lunedì 3 agosto 2015

ARTE NEL BORGO, IN NOTTURNA

 Non ho saputo resistere e, dopo cena, ho fatto una capatina alla mostra a cielo aperto inaugurata ieri pomeriggio e, naturalmente, non me ne sono pentita. Intanto perché col favore della notte, tutto diventa magico, quasi misterioso, poi perché ho potuto parlare con alcuni degli artisti partecipanti.
 Primo grande risultato della collettiva il pannello realizzato a mosaico con le opere donate dagli artisti: un'opera nell'opera che sarà testimonianza dell'evento, ma anche manifesto delle idee e della maestria nostrana.
Seconda considerazione la forte presenza femminile e di buon livello, che abbiamo ammirato: ogni donna con la propria sensibilità, i propri colori e lo stile personale inconfondibile, che meraviglia (e non lo dico tanto per dire): santità, misticismo, dolore, introspezione, dualismo, natura e recupero, immutabilità, perfezione.
 Terzo: ragionare di arte, mostre, esposizioni vicine alla gente, itineranti, stuzzicanti non è da poco; gli artisti, individuali e narcisisti per definizione, che discorrono, propongono, confrontano e discutono le proprie esperienze, gli anni di successi e insuccessi, non capita tutti i giorni, figuriamoci nel Paesello, ad agosto.
 Unica pecca, se posso permettermi, il percorso mi è sembrato un po' spoglio, avrei visto bene qualche vaso, composizioni di fiori o rampicanti ad incorniciare cavalletti, scalinate, portoni e altri particolari architettonici.
 Un grazie quindi a chi ha organizzato e raccolto le maestranze, chi lavora e non si arrende alle difficoltà, chi nonostante tutto pensa già al prossimo incontro e a chi, permettetemelo, mi ringrazia in pubblico delle mie semplici e povere parole, scritte non solo con la testa.

Ho preso le immagini dai profili FB di tre artisti partecipanti: Sanna, Chiani e Centofanti, tanto per dare un assaggio di bravura.






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