venerdì 30 aprile 2021

GODERSI LA VITA

 Nel giorno del sesto anniversario della morte del giovane Roberto ripercorro veloce i lutti che hanno segnato la mia grande famiglia, sia da parte materna che paterna.

 Già perché nel corso degli anni molte persone hanno abbandonato questa vita, molte persone importanti, che certo sono strette nei nostri cuori ma non sono presenti a confortarci, aiutarci, supportarci fisicamente e quotidianamente, a cominciare da mio padre.

 Non solo. Abbiamo perso giovani figli, piccole principesse, genitori, nonni, fratelli e sorelle, zii, non ci siamo fatti mancare nulla, grandi dolori, immensi e irraggiungibili, inspiegabili e mai accettati.

 Anche se di facciata la vita continua, la quotidianità arranca, il solito è servito, nessuno dimentica, dimenticherà o ha dimenticato gli affetti e le carezze perdute.

 Per questo sono sempre più convinta dell'importanza dello stare insieme appena possibile, della condivisione delle risate e dei momenti felici, della spensieratezza e della comitiva allegra. Non voglio incontrare o vedere riunito il nucleo solo al capezzale ospedaliero, alla casa di cura o peggio in duomo, no. Non ci tengo, grazie tante.

 Voglio festeggiare insieme, scattare foto di sorrisi e brindisi, abbracciare le mie cugine che ridono e non di lacrime amare. Tutti ricordiamo con affetto ed estrema gioia le lacrime di commozione per il venticinquesimo di Mauro e Elena, non li ringrazieremo mai abbastanza: eravamo riuniti eleganti e ballavamo, generazioni unite.

 Qualsiasi occasione è buona, di festa e altre risate e se la sorpresa riesce, ancor meglio.

martedì 27 aprile 2021

ELSA MORANTE, CAROLA SUSANI E QUELLI DI TERZA

  I Piccoli Maestri sono passati anche da Faleria, Classe 3A ore 11:00: a colloquio con Carola Susani per scoprire Elsa Morante.

 Un personaggio molto interessante che attraversa il Novecento, la Seconda Guerra Mondiale e la persecuzione antisemita, i grandi intellettuali italiani a Roma e la volontà di portare la letteratura anche ai meno abbienti, ai meno facoltosi scegliendo di diffondere la Storia in edizione economica, da subito.

 Già la Storia, il destino, la razza, le leggi, il legame con Moravia, i giochi di parole sin dalla tenera età: tutto questo e molto altro racchiude la Morante, una personalità forte ma dibattuta, amori e passioni sconvolgenti, morte violenta di amici cari, contrasti ideologici con la Politica post-bellica.

 Carola Susani ha illustrato ai ragazzi di 3 gli interessi della scrittrice, le varie forme d'arte editoriali per raggiungere il pubblico, l'incipit col soldato tedesco in giro per Roma nel primo pomeriggio assolato e solitario e, naturalmente, le donne: tante figure che popolano l'esistenza di Elsa, che ritroviamo poi nelle pagine toccanti, nei suoi scritti.

 Abbiamo pure trovato il tempo per rivolgere alla Susani un paio di domande sull'importanza della lettura e l'assenza delle scrittrici italiane dai testi scolastici: noi risolviamo anche in questo interessantissimo modo, invitando le scrittrici che narrano di Anime grandi.

 La lettura, la scoperta della Letteratura  che ci piace e ci appassiona, grazie a Carola Susani e ai Piccoli Maestri.

Dalla raccolta “Il mondo salvato dai ragazzini e altri poemi”

Ecco i miei dati anagrafici
Di quand’ero femminella, e crescevo a Berlino; NOME, Carlotta. PROFESSIONE, studentessa delle medie. CITTADINANZA, berlinese. NAZIONALITA’, germanica. RAZZA, ariana.
Delle date, non me ne ricordo, perché
Non fui mai brava nella Storia. In ogni modo, qui si tratta di storia antica: il fatto risale al Secolo Ventesimo.
Re dei Tedeschi a quei tempi era un certo Hitler, del quale allora s’andava dicendo in giro che fosse un Fuehrer STORICO; però a me, veramente, pareva un vecchietto mezzo spelato, e senza nessuna specialità se non di urlare sempre dentro a tutti gli apparecchi radio.
A detta di certuni
Aveva pure quest’altra specialità: che il suo corpo era un prodigio di natura, cioè senz’ossi né interiora, fatto a sacco pneumatico, per cui campava d’aria; donde si spiegherebbe la derivazione del dubbio vocabolo Ariani da lui lanciato fra i sudditi del regno, in qualità di titolo onorifico.
Ma io, su certi problemi di paleozoologia
Non so proprio che dire.
Tutto il mondo era informato
Che il nostro re andava preparando, a quell’epoca, una superguerra gloriosissima e mondiale.

http://www.piccolimaestri.org/


sabato 24 aprile 2021

UN SINDACO DONNA

  Quali qualità, capacità, pregi deve possedere, sfoderare o esibire una persona per candidarsi a Sindaco e meritare la nomina?

 Una donna regina della casa - angelo del focolare - avvocata nostra - potrebbe aspirare a così importante ruolo di rappresentanza, vigilanza e osservanza dei precetti, delle norme, delle regole?

 Disposizioni igienico-sanitarie: salto a pie' pari questo punto, neanche mi ci metto ad elencare la lista della spesa, dei prodotti, dei campionari di uso e consumo di ogni pericolo, esigenza o emergenza.

 Il capitolo spesa: saldi, sottocosto, treperdue, convenienza a zero responsabilità e poi conoscete qualcuno più geniale di una donna a occultare il vero prezzo o la folle spesa di un prodotto al proprio compagno di vita?

Una donna sa cogliere tutte le sfumature dei colori delle stagioni, sa vestirsi in modo adeguato e piacevole, sa raggiungere ogni obiettivo che si prefissa, senza togliersi i tacchi.

Una donna merita onore solo per essere passata attraverso la didattica a distanza, al di qua o al di là dello schermo, mail, riunione o webinar globale; riceve su appuntamento, ma anche per strada, in un qualsiasi esercizio commerciale, risponde a qualsiasi tipo di messaggio, ma la nota audio risulta il suo forte

 Consorteria, amicizia, gruppo: le donne conoscono i segreti, li mantengono tali fino a quando non servissero a scopi più impegnativi e vitali, lo sappiamo tutti.

 Confondere il passaggio del tempo, coprire le tracce, eludere i controlli anagrafici: roba da principianti.

 E poi le donne portano a termine ogni compito meglio e più velocemente degli uomini, conoscono la partita e vivono affrontando ogni giorno la consapevolezza di dover manifestare le proprie attitudini e il loro carisma, per dimostrare di aver meritato il posto al comando e di non esserci arrivate per conoscenze, aiutini o loschi intrecci, da trivio - tresca - triangolo amoroso.

  Con quali doti si passa attraverso la cruna dell'ago?

 Ogni donna che frequento, che ho in rubrica sul telefono o tra le amicizie social occupa il ruolo che merita, anzi alcune potrebbero aspirare anche ad arrivare più su, più in alto e ancor di più...

 E infine, ma non motivazione meno forte, la donna ottiene ciò che merita o desidera senza forza brutale, violenza o botte, questo è certo.

Ad astra per aspera.

venerdì 23 aprile 2021

LIBERTÀ È PARTECIPAZIONE, A SCUOLA

  Venerdì 23, Plesso della Salvo, si onora il 25 Aprile, la festa nazionale che dà il nome al nostro Istituto Comprensivo.

 Su indicazioni della Dirigente ogni gruppo scolastico ha elaborato un'iniziativa, un progetto, un'idea originale per dare il giusto risalto all'occasione e alle medie di Faleria ci hanno pensato i ragazzi della 3A, quelli grandi, quelli che studiano la Storia del Novecento, che analizzano e riflettono sui diritti, le dittature, la Carta Costituzionale.

 Alla Dirigente Simona Cicognola, a Maria Rita Allegretti e a Nicola Rinaldi dell'Amministrazione Comunale i quattordici di 3A hanno presentato i loro cartelloni, quattro per quattro gruppi, di collage dell'Italia attuale guidata da personaggi famosi, esponenti politici, uomini e donne dello spettacolo che influenzano gusti e pensieri dei cittadini di ogni età.

 L'idea è partita dalle considerazioni sulla parola libertà, sulla libere associazioni di idee dei ragazzi che hanno fatto riferimento al quadro di Delacroix e alla canzone di Gaber, mettendo poi per iscritto il tutto su un colorato e affollato cartoncino, accompagnato dalla loro versione della musica del Signor G, trasposto e presentato con un power point direttamente in aula, agli ospiti.

 Le opere d'arte e di pensiero sono state elaborate con la preziosa supervisione delle professoresse Cirilli di Arte e Immagine e Saiu di Musica: ogni alunno ha partecipato con il suo contributo, il suo estro, le sue capacità espressive, canore, cromatiche e battute di spirito, che fanno sempre bene e allargano il cuore.

 Un lavoro prezioso, un'ulteriore occasione di crescita e di confronto, nell'elaborazione, nel rispetto della critica, meravigliosa fucina di idee anche per saggiare la famosa "predisposizione" di ogni ragazzo, nella divisione del lavoro e delle responsabilità per la buona riuscita della presentazione.

 Nel chiedere aiuto c'è la presa di coscienza dei propri limiti, per superare insieme gli ostacoli, come ha sottolineato la Dirigente. E a questo la Scuola è chiamata, nel partecipare esprimendo il proprio punto di vista, nel rispetto dell'altro.

 Bravi loro, soddisfazione grande.

 E qualcosa di nuovo e buono già bolle in pentola, comunale e scolastica.






mercoledì 21 aprile 2021

PROF, TI SPIEGO IL RAMADAN

  Classe 3A, i grandi di scuola, quattordici studenti in tutto in dirittura d'arrivo, di cui tre di religione musulmana che stanno seguendo il Ramadan. Bene, spieghiamola questa tradizione, questo modo di vivere un mese particolare al contrario, digiunando di giorno per mangiare e bere dal tramonto all'alba.

 Wasim ha illustrato alla classe con l'aiuto di sua cugina Rania - alla regia della LIM - cosa si rispetta, cosa si mangia, come si prega e, per cominciare, ha indossato un abito tipico del suo paese natale, il Marocco.

 Certo lo scorso anno per lui è stato più facile seguire le norme religiose perché l'emergenza sanitaria lo ha bloccato proprio lì in Africa, dove si era recato in visita temporanea nel mese di febbraio.

 Quest'anno invece sta seguendo le prescrizioni continuando a frequentare le lezioni e a svolgere i compiti, nonostante per sedici ore di luce si stia digiuni e sia permesso mangiare nel cuore della notte con la famiglia tutta, perché sono esentate le donne in gravidanza difficile o le persone con problemi di salute, sotto prescrizione medica: il padre di Wasim con sommo dispiacere non può fare il Ramadam infatti.

 Piatti tipici salati e dolci a base di farina, legumi, miele, spezie in abbondanza, carne e pesce che vengono preparati da madri e padri con grande impegno, con prodotti acquistati nel negozio pakistano di Civita, nella macelleria di Centocelle o a Piazza Vittorio a Roma, dove si trova tutto ciò che serve per la riuscita di odori e profumi che ricordano la terra lontana, la terra da cui sono partiti i genitori e dove ancora risiedono nonni e parenti vari.

 Bisogna lavarsi le braccia fino al gomito, le gambe fino al ginocchio e il viso secondo dettami e orari precisi per poi dedicarsi ai cinque momenti della preghiera, in ginocchio sul tappeto rivolti verso La Mecca, anche gomito a gomito, per scongiurare la presenza del maligno che distoglie dalle invocazioni per la salute, la tranquillità familiare, la gioia della nascita di un bimbo, sempre nel ricordo della comunità intera.

 E alla fine, come spesso accade in classe, ci siamo "accapigliati" sui gusti culinari, i sapori, le spezie, la carne migliore, l'accostamento più gustoso, perché lo studio va sempre accompagnato al piacere, del cibo ancor meglio.

 Una lezione interessante, di quelle che ci piacciono per approfondire le altre culture, gli usi e i costumi, per scoprire che poi alla fine tutti preghiamo per il bene, la fortuna e un sorriso familiare.

domenica 11 aprile 2021

COMUNIONE CLASSE 2009, DUOMO

 Eccoci allora, siamo giunti alla fine di questa splendida cerimonia tanto sospirata e desiderata, un grazie sentito a tutti coloro che hanno contribuito a realizzarla.

Abbiamo vissuto un po’ una corsa ad ostacoli, da oltre un anno a questa parte, sul punto di arrivare al traguardo che poi si allontanava sempre più e qualcuno intanto si è anche infortunato, ciao Michela! Quando abbiamo deciso a giugno del 2020 di spostare la cerimonia alla domenica dopo Pasqua del 2021 pensavamo che tutto sarebbe stato solo un ricordo, l'emergenza finita, invece non è finito neanche l'inverno ancora.

Bravi i nostri bambini, classe 2009, quelli che hanno chiuso le elementari salutando dallo schermo di un computer o dal telefonino collegato, senza feste di addio o cerimonie di premiazioni, lasciata la vecchia classe e costituita la nuova delle medie.

Hanno affrontato parecchie prove estreme dunque, ma perché sono estremamente belli, estremamente composti, estremamente educati, effettivamente proprio come i loro genitori.

Addirittura per la loro cerimonia siamo entrati con il pass, un invito esclusivo come nelle migliori occasioni, solo invitati scelti, a numero chiuso, incredibile fino a poco tempo fa, oggi realtà concreta.

Nel primo incontro pomeridiano di preparazione di questa settimana don Enzo ci ha chiesto di crescere insieme e seguire questi giovani, la futura generazione di ragazzi del Paese, ma sono sicura che sono loro bambini ad aiutare noi grandi ad affrontare la vita: giocano, si azzuffano, litigano, barano sulle regole, vogliono vincere a tutti i costi, ma si vogliono un bene dell’anima, sono un gruppo, discutono e si riappacificano, si prendono in giro e si complimentano senza troppi giri di parole, schietti e netti, senza serbare rancore, senza rimanere offesi a lungo per la sola gioia di ricominciare a giocare e ridere.

Non siamo qui per rammaricarci, per quello che non è stato fatto e sarebbe potuto essere o non è successo e avremmo voluto, no, non sarebbe giusto nei confronti dei nostri figli paragonare questo giorno a qualcos'altro che loro neanche hanno visto o vissuto.

La festa per i nostri bambini è stata la migliore si potesse organizzare qui ed ora, ci abbiamo messo tutti il massimo impegno, per prima M. Gabriella che ringraziamo ancora una volta, chissà se ci interrogherà ancora, ci invierà qualche messaggio, invito, scadenza, una riflessione ancora magari sulla Via Crucis del papa del Venerdì Santo.

C'è gioia, dicevo, sollievo ora, impazienza, sorrisi, foto, la comunità stretta intorno a loro bambini, qualcuno mette in dubbio che non sia stata una celebrazione efficace, sentita, cantata, appassionata?

Siamo orgogliosi di voi bambini, siete stati carini e forti tutti, ma la più forte certamente è Samira, che ha affrontato tutto il percorso della festa con la mamma e il babbo nel suo cuoricino, a loro va il nostro ricordo e una preghiera per ricordarli.



martedì 6 aprile 2021

NUOVI ARRIVI, ARRIVI ANTICHI

 Avevamo appuntamento alle 11:00, Eleonora Spiriti ed io, alla nuova sede del deposito di Soriano, con i miei compaesani Marco e Matteo Serafini, rappresentanti di libri scolastici e non solo, perché Marco è anche uno scrittore per diletto.

 Ci si è aperto un mondo fatto di scaffali e scrivanie ricolmi di testi di ogni ordine e grado, forma colore e consistenza vari per soddisfare ogni curiosità e capriccio letterario, di grandi e piccini, studenti ed insegnanti.

 Siamo state accolte con gentilezza e cortesia, abbiamo approfondito tante tematiche riguardanti la scuola, l'istruzione, la didattica, il digitale e il cartaceo, ma poi siamo state sommerse di doni!

 E già perché lo scopo dell'invito dei Serafini era proprio quello di contribuire a rifornire la biblioteca scolastica della Scuola Secondaria di Primo Grado di Faleria: abbiamo ricevuto ben venticinque volumi adatti ai nostri studenti, storie di Storia, di amicizia, di Letteratura, di bullismo, di attenzione all'ambiente, al rispetto delle regole, storie immortali di eroi immortali, di miti, dei e Don Chisciotte.

 Un tesoro per noi che stiamo costruendo per il secondo anno un progetto scolastico di lettura, di divulgazione e arricchimento: l'importanza della conoscenza, il contrasto all'analfabetismo di ritorno, offrire a tutti i ragazzi testi interessanti, piacevoli, istruttivi, divertenti, utili, comici, mitici e trasmettere amore per la lettura. Tutto questo ed altro ancora nei nostri intenti e, se il prossimo anno saremo ancora confermati nel nostro lavoro di docenti, l'idea brillante sta nel presentare un nuovo progetto per catalogare scientificamente tutti i volumi divisi per materia, classe suggerita, autore, genere, con schede critiche e recensioni.

 Grazie, infinite grazie per questo carico di venticinque nuovi volumi per i nostri ragazzi che domani arriveranno a Faleria, ma la sportina di stoffa con la citazione me la tengo...


sabato 3 aprile 2021

SECONDA BUONA PASQUA: NATURA MORTA

  E allora siamo alla seconda Pasqua lontani, chiusi, protetti, marginali, rossi.

 Si era detto di stare attenti ad ottobre per salvare il Natale, poi si era rimasti d'accordo di blindare il Natale per vivere in tranquillità la Pasqua, poi boh, comunque le scuole superiori non hanno mai effettivamente riaperto, i vaccini sono lenti ad arrivare e tutto sommato bisogna stare a casa per quest tre giorni e poi risorgere il martedì, ma gialli, a capirci.

 Famiglie divise, conta degli affetti, cari estratti a sorte nel numero consentito, qualcuno sì altri dopo, a pranzo da me a cena da voi.

 E giù polemiche, disordini, controlli dai balconi, dietro alle persiane, scannerizzate le foto social di assembramenti vari, domande a trabocchetto, vaglio della spesa nei carrelli, seconde case con passaporto o qualcosa del genere, in puro stile italiota, senza contare miglioramenti consistenti nei trasporti pubblici, nell'organizzazione e rispetto delle vaccinazioni per i casi deboli, aumento dei posti letto, rinforzo delle camere intensive, più infermieri, assistenti, personale medico...

 Però.

 Chi dice che tutti soffrano questa situazione?

 Pensa a quanti hanno tratto beneficio dal divieto di invitare, magari hanno sempre sofferto e poco sopportato la confusione e ora sfoderano la scusa giusta della chiusura; dall'avere in mezzo ai piedi mocciosi, capricciosi, sbrodolosi ora si ritrovano liberi di rilassarsi, facile riposo, tranquillità e ambiente pulito; invece di tollerare parenti diretti, acquisiti, di seconda mano, stanno paciosi e silenziosi, col pranzo servito e avanzi per cena.

 Comodi.

 Taciti.

 Sonnolenti e felici.

 Non tutto il male viene per nuocere, cambia prospettiva.

giovedì 1 aprile 2021

NON VI FIDATE DELLE APPARENZE

  Vesto comoda, troppo comoda, sono orrenda.

 Questa zona rossa tendente all'arancione mi ha distrutto quel poco di entusiasmo che serbavo alla mattina, al risveglio, al momento di aprire l'armadio e scegliere i vestiti.

 Tuta scolorita, all'occorrenza anche macchiata di candeggina, felpone morbido e rigorosamente non abbinato in materiale e colore con il resto dell'evidente.

 Scarpe vissute, da allenamento urbano, che hanno assunto la forma del mio alluce.

 Eccomi, così mi potete incontrare per le strade del paesello mio, presto mentre raggiungo il bardimamma o quando giro per i negozi in missione approvvigionamento cibo/vestiti/libri biblioteca.

 Non solo i materiali, la cromia, la consistenza, anche la lunghezza, asimmetrica io.

 E il brutto è che mi piace, sono anonima, indifferente attraverso la folla delle mascherine.

 Ma poi chi si ferma alle apparenze, chi crede che non sia da prendere in considerazione o che non sia una brava persona di cui fidarsi? Sembro un poco tonta, dissociata, ragazzetta non cresciuta o sciatta forse.

 Non mi piaccio, forse.

 Oppure aspetto, in silenzio, in attesa di colpire con i miei modi, le parole, il trucco e il parrucco quando torno a vestire i panni della perfida insegnate, ma anche della presentatrice o della promotrice di cultura. Peccato che passi più spesso inosservata, oscura, dimenticata, inutile ancilla deae sapientiae, fortuna che mi hanno scoperta in altri luoghi, lidi, spazi, altre persone a me care, che mi coccolano, mi viziano di complimenti e di messaggi, pubblici e privati.

 Io sono qui, attendo.