Devo confessare che la ricorrenza era quasi passata inosservata, poi i social mi hanno ricordato che per la mia vita questo giorno è fondamentale, uno dei positivi più importanti: correva l'anno duemiladue e una ragazza poco più che ventiseienne discuteva la sua tesi nell'aula magna della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali.
Quante lacrime! Tutti in piedi, il professor Miglio pronunciava "il verdetto"ed io già lacrimavo da non riuscire a trattenermi, una liberazione, una rivincita che mi prendevo sul voto della maturità classica, per cui avevo speso tutte le mie forze, ma che non mi aveva ben ripagato.
Alla maturità ho semplicemente sbagliato il tema!
Pensate un po', io che mi atteggio a critica, ho consegnato dopo sei lunghe ore un elaborato scarso, di cui non vado fiera ancora adesso a distanza di quasi ventitré anni...
Comunque sia tutto è passato... Avrei tanto voluto rimanere sotto l'ala protettiva della mia relatrice, prof. Simonetta Prosperi Valenti Rodinò, dedicarmi alle stampe e ai disegni dei grandi artisti del passato, invece non mi ha voluta neanche come schiava dottoranda, matrimonio mio a parte di lì a pochi mesi...
Fino a qualche anno fa, credevo che non avrei mai sfruttato il mio pezzo di carta, assorbita e presa dalla famiglia e dai mille lavoretti in campo per pagare affitto e bollette, sicura che nessuno mi avrebbe retribuito per le mie parole e la mia conoscenza.
Poi tutto è cambiato, grazie alla mia amica speciale: come critica ed esperta d'arte ancora nessuno mi finanzia, ma come sapete ho intrapreso un percorso scolastico - dopo altri esami universitari certo - che mi onora con un lavoro sempre più assiduo e che mi appassiona.
Magari un giorno riuscirò a far capire al mondo quanto valgo e allora abbandonerò cattedra e registro elettronico per dedicarmi a cataloghi, pubblicazioni e recensioni, chissà, mai dire mai...
Intanto mi gusto i miei alunni all'Istituto Professionale, che tutto vorrebbero tranne due ore con Dante e Petrarca!
http://www.linkiesta.it/it/article/2012/03/07/1678-la-prima-donna-laureata-al-mondo-era-italiana/6154/
Ale sono convinta che a poco poco ameranno anche Dante e Petrarca. Non avere fretta... il tempo e la determinazione ripagano...
RispondiEliminaM. Clara, questa volta la vedo veramente dura, una scuola tanto difficile...
Elimina