Giovedì pomeriggio afoso di luglio, l'occasione è buona per programmare i prossimi incontri di lettura a bassa voce tenuti dal gruppo di Volontari. Ci ritroviamo in sei al bar di Remigio, seduti intorno ad un tavolo in ferro, intanto i figli accompagnatori giocano tra altalena e scivolo: mentre si divertono noi ci lasciamo stuzzicare da noccioline in bottiglia e piattini di patatine con una bibita fresca che ammorbidisce la gola. Elisa scrive su un quadernino decorato a mano le idee e le possibili date, da luglio al prossimo maggio, quando dobbiamo esagerare nulla ci frena!
Contattiamo in contemporanea la biblioteca di Canepina, il Comune di Viterbo e le associazioni territoriali di San Martino al Cimino, allineiamo i dispositivi per foto e documenti: rispetto agli scorsi anni alcune date rimangono fedeli come la Settimana di novembre NPL, il giardino urbano in cui c'è la Casetta Blu, i mascheramenti nel quartiere San Pellegrino. Sappiamo che certi incontri funzionano e piacciono, raccolgono sempre tante famiglie, quindi si punta sul nuovo a impressionare, magari in un Cortile storico, in un Museo cittadino o in un centro inclusivo, per non parlare della Macchina illuminata di settembre.
Scattano le considerazioni sui volontari partecipanti, le occasioni ghiotte o esagerate, il numero sovraesteso di appuntamenti che potrebbe diluire le presenze.
Infine riflessione sui luoghi che ci accolgono: molto spesso un telo sotto di noi e il cielo sopra le nostre teste, all'aperto dunque, che sia un giardino storico o un parco giochi, un bar per aperitivo o la casetta per scambiare libri.
Il tutto in un'ora e mezzo di chiacchiere, idee geniali e professioni di fede al verbo letterario, poi sciogliamo le fila ed Elisa se ne va con le due bimbe, Luca con il suo piccolo, Giovanna in macchina con Ilaria e Adele, Valentina ed io ci separiamo solo dopo un saluto veloce al parcheggio. Ci aggiorniamo sul gruppo per disponibilità e risposte delle autorità, ma prima della fine di luglio si legge. A bassa voce.