Dunque, vi informo subito che il paese non mi ha particolarmente colpito, non mi ha invogliato a tornare ecco, forse avevo riposto troppe speranze artistiche, mi ero fatta prendere dall'entusiasmo mediatico e dalla pubblicità social, forse.
Il viaggio dura circa novanta minuti, in cui ci si arrampica per le stradine tra i boschi, non si incontrano che pochi veicoli, piccoli borghi sparsi e presenze umane scarse, silenzio e verde intorno a noi. Invece arrivati alla meta, ci troviamo come ad una fiera di paese, con tanto di ambulanti con croccante, pannocchie di mais, giocattoli, panini e bibite fresche, pizza, marmellate e miele... lungo tutto il viale che porta alla prima piazzetta. Il parcheggio è libero, in un pratino non custodito, ma c'è chi lascia ogni tipo di mezzo anche lungo la strada ai margini; ci si incammina a piedi insieme a uno sciame di persone munite di ogni macchinario atto a riprese, il bastone per l'autoscatto è il più semplice. Botteghe artigianali, una specie di punto di raccolta e informazioni per i visitatori con riproduzioni alle pareti e gli immancabili prodotti; i locali storici sono pochi e in alcuni ci si affaccia sulla porta senza poter entrare, una chiesina, due bar. Sinceramente non sono riuscita a cogliere le indicazioni storiche, la vita passata del centro; ci sono foto antiche giganti, appese sui muri degli edifici, tanti cartigli di citazioni di intellettuali con il tema dell'acqua.
Acqua appunto: ruscelli, lavatoio, mulino, il continuo scroscio dello scorrere ti accompagna per tutta la visita e bagnarsi le mani rinfresca l'anima; per stare un po' lenti bisogna arrampicarsi su su verso le rovine di una torretta, un rudere in cima ad una collinetta che confina con il cimitero del paese, lì la strada finisce, tutto termina.
Gente, tanta folla, si sente preponderante il dialetto toscano; per il bagno entriamo in uno dei locali e poi consumiamo, per non sembrare scortesi. Per rifocillarsi, bisogna trovare un posticino senza intralciare, ma intanto arrivano gli sposi per le foto e si crea un po' di festosa confusione. Molti visitatori si appostano all'ombra degli alberi di un parco all'entrata del paese, si sta stretti stretti, noi preferiamo riprendere la macchina e spostarci a Colfiorito, in una zona verdeggiante, calma e naturalistica.
Vi consiglio una visita mattutina, di buon'ora, magari così si riesce a godere meglio delle caratteristiche del posto; per chi ha difficoltà a deambulare il percorso risulta comunque difficoltoso.
http://www.lastampa.it/2018/07/10/societa/miracolo-rasiglia-la-piccola-venezia-umbra-mZSNwCRlWdj9aBqH39MgYM/pagina.html
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