Questa mattina sono uscita di buon'ora per affrontare il percorso cittadino in toto, in salita e così mi sono attraversata il paesello e la musica è partita, le parole le ho adattate; perdonatemi se potete, ma se vi piace scrivetelo... Sapevatelo!
E venne il traffico che bloccò la piazza, che chiuse via Roma che sommerse il Pisciarello che a Viterbo portò...
E venne il mercato che passò dalla Concia, che scese a Papacqua che si divise alle cantine che salì al Comune che nessuno trovò...
E venne la musica che animò la piazza, che svegliò i vicini che sconvolse gli orari che il silenzio calmò...
E venne il turista che parlava inglese, che cercò qualcuno che lo capisse che alla fine l'italiano imparò...
E venne l'immondizia che si sparse in giro, che volò nell'aria, che invase le strade e nessuno il riciclo rispettò...
E venne la mano che graffiò il muro, che sporcò la ringhiera, che lasciò il messaggio che nessuna innamorata mai fotografò...
E venne il negozio che vendette occhiali, che controllò la vista, che schiariva le idee che nessuno acquistò...
E venne il parcheggio che era occupato, che nessuno usava, dove era chiuso e l'automobilista sul marciapiede pensò...
E vennero le feste, le ricorrenze, le processioni, le manifestazioni, le inaugurazioni ma il cittadino non partecipò e solo in piazza quello restò...
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