Pomeriggio, dalle 16:30 una parte di docenti da remoto, altri in presenza, in sede centrale. Siamo in 9 in un'aula con Lim e vecchia lavagna, oltre al formatore che si destreggia tra messaggi, telecamere e compito assegnato.
Il gruppi di lavoro sono presto fatti: quattro di lettere, tre di lingue e due maestre di primaria, si lavora partendo dal traguardo.
Come coinvolgere gli alunni ad apprendere facendo: strategie, compito di realtà, metodologie, strumenti.
Ci separiamo per materie e campi di esperienza, individuiamo dalle Indicazioni Nazionali un obiettivo interessante, a tratti motivante che sia una sfida reale alla portata del nostro interesse e del loro sapere abile.
Noi ci spostiamo su storia e le fonti, il discernimento del vero e del falso, del raccontare ciò che si vuole e come si vuole, del capire dove sta la realtà.
In tempi globali, di interessi particolari, in campo internazionale con accesso illimitato: come si comportano i nostri ragazzi, come interpretano e capiscono la realtà storica?
Due ore e mezzo di progettazione collettiva, con confronto tra le parti e la prossima settimana si ritorna. Il bello di questi incontri, oltre al valore fi aggiornamento, sta nel confronto gomito a gomito tra pari insegnanti esperti e nuove leve, tra chi ha maturato consapevolezza e occhio lungo e chi inizia appena ad affilare le armi del mestiere. Sempre con un sorriso ed una battuta, tra pari.
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