Come ormai sapete, prendo spunto anche dalle chiacchierate tra parenti e amiche per scrivere un articolo interessante e coinvolgente: è sempre istruttivo il confronto e il dialogo con gli altri, in piena libertà di espressone e di parola ancor meglio.
Ecco allora che ho potuto "sfogarmi" un poco su quanto mi capita, quando ricevo quelle frecciatine che proprio mi lasciano interdetta, quelle risposte che non darei mai, quei commenti che volentieri eviterei. Ci sono persone che si permettono di punzecchiare e sottolineare i tuoi difetti, le tue mancanze, confrontare situazioni e fatti, senza che glielo chieda nessuno, senza alcun riguardo e senza tema di offendere la tua sensibilità o quella dei tuoi cari.
Mia cugina, più giovane ma evidentemente più forte di me, afferma di dover rispondere a tono, di non lasciar correre, ma tenere il punto, non lasciarsi schiacciare: meglio i puntini sulle i, che il rovello dell'offesa.
Quando si è sicuri di quel che si vuole, del meglio per sé e per i propri figli, si va per la propria strada, senza ascoltare pensieri e parole degli sparvieri pronti a criticare, spettegolare a vuoto: vita di paese, c'è sempre qualcuno pronto a giudicare ogni tua azione, tanto vale tirare dritti e scrollarsi di dosso le comari e i compari, i consigli vuoti e fantasiosi, magari un poco invidiosi o maligni.
Bisogna che segua alla lettera questi piccoli ma pratici suggerimenti, per migliorare l'esistenza e vivere serena.
La Calunnia è un dipinto a tempera su tavola (62x91 cm) di Sandro Botticelli, databile al 1496 e conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze.
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