Veglia di preghiera presso la chiesa della SS. Trinità o di Sant'Agostino, appuntamento ore 21:00.
Non che fossi ben informata, ignorante io, ma mia madre arriva a colmare le lacune cristiano/cattoliche là dove io manco: tutti insieme per pregare con il vescovo Romano per i martiri della fede del 2017, su invito di don Enzo.
Capito, si va, che fa sempre bene un momento di riflessione e di raccoglimento, specie quando gli impegni "mondani" mi allontanano dalla famiglia e dalle idee che contano.
Sembriamo tante formichine, tra i banchi, c'è fermento, molti bimbi con i genitori; le catechiste della parrocchia che sussurrano gli ultimi accorgimenti e predispongono il tutto, vescovo già arrivato.
All'entrata due bei ragazzini svegli ci hanno offerto il libretto per seguire le letture, organizzati, possiamo inoltre scrivere su un foglietto colorato una preghiera personale da consegnare poi ai sacerdoti.
Si prega, si legge, si canta, si ascoltano le parole del vescovo mai scontate o fuori misura: ha ragione nel meravigliarsi e nel ringraziare per il piccolo miracolo dell'unione delle parrocchie, dei fedeli, delle preci? Certo, noi uomini siamo sempre pronti a stigmatizzare un comportamento sbagliato o le mancanze nell'altro, poi preghiamo per la pace nel mondo; cerchiamo conforto fuori di noi, quando il conflitto serpeggia nella nostra famiglia; inneggiamo all'unione delle forze dei potenti e di chi comanda, poi con lingua avvelenata insinuiamo sul vicino o sul parente...
Momento toccante la lettura dei nomi dei martiri, dei testimoni della fede uccisi in modo violento, di ogni parte del mondo, a cui corrisponde un lumino portato dai bambini e posto sui bracci della Croce, davanti all'altare maggiore.
Momenti di esame di coscienza, di silenzio, di ricerca d'aiuto: ad ognuno il suo, siamo liberi anche di non credere che quella Croce non porti da nessuna parte o che non indichi nulla di Buono, al singolo uomo la scelta di comportamento; per me si tratta semplicemente di Aiuto, saldo - sicuro - concreto, a cui rivolgermi anche in modo arrabbiato, in lacrime, a rimprovero; tutto il resto passa nel mondo senza fermarsi.
Alla fine della veglia, la croce è stata portata in processione in duomo, dove rimarrà per un intero anno, per poi spostarsi in altra chiesa della nostra Diocesi.
http://www.tusciaweb.eu/2018/03/martiri-missionari-veglia-preghiera-alla-parrocchia-santagostino/
Nessun commento:
Posta un commento