DANTE DIVINO IN MUSICAL

 Ebbene per concludere in bellezza, anzi in allegria il Ferragosto 2018 appena dopo cena siamo andati in quel di Bomarzo, per assistere ad uno spettacolo di cui avevo preso nota tramite i social, ottima scelta.
 Premetto che sono una fanatica di Dante, in particolare della Comedia, lo adoro come tutti gli Italiani e ritrovarlo sbeffeggiato su quel palco dell'oratorio all'inizio è stata dura... Poi ci si abitua, ci si prende confidenza e si entra nella storia, con il Duca Virgilio e le varie figure infernali, tutte spassosissime e irresistibili, richiamate soprattutto dall'Inferno.
 Due atti, per circa un'ora e mezzo di spettacolo, all'aperto, davanti ad un palco sopraelevato che non cambia mai quinte scenografiche, nessun biglietto d'entrata, ma un obolo di offerta libera.
 Si presentano via via gli attori, in maggioranza donne, con abiti e accessori semplici per delineare il personaggio, ma tutto molto alla mano; qualche piccolo errore, probabilmente l'ansia e il timore di recitare davanti al pubblico di casa; grosse grasse risate del pubblico, che riempie tutte le sedie a disposizione, per le battute e i doppi sensi. Le parole si alternano recitate e cantate, con la colonna sonora che spazia da Vasco a Renato a film famosi, per arrivare al Limbo da spiaggia con i testi rimaneggiati e adattati alla situazione dell'Oltretomba.
 A mio modesto parere, il personaggio meglio riuscito è risultato la povera Gemma Donati, moglie legittima del Sommo Poeta, ma bistrattata e poco vezzeggiata dal marito che continuava a creare versi e rime per la sciacquetta Bea: ottimo il toscano, battute a ritmo, gesti e movimenti del corpo che spingevano alla risata. Tra i costumi, azzeccatissimo quello di Minosse, ma devo confessare che anche le lingue di fuoco non erano da meno!
 Bene, veramente: anche i miei piccoli si sono divertiti, hanno apprezzato e riso; credo che questo spettacolo meriti di essere visto anche dagli studenti delle medie, dai ragazzi che bistrattano i testi, la letteratura, che credono che il Sapere sia noioso e finalizzato a se stesso; ho ascoltato parole in disuso, lemmi preziosi e modi di dire di italiano puro, musica per le mie orecchie, è proprio il caso di confessarlo!
 Solo un piccolo suggerimento, mi permetto: l'evento social non era ben chiaro quanto a luogo dell'appuntamento, tanto che ho dovuto chiedere alle miei parenti che abitano a Bomarzo, ricevendone l'indicazione giusta.
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