E niente questa sera, prima di abbandonarmi tra le braccia di Morfeo, vorrei scrivere due righe di riflessione su quanto sia difficile esistere, farsi largo tra la moltitudine, farsi riconoscere, lasciare un segno, essere ricordato, pronunciare o attivarsi per qualcosa che rimanga nella storia, nel ricordo degli altri.
Certo, potremmo anche pensare che degli altri e del loro pensiero a non non interessi proprio nulla, che la nostra quotidianità non senta alcun bisogno dell'approvazione o del sorriso degli altri. Vero.
Però a quanto sembra, a tutti, ma proprio a tutti piace ottenere gradimento, essere vezzeggiato o coccolato; che sia gloria musicale, intellettuale, artistica, bellezza, dire fare baciare lettera o testamento, non importa, basta esserci; sulle pagine social, con gli amici, con i parenti o con chi sia di nostro gradimento ci teniamo a rimanere nei loro cuori, con affetto.
E poi capita che, un giorno, quella persona per te fondamentale, importante, unica ed irripetibile scompaia, si eclissi, se ne vada lontano da te, dalla tua famiglia e dalla tua casa; ci rimani male, piangi, ti disperi ma poi passa e ti consoli.
Chissà se guardate indietro quante persone vi siete lasciate alle spalle o si sono allontanate strada facendo; il loro vuoto si colmerà, il loro posto accanto a voi è rimasto vuoto? No, certo che no, credo che per ognuno di noi ci sia un ottimo amico, una persona che viaggi nella stessa direzione, che approvi il nostro operato, meglio ancora se ci aiuti a superare gli ostacoli.
E quando l'avremo trovata, questa preziosa creatura, non lasciamola sfuggire, deponiamo le armi della superiorità per vestirci di umile ma preziosa amicizia.
Quando ti viene data la possibilità di scegliere se avere ragione o essere gentile, scegli di essere gentile - WONDER
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