C'è chi la vita la prende di petto, chi presenzia ad ogni evento, c'è chi si schiera in prima fila, chi urla le proprie idee dal palco e poi ci sono i molti silenziosi, remissivi, lavoratori, i romantici, i teneri e i delicati.
Troppo spesso siamo calamitati, assorbiti o distratti da chi tenta di imporsi e distogliamo lo sguardo da chi ha veramente bisogno di affetto, di attenzioni o aiuto.
Di nuovo una famiglia del Paesello mio è stata colpita dal dolore più grande, dalla perdita più atroce e inspiegabile per la nostra piccola razionale mente, in silenzio hanno combattuto giorno dopo giorno.
Se ne è andata una dolce giovane anima, delicata e fragile, nel corpo e nello spirito, una battaglia dura da combattere, spiegare e accettare.
Il caldo di un abbraccio, la tenerezza di uno sguardo, lo squillo di un sorriso, una pacca sulla spalla e dolci parole da sussurrare, per incoraggiamento accettazione comprensione,ma senza giudizi o sentenze, che non servono a nessuno. Specialmente oggi.
Una prece.
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