domenica 20 settembre 2020

LA NORMALITÀ, NON ESISTE

  Una strana sensazione ieri passando in piazza, per la piazza principale del Paesello mio, quando ho visto il mazzo di fiori alla colonnina a ricordare il fatto di cronaca, così si dice, accaduto esattamente una settimana prima. E quella che sarebbe la normalità, la storia quotidiana lenta e fluida della vita di ognuno cambia. Cambia la percezione di folla gioiosa, di incontri e scambi di battute e novità, cambia la sensazione di protezione e pericolo: un brutto incidente, una coincidenza terribile, uno stare all'erta continuo.

 Come un soffio di vento cambia la vita, si stravolge la vita e quello che era non è più.

 Naturalmente, il pensiero e la preghiera di noi tutti vanno alle persone e famiglie coinvolte devastate dal dolore, ai figli sempre bisognosi di una guida e di un esempio da seguire, agli amici sgomenti, come tutta la nostra piccola comunità.

Resta lo strazio, il continuo pensiero a come ci si sarebbe potuti muovere, intervenire, portare soccorso per evitare la fatalità. Già la fatalità, il Fato, il Destino, il Karma, il percorso delle Stelle, il Volere Divino, il cammino.

 E ancora una volta rimuginiamo sull'esistenza di un Dio impietoso, che ha permesso tanto dolore, tale perdita, l'aver strappato una madre, una sorella, un'amica a chi aveva già tanto sofferto.

Con te partirò
Su navi per mari
Che, io lo so
No, no, non esistono più
Con te io li vivrò
Quando sei lontana
Sogno all'orizzonte
E mancan le parole
E io sì lo so
Che sei con me, con me
Tu mia luna, tu sei qui con me
Mio sole tu sei qui con me
Con me, con me, con me

venerdì 11 settembre 2020

DI CIBO APERTO

 Nella sala conferenze della Giostra Ecologica, mi verrebbe da scrivere, tra piante di ulivi e fichi: Valentina ha organizzato un ottimo incontro a due voci per parlare di infanzia, nutrizione e crescita. Eravamo all'aperto, davanti alla pediatra Antonia Congiu e allo psicologo Pietro Cecchetti che ci hanno intrattenuto con consigli, suggerimenti, dati statistici un poco allarmanti e soluzioni ai ventiquattro mesi e i mille giorni più importanti nella vita.
 Bisogna combattere l'obesità e il mangiare scorretto, meglio l'attività fisica costante e giornaliera, consigliato parlare con i propri figli e aprirsi alla vergogna.
 Ci sono aspetti importanti nella crescita del pargolo, da non sottovalutare sin dai primi momenti del concepimento; l'importanza del cibo e della corretta alimentazione si capisce e si applica a casa, poi ci si lascia andare a qualche schifezza anche in giro e con gli amichetti; senza sottovalutare la rabbia e gli altri sentimenti, i bambini devono essere accompagnati nel prendere coscienza di tutto ciò che provano ed esprimono, sempre nel rispetto dei tempi personali e della ricerca del proprio spazio.
 Qualsiasi aspetto va inquadrato nella vita quotidiana familiare, con l'aiuto dei genitori e degli adulti che ruotano intorno al piccolo sin dal momento dello svezzamento e nell'intento educativo/pedagogico messo in atto dagli adulti per affrontare gli ostacoli determinati e forti.
 Cosa scegliere e cosa allontanare da tavola, come educare nel corpo e nell'anima i bambini per fortificarli e crescerli bene, così sono trascorse due ore di conferenza informale, tra conoscenti e colleghi di percorso dell'infanzia, perché le scoperte cominciano sì a casa, ma proseguono fitte a scuola e se ci si immerge nella lettura di Rodari ancora meglio!

Brun inventore...all'asilo infantile, giocando con due bastoncelli, inventò un trapano per fare i buchi nell'acqua.




GRAZIE, QUARANTACINQUE VOLTE GRAZIE

  Ebbene, giovedì 10 settembre se ne è andato, voltato via, ho compiuto quarantacinque anni: sono una ragazza di mezza età, dai capelli tinti.

 Sono nata in un altro secolo, quando ero piccola ho viaggiato in macchina senza seggiolino; mia madre mi vestiva con le gonnelline scozzesi o a pieghe cucite sempre da lei; non c'era il telecomando  - il telecomando ero io - non avevamo il telefono, quello è arrivato molto più tardi; c'erano i cartoni animati ad una determinata ora e su pochi canali; il Presidente della Repubblica era Pertini e negli USA comandava Reagan; la guerra devastava il Libano.

 Vorrei ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini ieri, dal primo minuto dopo la mezzanotte in poi, in un crescendo di messaggi, telefonate, foto, saluti dalla finestra e dal balcone, in forma privata, per telefono e con auguri di ogni tipo, ne sono veramente felice.

 Ringrazio così come sono solita fare io, per iscritto, con qualche riga di articolo sul mio blog, perché in fondo sono una scrittrice!

 La strada fino ad oggi non è stata semplice, ma per chi lo è? E quella da percorrere?

  Ho in mente qualche progetto culturale, ma prima mi serve un lavoro serio; sono rimasta in sospeso anche con una richiesta formale di collaborazione molto interessante che riguarda la vita pubblica del mio Paesello, ci sto pensando. E poi devo diventare famosaaaaa, perché simpatica e intelligente già lo sono!

 Non lasciatemi proseguire da sola, accompagnatemi. Chi contatta il Turco?

domenica 6 settembre 2020

IL RITORNO DELLA PALLACANESTRO

  Sabato di basket nel verde di uno spazio urbano, La Quercia a pochi chilometri da Viterbo, di pini e altri alberi che cercano di farci ombra in un bellissimo pomeriggio di fine estate: ci ha tutti riuniti Daniele Catalani, l'allenatore del piccoletto con l'aiuto di Fabio Arriga. Siamo in tanti, da Soriano e paesi della provincia a cercare di ricominciare una vita normale di bambini e sport, all'aria aperta, secondo le regole di gruppo e di emergenza.

 Torneo in due gironi di squadre tre contro tre in campo, ma è preferibile un quarto uomo per alternarsi e riposare o in caso di infortunio; sono pronti ed elettrizzati tutti, ci si iscrive e si ritira la maglia rossa blu gialla o nera.

 Bimbi classe 2008 - 2009 - 2010 e a seguire altri scontri tra adulti - tra cui qualche genitore, famiglie di tifosi sparse sul pratino che gira intorno al campo diviso in due parti, si gioca in contemporanea, seguire le indicazioni e igienizzarsi la mani sempre.

 C'è anche il trabiccolo che dispensa panini, patatine e fresche bibite, un piacere in più.

  Finite le pratiche burocratiche e le raccomandazioni, si comincia: quattro partite da dieci minuti per ogni squadra: buone prestazioni con qualche piccola e innocua discussione sull'alternarsi in campo, perché tutti vogliono giocare e divertirsi; si decide allora che i grandi tengono il tempo così da rimanere tutti gli stessi minuti, perché la prova sta anche nel gestirsi da soli, senza allenatore che decide e richiama all'ordine.

 Bene così il sabato, domenica la seconda parte a eliminazione diretta, agguerriti loro.

http://www.tusciaweb.eu/2020/09/basket-3-3-parte-torneo-let-the-game-begin/