mercoledì 12 giugno 2019

LA (MIA) VITA

 La maestra di danza di mia figlia mi ha chiesto di scrivere qualche riga sul tema scelto per il saggio finale del corso annuale; siamo in dirittura d'arrivo ormai, sabato 22 giugno ore 21:15 in palestra comunale, Soriano nel Cimino.
 La serata sarà tutta incentrata sul percorso della vita, dalla nascita alla morte, dall'inizio alla fine, dall'alfa all'omega, balleranno le bambine e le ragazze della scuola: si sono impegnate, si sono allenate, si sono preparate e hanno affrontato anche delle trasferte di gara, da settembre a giugno, brave loro, ma bravissimi gli adulti di riferimento pronti ad accompagnarle, supportarle ed incoraggiarle.

 La vita, dicevo, cos'è?
 Un gran bella fregatura, un'avventura meravigliosa, un tuffo nel buio, una scoperta continua, una corsa ad ostacoli: quante definizioni avete sentito dalla gente o coniato voi stessi davanti ad un evento luttuoso o alla vigilia di un appuntamento importante?

 Vita, per me sin dal primo incontro di uno spermatozoo con un ovulo, due pezzi unici, due pezzi preziosi, due che formeranno uno, che avrà consistenza nella testa della donna immediatamente: idea, pensiero, meraviglia, desiderio, regalo, dono, impegno e responsabilità.

 Vita: amore, paura di non farcela o di non essere in grado, fiume di lacrime di gioia ma anche di dolore, aspettative, rivalsa, completamento, alter ego.
 E quando la vita ci abbandona? Buio, nero, vortice, annullamento, fragilità, terrore.

 Vita, il nostro bene più prezioso, il nostro unico bene forse.
 Figli, genitori, nonni, famiglia, coppia, attesa, arrivo, crescita, arricchimento, azzeramento anche, amore/odio, presente - passato - futuro.
 E voi, cosa vorreste aggiungere?

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