Primo grande risultato della collettiva il pannello realizzato a mosaico con le opere donate dagli artisti: un'opera nell'opera che sarà testimonianza dell'evento, ma anche manifesto delle idee e della maestria nostrana.
Seconda considerazione la forte presenza femminile e di buon livello, che abbiamo ammirato: ogni donna con la propria sensibilità, i propri colori e lo stile personale inconfondibile, che meraviglia (e non lo dico tanto per dire): santità, misticismo, dolore, introspezione, dualismo, natura e recupero, immutabilità, perfezione.
Terzo: ragionare di arte, mostre, esposizioni vicine alla gente, itineranti, stuzzicanti non è da poco; gli artisti, individuali e narcisisti per definizione, che discorrono, propongono, confrontano e discutono le proprie esperienze, gli anni di successi e insuccessi, non capita tutti i giorni, figuriamoci nel Paesello, ad agosto.
Unica pecca, se posso permettermi, il percorso mi è sembrato un po' spoglio, avrei visto bene qualche vaso, composizioni di fiori o rampicanti ad incorniciare cavalletti, scalinate, portoni e altri particolari architettonici.
Un grazie quindi a chi ha organizzato e raccolto le maestranze, chi lavora e non si arrende alle difficoltà, chi nonostante tutto pensa già al prossimo incontro e a chi, permettetemelo, mi ringrazia in pubblico delle mie semplici e povere parole, scritte non solo con la testa.
Ho preso le immagini dai profili FB di tre artisti partecipanti: Sanna, Chiani e Centofanti, tanto per dare un assaggio di bravura.
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