giovedì 8 dicembre 2016

QUALUNQUE SIA IL RISULTATO FINALE

 Altro articolo filosofico, sarà che mi lascio influenzare dal dì di festa, ma tutti i pensieri filosofici mi vengono sempre alla vigilia del giorno di riposo o festivo che dir si voglia.

 Fai del bene e scordalo, fai del male e pensaci...
 Purtroppo non riesco, niente non ci riesco: se scrivo di qualcheduno su questo imperfetto blog, poi attendo con ansia un riscontro - negativo o positivo che sia; altre volte invece quando proprio non vedo nessuno spunto riflessivo, critico o di elogio, nelle scrause righe che compongo, scappa fuori qualcuno di fianco che mi spiazza, nel bene e nel male, certo.
 Attenti bene, non che voglia sempre ragione o pretenda di accontentare tutti, anzi per migliorare e crescere servono sempre critiche, qualche appunto o rimproveri e rimbrotti, altrimenti ci si appiattisce, ci si accontenta e si guadagna una figura del cacio invece di diventare famosi. Ed io voglio "diventare famosa" per le mie parole, le mie idee, il mio modo di scrivere e raccontarvi la vita, ma evidentemente non ho imboccato la strada giusta se poi i protagonisti dei miei articoli non si fanno sentire, non si fanno vivi, non mi danno il fortunato segno. Allora, come procedere?
 Se contatto qualcheduno, mi aspetto di conseguenza una risposta entusiasta, non dico un sorriso a trentadue denti, ma almeno un cenno di divertimento e niente; poi me ne sto zitta zitta a casa mia a sfogliare la pagina social con l'indice e mi ritrovo messaggi, richieste di amicizie, complimenti e saluti che non pensavo minimamente.
  Faccio di tutto per piacere alle persone a cui voglio bene, qualche volta questo mio interesse non è ricambiato, magari infastidisco, magari non ho il coraggio di interpretare nel verso giusto i segnali di insopportabilità che l'altra persona mi lancia: dovrei per questo smettere di interessarmi al suo caso e lasciarla stare, aspettando che mi inviti o si lasci andare a confidenze da sola?
 Poi leggo dai social infiniti messaggi di amarezza e infelicità di persone sole, tristi e sconsolate, accoltellate dalle amiche e "truffate" dal fidanzato, allora dov'è il giusto mezzo?

 E già che ci sono, se mi dovete salutare fatelo pure in pieno giorno in piazza, non aspettate solo l'amicizia virtuale, che ve la taglio...

http://www.leopardi.it/canti25.php

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