Si avvicina il Santo Natale, si affollano saggi e recite scolastiche, si pianificano rimpatriate e cenoni di auguri; cosa c'è di più natalizio dei canti dei bambini? Dolci loro: cappellini, magliettina rossa/bianca/blu, mani dietro alla schiena e guance gonfie.
Oggi pomeriggio nell'aula magna delle scuole medie del paesello mio, hanno organizzato alla grande, addirittura una rassegna di cori scolastici, d'Istituto, da varie parti della provincia: da Canepina - Vignanello, da Civita Castellana e, certo, da Soriano con ben due taglie: i piccoli dei primi tre anni delle elementari e i "grandi" di quarta, quinta e secondaria di primo grado; voci dunque non ne mancano dalle nostre parti.
Tutti bravi, come ha sottolineato la vice-preside Cinzia Mechelli, spigliati pure direi per essere la prima volta e in un ambiente nuovo, ma soprattutto - e non me ne vogliano gli altri - speciali i piccolini. Zampettanti, zampillanti, perfettamente a loro agio sul palco da sinistra a destra, su e giù a seguire le direttive della professoressa Tiziana Barbierato con l'accompagnamento del professor Francesco Achilli.
E i "grandi" divisi per l'ultimo pezzo tra maschi e femmine? Spettacolari nello schioccare le dita al ritmo di "Stand by me" e sì, perché i nostri si sono esibiti solo in lingua straniera, europei dunque!
Belli tutti, chiedetelo alle nonne; professionali, chiedetelo alle mamme; pezzi unici, chiedetelo agli insegnanti!
Il Natale: i bambini e le loro voci, i sorrisi, gli auguri cantati e donati al mondo e tutti ci sentiamo più buoni, riconciliati.
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