Si parte presto intorno alle 6:00 del mattino, dopo un'abbondante colazione, quando è ancora buio, ci fa compagnia uno spettacolare cielo stellato, che ci parla della bellezza del creato, della sua semplicità da rimanere soffocati e soggiogati di spiritualità, noi piccoli esseri in marcia, viandanti alla ricerca di risposte non trovate altrove.
Si è fatto giorno alle 7:30, ci sono i galli a ricordarti che comincia la giornata, con i loro canti, piacevoli e gioiosi, sembrano chiamarsi e rispondersi; abbiamo ammirato anche le acque dell'Oceano Atlantico, nell'insenatura di Vigo.
Pochi pellegrini intorno a noi, poco movimento; abbiamo l'opportunità di conoscere Juan, un ragazzo di Barcellona, con cui condividere l'ultimo tratto, il più duro prima dell'agognata meta - o forse ci è apparso difficile proprio per la voglia e il forte desiderio della fine e del riposo.
Giunti alle 13:00 circa, abbiamo notato l'arrivo di altre persone tra cui diversi Italiani; tutti effettuano il check-in, per poi mangiare qualcosa in centro, magari in un ristorante; la stanchezza è tanta però, meglio ritornare presto in ostello e sostare negli spazi comuni a disposizione dei pellegrini per rifocillarsi e riacquistare le forze, in vista della terza tappa con destinazione Pontevedra, altri quindici chilometri di lavoro di gambe. A proposito di gambe e stanchezza, una ragazza italiana, massaggiatrice, si è offerta di massaggiarci le gambe e permetterci un lieve miglioramento muscolare, ottimo veramente, chi l'avrebbe mai detto!
Arcade
Questo è un punto dove le persone lasciano delle preghiere o un oggetto personale in testimonainza del proprio passaggio
Sulla parete di una casa di Rodondela
"Andando/con il camminare si apre la strada..."
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