Scivola via il primo giorno di scritti, quello in cui i ragazzi delle cinque terze di istituto si sono cimentati con un elaborato esprimendo proprietà di linguaggio, competenza morfo-sintattica, capacità di sintesi...
Ed eravamo veramente uniti, insieme, vicini vicini, disposti su due file lungo i corridoi del primo piano della sede centrale, sezione dopo sezione con una cattedra a delimitare il campo d'azione.
Eleganti ed emozionati tutti i docenti, per lo più di color panna abbigliati, commissioni di vigilanza e supporto, il Capo con noi tra un banco e l'altro, una pacca di incoraggiamento e una parola di conforto.
Sistemare gli esaminandi, smistare i fogli protocollo, distribuire le fotocopie dei titoli, tracce diverse per tipologia: testo descrittivo/narrativo, argomentativo, di comprensione.
Ansia, ultime raccomandazioni, per quattro ore piene di prova. Poi ognuno prende la sua strada e i docenti rimangono per un pranzo frugale, ma al dolce non si rinuncia no, quattro chiacchiere sempre sulla scuola, non sia mai che si svincoli da certe tematiche.
E il pomeriggio, griglia in mano a correggere, verificare le competenze, esaltare il risultato, ragionare di scelte ostacoli sfide: il bello è che non abbiamo ancora voglia di mollare, perché ci incontreremo di nuovo a valutare in modo collegiale.
Domani, mercoledì, daranno i numeri, in senso lato/figurato/metaforico/vero.
Nessun commento:
Posta un commento