Continuano le mie incursioni a Ronciglione, questa mattina per conoscere le opere di Loreto Paradisi, artista poliedrico nelle tecniche, spirituale nel messaggio.
Già conoscete il mio amore per la grafica, ma questa volta devo confessarvi che mi hanno notevolmente colpita le sculture, piccole, grandi, di cera, di pietra, notevoli, veramente notevoli. Donne e uomini, soli, concentrati, intimi, chiusi nei loro pensieri, troppo grandi e alti da poter condividere: questa la mia sensazione.
L'inaugurazione è stata coinvolgente, sia per la numerosa folla presente sia per le splendide parole della figlia dell'artista, parole ricche di amore, di venerazione quasi, per questo padre talentuoso scomparso troppo presto, all'apice del suo percorso di sperimentazioni "materiche".
Ho registrato con grande piacere la presenza di foglietti esplicativi riguardanti vita, opere e commento critico del lavoro del maestro, mi piacerebbe trovare anche un cartellino accanto ad ogni pezzo, indicante titolo, tecnica di esecuzione e provenienza, se possibile, per avere un'idea completa dell'opera che si ammira.
Ad ogni inaugurazione ritrovo con grande piacere il curatore Rinaldo Capaldi, tanto schivo quanto interessante scultore, e la pittrice Xenia Miranda: con loro scambio sempre impressioni e opinioni artistiche sul mercato dell'arte, il lavoro, lo scopo che si prefigge l'artista che realizza un'opera, un appuntamento che non mi delude mai.
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