E in giornate come queste apprezzo il nostro paesello, la nostra tranquillità, la vita placida e scandita da semplici fatti, giorni che si rincorrono nel verde e nei sorrisi dei bimbi; abbiamo trascorso il pomeriggio al Convento dei Padri Passionisti di Sant'Eutizio frazione, dove padre Aldo e tutto il gruppo degli animatori hanno organizzato lo spettacolo finale estivo.
Non una breve esperienza, perché abbiamo la fortuna che il grest da noi duri ben sei settimane, dal lunedì al venerdì, per tutto il giorno, con attività organizzate, scandite, stabilite all'inizio, tra tuffi in piscina, uscite in provincia e nei verdi e freschi boschi limitrofi.
Tanti gli animatori in gioco, giovani compaesani buoni e pazienti che si sono presi cura dei pargoli di età compresa tra i quattro e i dodici anni, un'impresa epica praticamente!
Oggi allora lo spettacolo finale, che ha avuto come tema centrale la fratellanza, sulla base dello studio della Genesi; una breve incursione del vescovo, i bimbi in calzoncini e maglia bianca, tutti uguali, a ritmo di musica sempreverde, come la colonna sonora de "La febbre del sabato sera", ma anche portoghese e non poteva mancare il tormentone ultimo, sul quale il gruppo forsennato si è scatenato saltando sul palco.
Abbiamo la fortuna di vivere in un'isola felice? Sicuramente in una piccola parte di paradiso verde, da amare e conservare, curata da un ottimo gruppo.
La nostra quotidianità scivola via, non subiamo grossi scossoni, affidiamo i piccoli - il tesoro più grande per una comunità - a persone serene, di cui ci fidiamo; padre Aldo ci conosce tutti, uno per uno, durante il discorso di chiusura ha accennato ad altre attività da intraprendere appena ricomincia la scuola, tra cui anche la preparazione di una recita per il Santo Natale, tanto per non rimanere oziosi e lontano dalla Parola.
Tutto lo spettacolo ci ha impegnati un'oretta, balletti semplici e costumi "rimediati" e per questo ancor più preziosi, perché se per fare l'angelo basta indossare l'abito della comunione, per diventare il diavolo tentatore serve una busta grigia per i rifiuti a mo' di mantello e il gioco è fatto. Senza pretese esuberanti, senza effetti speciali o uscite paranormali, i nostri ragazzi sono stati semplicemente meravigliosi, basta parlare con le nonne.
E poi per riprendersi dalle fatiche esagerate, una merenda nel cortile d'ingresso, a cui ognuno ha collaborato portando qualcosa da bere e mangiare, che in compagnia tutto ha un sapore diverso, sicuramente migliore.
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