rurale, di incastellamento, di sfruttamento del territorio da conoscere e amare, che sembra scontato ma così non è.
E martedì prossimo sarà la volta di Eleonora Storri.
https://www.facebook.com/events/851788518572964/
https://www.facebook.com/giancarlo.pastura
https://www.facebook.com/eleonora.storri.5
domenica 12 gennaio 2020
18 REGALI, IL FILM, LA MIA RECENSIONE
Dal punto di vista delle donne, ma non solo.
Per il mondo femminile, ma non solo.
Partorire una nuova vita e, nello stesso giorno, morire.
Attendere il primo figlio, scoprire che è femmina e contemporaneamente ricevere la peggiore delle notizie da un dottore, con la cartella clinica in mano e i risultati delle analisi
Ritrovarsi catapultati in una realtà medico-ospedaliera, confrontarsi con altri malati, chiudere il segreto per non turbare i propri cari, per momenti più indicati.
Come sarà la bambina, quali saranno i suoi gusti in fatto di musica, giochi, lingue straniere, sport?
Quando le domande si affollano nella mente delle donne - che risultano veramente imbattibili nel programmare, riflettere, sognare, indovinare - senza la speranza del futuro, anzi con la certezza che un domani non sorgerà, cosa scatta nell'animo e nel cuore?
Un film intenso, a tratti irritante, commovente certo, che si snoda tra la casa dei protagonisti e i locali di ricovero; elemento portante l'acqua: della piscina, in cui ci si tuffa in modo irresponsabile o in cui ci si bagna a fine giornata, ma anche il liquido amniotico, il simbolo della vita, della protezione e del corpo materno, da cui ci si stacca, quando arriva il momento.
Vita di provincia, molle, lenta, intima; case-villette tutte uguali, giardino accogliente in cui festeggiare ogni ricorrenza: per alcuni una certezza,per altri un carcere.
E poi l'amicizia, esiste? Chi ascolta i tuoi lamenti o il tuo dolore? Chi può entrare nel ruolo di insegnante adatta alla tua creatura?
Un film che non lascia indifferenti, specie sa hai perso qualcuno di importante nella tua esistenza: apprezzare la vita, seppure difficile e fitta di ostacoli, nel momento del pericolo estremo, quando il macchinario accanto al tuo letto, in una fredda stanza dalle pareti grigie, manda un rumore sordo e costante.
Un film che ti esorta ad amare ancora di più chi ti rimane al fianco, chi provvede alla tue necessità materiali e non solo, chi vorrebbe piangere invece sorride per vederti sorridere.
Non si finisce mai di disperarsi, non si colma mai il vuoto della perdita, non ci si arrende al triste destino.
https://www.ilgazzettino.it/nordest/treviso/morta_elisa_girotto_regali_figlia_18_anni-3268016.html
Per il mondo femminile, ma non solo.
Partorire una nuova vita e, nello stesso giorno, morire.
Attendere il primo figlio, scoprire che è femmina e contemporaneamente ricevere la peggiore delle notizie da un dottore, con la cartella clinica in mano e i risultati delle analisi
Ritrovarsi catapultati in una realtà medico-ospedaliera, confrontarsi con altri malati, chiudere il segreto per non turbare i propri cari, per momenti più indicati.
Come sarà la bambina, quali saranno i suoi gusti in fatto di musica, giochi, lingue straniere, sport?
Quando le domande si affollano nella mente delle donne - che risultano veramente imbattibili nel programmare, riflettere, sognare, indovinare - senza la speranza del futuro, anzi con la certezza che un domani non sorgerà, cosa scatta nell'animo e nel cuore?
Un film intenso, a tratti irritante, commovente certo, che si snoda tra la casa dei protagonisti e i locali di ricovero; elemento portante l'acqua: della piscina, in cui ci si tuffa in modo irresponsabile o in cui ci si bagna a fine giornata, ma anche il liquido amniotico, il simbolo della vita, della protezione e del corpo materno, da cui ci si stacca, quando arriva il momento.
Vita di provincia, molle, lenta, intima; case-villette tutte uguali, giardino accogliente in cui festeggiare ogni ricorrenza: per alcuni una certezza,per altri un carcere.
E poi l'amicizia, esiste? Chi ascolta i tuoi lamenti o il tuo dolore? Chi può entrare nel ruolo di insegnante adatta alla tua creatura?
Un film che non lascia indifferenti, specie sa hai perso qualcuno di importante nella tua esistenza: apprezzare la vita, seppure difficile e fitta di ostacoli, nel momento del pericolo estremo, quando il macchinario accanto al tuo letto, in una fredda stanza dalle pareti grigie, manda un rumore sordo e costante.
Un film che ti esorta ad amare ancora di più chi ti rimane al fianco, chi provvede alla tue necessità materiali e non solo, chi vorrebbe piangere invece sorride per vederti sorridere.
Non si finisce mai di disperarsi, non si colma mai il vuoto della perdita, non ci si arrende al triste destino.
https://www.ilgazzettino.it/nordest/treviso/morta_elisa_girotto_regali_figlia_18_anni-3268016.html
venerdì 10 gennaio 2020
CIAO
E arrivano certe notizie che ti spezzano il fiato, in un giorno qualsiasi di ordinaria quotidianità, nell'appisolato inizio di gennaio, bruma e strada brinata del mattino, pomeriggio corto e voglia di tepore.
Si spezza una vita, all'alba di un nuovo giorno, una giovane e forte vita, provata nell'intimo e sofferta. Chi può solo immaginare quanti e quali pensieri si affollino nella mente umana per prendere una simile decisione? Chi possiede una spiegazione o può solo pensare di possederla? Nessuno, questo è l'umano.
Fragilità, sensibilità, dolore, forse; sono solo ipotesi.
Sconcerto, parole strozzate in gola, lucidi gli occhi e sanguinante il cuore.
Senza sferzare ipotesi sconclusionate, senza caricarsi rimorsi pesanti come macigni: credo che non sia nemmeno possibile prevedere qualcosa o ipotizzarla, per amore per angoscia per affetto.
Senza parole si rimane e si soffre.
Si spezza una vita, all'alba di un nuovo giorno, una giovane e forte vita, provata nell'intimo e sofferta. Chi può solo immaginare quanti e quali pensieri si affollino nella mente umana per prendere una simile decisione? Chi possiede una spiegazione o può solo pensare di possederla? Nessuno, questo è l'umano.
Fragilità, sensibilità, dolore, forse; sono solo ipotesi.
Sconcerto, parole strozzate in gola, lucidi gli occhi e sanguinante il cuore.
Senza sferzare ipotesi sconclusionate, senza caricarsi rimorsi pesanti come macigni: credo che non sia nemmeno possibile prevedere qualcosa o ipotizzarla, per amore per angoscia per affetto.
Senza parole si rimane e si soffre.
La solita strada, bianca come il sale
Il grano da crescere, I campi da arare
Guardare ogni giorno
Se piove o c'è il sole
Per saper se domani
Si vive o si muore
E un bel giorno dire basta e andare via
Il grano da crescere, I campi da arare
Guardare ogni giorno
Se piove o c'è il sole
Per saper se domani
Si vive o si muore
E un bel giorno dire basta e andare via
Ciao amore
Ciao amore, ciao amore ciao
Ciao amore
Ciao amore, ciao amore ciao
Ciao amore, ciao amore ciao
Ciao amore
Ciao amore, ciao amore ciao
mercoledì 8 gennaio 2020
QUANDO TORNI AL LICEO, COME DOCENTE IN FORMAZIONE
Erano anni, forse millenni, che non salivo quei gradoni...
Pomeriggio al Buratti, Aula Magna grande spaziosa colorata accogliente: corso di formazione sulla lettura e non solo.
Il nostro docente formatore è un giovane insegnante classico di liceo, Emiliano Onori, da Sansepolcro, la città di Piero; introdotto dal Dirigente Scolastico Clara Vittori.
In Italia si legge poco, ma i forti lettori sono proprio gli alunni delle medie, di quelli che ogni giorno passano sotto le mie grinfie: leggono libri cartacei? Non solo, anzi: viviamo in un'epoca in cui si viene costantemente bombardati da frasi e citazioni da decifrare; i forti lettori sono figli di forti lettori, non c'è dubbio; bisogna lavorare d'intesa con la famiglia, coinvolgere i genitori, costruire insieme un percorso.
La lezione di tre ore si divide in due parti: un lungo confronto su intellettuali - lettura - libri - messaggi - social - blog - immagini, ma il discorso si allarga a piattaforme, classi virtuali, gruppi di lavoro virtuali, un mondo senza confini né barriere, dove ritrovarsi e crescere di affinità e differenze, di accostamenti e paragoni.
Ognuno di noi, con e grazie all'avvento dei social si può definire e considerare lettore, scrittore, fruitore, critico e cittadino: siamo liberi di esprimerci, siamo padroni del mezzo e della pagina oltre che seguaci; inoltre la velocità di scambio di opinioni ci permette una fruizione immediata, costante, impensabile fino a dieci anni fa. E i nostri ragazzi? Utilizzano - o sono sopraffatti - da infiniti canali, media, applicazioni, abbonamenti...
Cosa possiamo o facciamo noi docenti? Come promuovere la lettura?
Dobbiamo coinvolgere gli alunni così come sono partecipi e coinvolti dalle APP, devono sentirsi parte integrante e protagonisti: bisogna cambiare anche la didattica.
Si parte allora dalla lettura di un testo, che sia classico o altro non importa; poi si procede con varie tecniche/metodologie di invenzione - riscrittura -inversione - arricchimento di particolari - cambio del punto di vista. Le possibilità sono infinite, da adattare al gruppo con cui lavoriamo, cominciando sempre dall'approfondimento del contesto e del periodo storico, dallo studio delle immagini e dall'inquadramento di personaggi e realtà.
Storytelling, dunque: il saper narrare storie, nel confronto con gli altri in un coinvolgimento emotivo, attraverso i tanti media di cui siamo circondati.
Un incontro di tre ore interessante, anche per discutere sul diverso punto di vista, nel porci da un'altra prospettiva; il prossimo riguarderà il fare, il produrre, il realizzare narrazioni, il 22 gennaio non mancherò.
https://www.facebook.com/clara.vittori.1
https://www.facebook.com/liceoburattiviterbo/
https://www.facebook.com/Emiliano.Onori?epa=SEARCH_BOX
Pomeriggio al Buratti, Aula Magna grande spaziosa colorata accogliente: corso di formazione sulla lettura e non solo.
Il nostro docente formatore è un giovane insegnante classico di liceo, Emiliano Onori, da Sansepolcro, la città di Piero; introdotto dal Dirigente Scolastico Clara Vittori.
In Italia si legge poco, ma i forti lettori sono proprio gli alunni delle medie, di quelli che ogni giorno passano sotto le mie grinfie: leggono libri cartacei? Non solo, anzi: viviamo in un'epoca in cui si viene costantemente bombardati da frasi e citazioni da decifrare; i forti lettori sono figli di forti lettori, non c'è dubbio; bisogna lavorare d'intesa con la famiglia, coinvolgere i genitori, costruire insieme un percorso.
La lezione di tre ore si divide in due parti: un lungo confronto su intellettuali - lettura - libri - messaggi - social - blog - immagini, ma il discorso si allarga a piattaforme, classi virtuali, gruppi di lavoro virtuali, un mondo senza confini né barriere, dove ritrovarsi e crescere di affinità e differenze, di accostamenti e paragoni.
Ognuno di noi, con e grazie all'avvento dei social si può definire e considerare lettore, scrittore, fruitore, critico e cittadino: siamo liberi di esprimerci, siamo padroni del mezzo e della pagina oltre che seguaci; inoltre la velocità di scambio di opinioni ci permette una fruizione immediata, costante, impensabile fino a dieci anni fa. E i nostri ragazzi? Utilizzano - o sono sopraffatti - da infiniti canali, media, applicazioni, abbonamenti...
Cosa possiamo o facciamo noi docenti? Come promuovere la lettura?
Dobbiamo coinvolgere gli alunni così come sono partecipi e coinvolti dalle APP, devono sentirsi parte integrante e protagonisti: bisogna cambiare anche la didattica.
Si parte allora dalla lettura di un testo, che sia classico o altro non importa; poi si procede con varie tecniche/metodologie di invenzione - riscrittura -inversione - arricchimento di particolari - cambio del punto di vista. Le possibilità sono infinite, da adattare al gruppo con cui lavoriamo, cominciando sempre dall'approfondimento del contesto e del periodo storico, dallo studio delle immagini e dall'inquadramento di personaggi e realtà.
Storytelling, dunque: il saper narrare storie, nel confronto con gli altri in un coinvolgimento emotivo, attraverso i tanti media di cui siamo circondati.
Un incontro di tre ore interessante, anche per discutere sul diverso punto di vista, nel porci da un'altra prospettiva; il prossimo riguarderà il fare, il produrre, il realizzare narrazioni, il 22 gennaio non mancherò.
https://www.facebook.com/clara.vittori.1
https://www.facebook.com/liceoburattiviterbo/
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lunedì 6 gennaio 2020
LA QUERCIA, PRESEPE VIVENTE
Pomeriggio dell'Epifania trascorso con i nostri amici al Chiostro del Santuario della Madonna della Quercia, dove si snoda il presepe vivente, oltre la mostra dei Cento Presepi, nel primo chiostro, quello accanto al portone laterale.
Siamo stati invitati da Chiara che insieme al nonno partecipa con grande entusiasmo all'evento; mentre la nostra amica si occupa di oggetti e contenitori in vetro, il nonno modella con maestria la creta.
I vari banchi e bancarelle di prodotti alimentari e artigianali, la postazione di Erode, quella di Quirino, il recinto degli animali, la distribuzione di vino caldo, cioccolata, biscottini e formaggi si allungano per i quattro lati del chiostro simmetrici rispetto alla Natività; si entra con un'offerta libera per sovvenzionare il tutto, ma si può anche tentare la fortuna con la pesca e noi l'abbiamo sfidata, naturalmente!
Caratteristici e azzeccati i costumi, ricca la merce esposta, deliziosi i piccoli bambini tra i figuranti, morbidi il cane bianco e le caprette, fin troppo pazienti direi sotto le carezze di tutti i curiosi.
Speciale comunque la ricotta calda servita nei bicchierini accompagnata da miele o marmellata, bisogna per ammetterlo!
Per chiudere la manifestazione, è stata organizzata anche una tombolata all'interno del grande salone con ottimi premi eno-gastronomici, che mettono sempre tutti d'accordo, beati i fortunati vincitori...
Si chiudono così le festività, siamo a poche ore dalla ripresa delle attività lavorative e scolastiche e trascorrere qualche ora del pomeriggio immersi nella Storia delle origini, in famiglia, ci ha fatto proprio enorme piacere.
https://www.facebook.com/madonnadellaquercia/?__tn__=%2Cd%2CP-R&eid=ARBoDlVGWocavos3PWH7O8TM79S9olyZgRXhBCf6FDBs9XMz_FFl0Jb1KlwsrqNsywH0RfNn7kh-eXg-
Siamo stati invitati da Chiara che insieme al nonno partecipa con grande entusiasmo all'evento; mentre la nostra amica si occupa di oggetti e contenitori in vetro, il nonno modella con maestria la creta.
I vari banchi e bancarelle di prodotti alimentari e artigianali, la postazione di Erode, quella di Quirino, il recinto degli animali, la distribuzione di vino caldo, cioccolata, biscottini e formaggi si allungano per i quattro lati del chiostro simmetrici rispetto alla Natività; si entra con un'offerta libera per sovvenzionare il tutto, ma si può anche tentare la fortuna con la pesca e noi l'abbiamo sfidata, naturalmente!
Caratteristici e azzeccati i costumi, ricca la merce esposta, deliziosi i piccoli bambini tra i figuranti, morbidi il cane bianco e le caprette, fin troppo pazienti direi sotto le carezze di tutti i curiosi.
Speciale comunque la ricotta calda servita nei bicchierini accompagnata da miele o marmellata, bisogna per ammetterlo!
Per chiudere la manifestazione, è stata organizzata anche una tombolata all'interno del grande salone con ottimi premi eno-gastronomici, che mettono sempre tutti d'accordo, beati i fortunati vincitori...
Si chiudono così le festività, siamo a poche ore dalla ripresa delle attività lavorative e scolastiche e trascorrere qualche ora del pomeriggio immersi nella Storia delle origini, in famiglia, ci ha fatto proprio enorme piacere.
https://www.facebook.com/madonnadellaquercia/?__tn__=%2Cd%2CP-R&eid=ARBoDlVGWocavos3PWH7O8TM79S9olyZgRXhBCf6FDBs9XMz_FFl0Jb1KlwsrqNsywH0RfNn7kh-eXg-