E niente, non le posseggo, non le uso, non ci sono nei miei cassetti...
Oramai ho preso il via, ho deciso di confrontarmi, di superare i miei limiti, di soffrire ancor di più nel tenere a bada il mio peso, io che non ho più una forma né una certezza di femminilità.
A cosa starete pensando? Mica avrò preso una piega sadomaso o qualcosa del genere?
No, state tranquilli, mi riferisco naturalmente alle fuste come sbattitore elettrico, l'attrezzo da cucina per montare a neve gli albumi, amalgamare tutti gli ingredienti, impastare la farina, creare qualcosa di compatto e spugnoso, per migliorare insomma le mie prestazioni culinarie, per raggiungere dolci alti obiettivi, dato che ora sono al livello 1, primo gradino, spiegazioni base e ricette super facili
Sono una neofita, una pivella, una alle prime armi e vado ancora di forchetta e cucchiaio, ciotole e coltelli, nessun altro utensile, ecco.
Ne stavo parlando con la mia amica, cuoca provetta, che ha scosso la testa quando ho candidamente ammesso di usare la frusta manuale e non elettrica e altre amenità, per realizzare quei semplici dolcetti da strapazzo che spariscono a velocità magica: le fruste servono, non se ne può fare a meno, specie per certi risultati, altrimenti si impiegano almeno 40 minuti 40 solo per le chiare d'uovo.
E questa mattina in piazza, lo stesso mia cugina Elena mi ha consigliato almeno l'aggeggio elettrico e sempre citando gli stessi biscottini, quelli che noi al paesello chiamiamo anisette: sarà il caso di investire qualche decina di euro in cotanto aiuto e non dico i robot da cucina, quelli costosi e tecnologici, non sono a certi livelli di impegno, ma qualcosa di serio e professionale magari...
Mio marito scuote la testa, continua a prendermi in giro, sempre una spalla d'appoggio lui; quasi quasi però gli chiedo un regalo, visto che con i desideri alle stelle cadenti non ho ottenuto nessun risultato visibile, invisibile, sperato e agognato... Si estinguono tanti valori, tanti beni nel mondo, ma il mio appetito resta, eccome se resta!
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