domenica 22 ottobre 2017

L'ANTICHISSIMA CITTÁ

 Domenica piovigginosa, cielo plumbeo che minaccia rovesci sulla nostra gita, ma non ci arrendiamo e partiamo lo stesso, quando si è deciso si è deciso.
 Meta é una cittadina vicina, che promette colori e profumi d'autunno, niente di meglio per godere dei gialli e degli arancioni di ottobre, meraviglia percorrere la strada di collina tra i boschi autunnali: non conosciamo bene Sutri, strada di passaggio ma mai approdo delle nostre passeggiate domenicali. L'idea e di godersi la festa, mangiare qualcosa per strada e poi ritornare alla base in tempo per ultimare le tristi incombenze domestiche.
 Purtroppo il tempo non ci assiste, piove e le bancarelle sono impacchettate, i più temerari hanno esposto, ma la merce é poca; anche le decorazioni floreali soffrono, ci dobbiamo accontentare di passeggiare per vicoli e piazzette deliziosi. Un unico venditore lascia degli assaggini che attirano turisti affamati come cavallette: nocciole in tutte le salse, tostate, naturali, pralinate... Entriamo anche nello studio/galleria di un'attrice che vanta nobili natali artistici e la ammiriamo al lavoro, mentre riproduca un Cristo.
 Poi la decisione più amata dalla famiglia, si va in trattoria, al caldo così ci asciughiamo, nettiamo le mani e non abbiamo che l'imbarazzo della scelta: locali di ogni tipo, alla portata di ogni tasca, si vede che la città é abituata ad ospitare, ad accogliere... Le indicazioni per i musei, i cartelli esplicativi davanti ad ogni minima chiesa sono in almeno due lingue, ma ne ho trovato uno anche in arabo...
 Scegliamo una trattoria che si affaccia sulla piazzetta principale, anonima all'esterno, ma accogliente e calda all'interno, ci pensa un caminetto, che é una chicca, legna accatastata a destra: quando pensi ai lunghi pomeriggi invernali coccolosi.
 Abbiamo mangiato non bene, di più: primi e carne alla brace, una gioia per il piccoletto e non solo, da consigliare assolutamente anche per il servizio.
 Unica nota veramente stonata la presenza tra le bancarelle di troppe zucche della festa anglosassone: ma come di fa dico io a confondere, a macchiare la festa per i sapori della nostra terra con pipistrelli e scheletri, ma che cosa ci stanno a fare lì questi oggettini, decorazioni, chincaglierie di pura plastica, deturpano l'ambiente agricolo, l'autenticità autoctona e su questo non transigo, già che non sopporto l'esterofilia estrema...
 Giro per il borgo vecchio, di tufo, una bella scarpinata interessante.

http://www.visitbracciano.it/eventi/esposizione/fiori-frutti-dautunno-terra-sutrina-2017-sutri/












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