AD ALVIANO

 Denuncio la mia ignoranza, ma fino ad oggi conoscevo questo paesino umbro per la diga sul Tevere e poco piú, invece invogliata dalle amicizie social sono andata - con famiglia al seguito - a visitare il centro storico, con la scusa di una mostra nel castello.
 Impressione ottima del paese, del piccolo museo e della mostra di arte contemporanea: abbiamo passato un bel pomeriggio curiosando e passeggiando per vicoli deliziosi ben curati e puliti.
 Il castello é il cuore del centro, si raggiunge facilmente anche parcheggiando sul belvedere; ingresso con ponte, quello che un tempo era levatoio e si accede ad un cortile: biglietteria, cappella e scale per il primo piano.
 Costo del biglietto piú che popolare, museo interessante diviso in due anime: i capitani di ventura e le testimonianze contadine, cisterna per l'acqua a vista. Quello che piú ha colpito i pargoli la ricostruzione in 3D di una battaglia di Bartolomeo, bloccati loro a seguire le mosse della fanteria.
 La signorina all'accoglienza é stata carinissima, alle 18:00 ci ha illustrato la storia del paese, la vita di Bartolomeo e tutte le decorazioni delle due stanze a piano terra, ottimo esempio di pittura cinquecentesca a grottesche.
 Le opere al piano superiore veramente ottimi esempi del panorama contemporaneo.
 Ancor piú ci é piaciuto girare per i vicoletti, appunto: nessun rifiuto in giro né tantomeno escrementi animali, vasi e aiuole colorate e fresche, vecchietti a crocchio gentili e sorridenti, ancora succede!
 Semplicemetne bello, consigliato a tutti quelli che armati di macchina fotografica cercano l'ispirazione, a famiglie con bambini a cui piacciono soldatini, ai nostalgici degli attrezzi poveri e a chi é sulle orme di Francesco; per chi ha problemi di deambulazione, non é semplice l'accesso.
 Una pecca, direi, certe teche un poco sporche, alcune di ruggine staccatasi dagli arnesi contadini.