E non voglio bacchettare nessuno, non voglio presentarmi antipatica o moralizzatrice, non voglio ergermi a paladina del tempo che fu, ma...
Vi siate accorti, sfogliando i social che nessuno appare triste? Non dico lacrime o incazz@£$ura, ma proprio il sorriso smagliante e gli zigomi alti.
Si condividono foto di ogni tipo e soggetto, ma comunque in armonia e solari, come va tanto di moda definire oggi una persona. Non che dobbiamo essere uggiosi, grigi e monotoni, per carità, ma perché via rete appariamo solo e sempre alticci e gloriosi? Non sembra reale, o solo io spesso discuto animatamente con i pargoli, il marito, la mamma e parenti vari?
Ho sentito persone lamentarsi di altri, denunciare l'antipatia per qualcuno, poi scorro le notifiche social e chi ti vedo? Il gruppo alla "volemose bene...". Dunque si parla tanto per parlare e poi ci si fotografa o dobbiamo mantenere alto il morale e il primo piano?
E non tocchiamo il tasto vacanze, un bene per tutti, un miraggio per alcuni e la quotidianità per tanti, beati loro, ma... Dobbiamo lasciare ogni segno di passaggio su sabbia, scoglio, schizzo d'acqua, aperitivo, ananas consumato, per quale motivo? La felicità è vera solo se condivisa, mostrata e postata o veramente c'è in giro tanta solitudine che si deve colmare con il cellulare?
A cena con amici e parenti, non dovrebbe mancarci nulla, né qualcuno con cui parlare e discutere, né qualcuno con cui brindare o scambiare pareri, ma che si fa? Si tiene a portata di mano il malefico aggeggio per non perdere notifica alcuna, per non rimanere esclusi o lontano, ma da chi?
Ho riscontrato più di una volta foto copertina di ragazze già belle al naturale, acqua e sapone, mascherate ed esagerate di trucco e photoshop, con occhi da gatto e sopracciglia folte e nere irreali, niente a che vedere con i loro bei visini occhiali e brufoli da liceali, però veri e amorevoli, no finti e costruiti.
Mi piace il mondo reale, non quello falso e camuffato.
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