Comunicare, esporre, evidenziare, condividere, esternare e così via tutte azioni che prevedono almeno un lettore per il mio blog e per ogni singolo post dei frequentatori di social network mondiali, globalizzati. Si scrive e si commenta di tutto, si posta ogni foto "interessante", "accattivante", naturalmente si condivide per informare, dedicare, ma anche per suscitare invidia, far ruzzicarella.
Compito non sempre facile da portare a termine, almeno per me, dal momento che manca sempre il destinatario, il nome del mio bersaglio, certe volte la persona a cui è rivolto il mio pensiero neanche capisce, raccoglie o si informa per chiedere spiegazioni. O, al contrario, chi si sente a torto compromesso si informa in privato per rendersi conto di cosa non vada nel verso giusto.
Strana la vita virtuale, ristretta o allargata che sia, la confusione è sempre in agguato, l'offesa è prossima e gli amici temono la bacchettata.
Invece chi si dovrebbe sentire chiamato in causa, riesce a far finta di nulla, sicuro e spavaldo, beato!
Io che sono poco tecnologica, anzi oserei dire antiquata, superata e inesperta, adoro il contatto umano, la chiacchierata tra amiche davanti ad un cappuccino, niente può sostituire un sorriso dal vivo, un abbraccio di incoraggiamento e una camminata fresca.
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