venerdì 11 aprile 2025

COME PUÒ ESSERE COSÌ DIFFICILE? PROVA

  Incontro di aprile, l'appunto mensile con la psicologa di Istituto per inquadrare la situazione, analizzare il problema, trovare una possibile soluzione.

 Solo che questa volta ci siamo messe in gioco, tutte donne, tutte coinvolte dal tema del seminario ovvero DSA e come procedere: dalla Dirigente alle madri, dalle professoresse alle maestre, funzione strumentale doppia e vice, ci siamo, un bel gruppo di professioniste, a trecentosessanta gradi.

 Primo punto, capiamoci sulla terminologia, i riferimenti di legge e le diagnosi di strutture pubbliche o private: una certa differenza tra BES e Disturbo Specifico dell'Apprendimento, intanto nella "durata" e nella "localizzazione".

 Subito in campo le famiglie che devono necessariamente collaborare con la scuola, tempestività della diagnosi e personale attrezzato formato e motivato a tirare fuori il meglio dal minore.

 Ci sono parole che non si possono proprio utilizzare, ci sono concetti che "mancano" ai meno sensibili, ci sono situazioni delicate in cui un alunno con DSA vive e impara che sfuggono al sentire comune: meglio immergersi negli esercizi, ebbene sì siamo state coinvolte in "giochi" di ruolo.

 Come scrive un disgrafico, come percepisce un testo scritto un dislessico, cosa si comprende da un testo di cui conosciamo i singoli termini ma non l'ambito disciplinare, cosa riusciamo a capire se leggiamo un testo che ricorda il Lonfo di Maraini, come interpreti un'immagine all'apparenza macabra, racconta una storia a catena senza utilizzare parole che contengano una lettera specifica e così via, tanto per intenderci sui confini pratici del disturbo, che non è un capriccio né una situazione temporanea.

 La dottoressa Sarah Rossetti ha dato prova di una grande versatilità, ci siamo divertite, abbiamo toccato con mano, è il caso di dirlo, lo specchio del nostro lavoro e ragionato sulla forma di un intervento giusto e rispettoso; appuntamento al prossimo incontro a maggio.

 Per informarci meglio dell'argomento abbiamo avuto questo suggerimento video, caldamente consigliato:

https://www.youtube.com/watch?v=9Wb7vS3k2Lc






giovedì 3 aprile 2025

PARLIAMONE

  Riflettevo sul ruolo della scuola, fatto che praticamente occupa tutta la mia giornata sia come genitore che come docente: quello che vivo come professoressa già l'ho sperimentato da studentessa o da madre, con più o meno intense sfumature certo.

 I nostri ragazzi non parlano e non si parlano, comunicano con il resto del mondo con messaggi o piccoli video, si identificano in questo e quel personaggio e allora il momento del dialogo diventa una parte della lezione scolastica, magari in presenza di un esperto che li guidi nella discussione. Perché?

 A casa al rientro non trovano nessuno oppure non possono fermarsi a tavola devono correre da un punto all'altro della provincia dal banco alla piscina, dal banco al pratino verde, dal banco al cesto di pallacanestro. Molti non si siedono a tavola, mangiano dai contenitori all'ultima ricreazione oppure direttamente in macchina, durante lo spostamento.

 Oppure ancora pasteggiano con il cellulare come prolungamento del braccio, occhio puntato e orecchio attento al mega televisore in salotto. Chi ha comprato il diabolico dispositivo e tutto l'apparato che hanno reso il pargolo muto quasi cieco e ameba?

 All'Istituto scolastico il compito di richiamare all'ordine i numeri delle assenze, strategiche o meno, scuola dell'obbligo ha ancora un valore? Qual è l'alternativa alle ore di lezione? Solitudine in cameretta, connessione veloce, serie TV a raffica sparate per ore consecutive. Libertà?

 Istruzione è non essere mai più schiavi o dipendenti dal potere; bisogna però frequentare, studiare, superare le prove, ottenere un certo risultato, continuità e assiduità: perché noi genitori cerchiamo il sotterfugio, chiediamo il minor impegno possibile dei compiti, contestiamo la valutazioni, il metodo, lo schema, la mappa concettuale...?

 Ansia, ansia da prestazione, ansia da registro, ansia da obiettivo mancato, ansia da confronto ed esposizione...

  Sono i nostri giovani belli, eleganti, fotogenici, felici, una gioventù performante che ottiene il massimo, che si impegna per il miglior risultato per poi pubblicare tutto il nostro orgoglio di genitori appagati.

 O no?

martedì 1 aprile 2025

BELLEZZE AL MUSEO E IN BIBLIOTECA: PRIMA!

   E abbiamo trascorso circa quattro ore del mattino del martedì nel centro storico di Civita Castellana a scoprire le bellezze artistiche e artigianali del Museo della Ceramica e poi la raccolta della Biblioteca Comunale E. Minio: noi di prima abbiamo apprezzato.

 Sempre meglio che due ore di storia, commento testuale!

 Con lo scuolabus abbiamo raggiunto la meta e subito visita guidata al Museo con Silvia e Alice: abbiamo ascoltato con interesse, preso appunti vari sugli oggetti in esposizione, i materiali, le tecniche di lavorazione, i documenti del 1940, il fondatore della fabbrica di ceramica Marcantoni, naturalmente.

 Attenzione massima sul grande water, livello GGG e su un vaso decorato a motivi arabeschi, con scritte in arabo di invocazione ad Allah. Alle domande della guida abbiamo risposto a volte spediti a volte titubanti, specie sull'argilla, la cottura nelle fornaci, le decorazioni e i pigmenti: in effetti, un conto sono gli argomenti letti e studiati sui libri di testo, un conto osservare e analizzare teste modellate, vasi da notte usati come recipienti e il tornio artigianale da manovrare con il piede, forte!

 Poi un veloce spostamento, giusto il tempo di rifocillarci, per arrivare in biblioteca dove ci hanno accolto la responsabile Daniela Puzzovio e il suo gruppo di collaboratori: un ambiente enorme, ripieno di scaffali di libri, colorato, accogliente, con un tavolo rettangolare al centro in cui abbiamo preso posto come ospiti d'onore! Scambio di impressioni, esperienze di lettura, difficoltà di "connessione" con la parola scritta e preferenza dell'immagine, dei video, delle faccine.

 Laboratorio di caccia al tesoro con coordinate alfanumeriche per gruppi da tre e intanto gli altri hanno preso confidenza con le tematiche; lettura ad alta voce e qualche dritta dalla criminologa: abbiamo tranquillamente ammesso di non amare Storia, quando la prof era lontana e non sentiva! Due ore che sono volate e senza sofferenze fisiche nell'ammettere che la lettura e i libri cominciano a piacerci, poco ma ci piacciono! Per concludere in bellezza abbiamo anche ricevuto in dono alcuni libri che stazionavano in deposito: andranno ad arricchire la nostra Biblioteca che non c'è, meglio di così!

 Un'ottima esperienza quella di oggi in cui abbiamo discusso di contenuti adatti alla nostra età, di letteratura che fa crescere e letteratura "spazzatura" creata apposta per vendere copie e cartoline, di esigenze di noi piccoli lettori in crescita.