Ho tanti difetti, come leggete quotidianamente non lo nego, non li nascondo, cerco di migliorare, ma ormai ho raggiunto quella soglia di maturità interiore per cui me li tengo stretti, nel caso si presentassero altri, più difficili da nascondere o tenere a bada.
Però ce n'è uno terribile da gestire, veramente non è proprio un difetto, sì insomma dipende dai punti di vista, dal momento, dalle persone, dalle circostanze...
Non riesco a dire le bugie, non riesco a nascondere il mio vero pensiero, mi si legge in faccia quel che provo, quel che penso è più che ovvio, e non è una bella caratteristica, spesso.
Quando esprimo un complimento, però, state certi che è più che sincero, se parlo è perché penso proprio quello che dico.
Quando incontro una mamma felice con il proprio pargolo - che a me non piace - e li guardo e quelli mi sorridono, mi salutano, non è semplice camuffare un giudizio negativo, nascondere la vera impressione, trovare le giuste parole, magari a denti stretti, evitare una smorfia.
A tavola ospite di amici o parenti, tutti in allegria, baraonda infernale, come si fa ad ammettere che i carciofi mi piacciono solo in un certo modo, o che quel che è pronto non è di mio gradimento?
Un'amica si taglia i capelli, se li colora, ci impiega tempo e denaro... per peggiorare, secondo il tuo punto di vista, come ti comporti, sinceramente esprimi un tuo parere o no?
Serata di festa, tutti in tiro, belli e sorridenti, tutti tranne l'amica, che ai tuoi occhi ha esagerato, ha sbagliato abbinamento dei colori, tacchi fuori-luogo, acconciatura che la invecchia, quale complimento inventare? Non ci riesco!
Ugualmente nei miei confronti, preferisco la sincerità, meglio una buona critica che un falso complimento e se proprio non si può che parlar male, allora è meglio tacere.
Les Amants (Gli Amanti) è un dipinto di René Magritte del 1928, realizzato con la tecnica dell’olio su tela(54cmx73cm).
Dell’opera esistono due versioni, entrambe datate 1928, la prima attualmente è conservata presso la National Gallery of Australia[1], mentre la seconda si trova al Moma[2] di New York donata dal collezionista privato Richard S. Zeisler.
Nessun commento:
Posta un commento