Giovedì 28 luglio ho partecipato ad un incontro speciale: una conferenza tenuta al CEIS de La Quercia dalla dottoressa Daniela Lucangeli, praticamente un mito-idolo-dea di saggezza e sapienza. Come ai vecchi tempi universitari, ma con strumentazione diversa, ho ripreso il discorso ed ora lo "sbobino" per me e per voi, miei cari e affezionati lettori. Saranno appunti da leggere, prendere in considerazione e, magari, il primo capitolo del mio prossimo libro!
Comunità fluida che ha accolto la dottoressa: questo è il noi, noi siamo per la pandemia di guarigione, uscire e cominciare a parlare per diffondere. Basta parlare di disturbi, parliamo dell'inquinante, parliamo della mente, dobbiamo capire cos'è che inquina la nostra mente: fattori esterni ed interni.
I fattori interni sono degli auto-sabotatori, psichici celebrali, nelle strutture neurali come cloud/archivio di memoria, quindi comandano il futuro, perché a comandare il futuro è il cloud di informazioni che appartiene alle nostre memorie.
Rapporto tra cognizioni ed emozioni: meccanismo che è energia purissima che emove, cioè viene fuori dai processi più profondi del nostro sistema/struttura mentale. Le emozioni sono un linguaggio neo elettrico che da dentro ci avverte di ciò che noi sentiamo: secondo l'intelligenza antica del cervello di due tipologie di saperi, sappiamo di ciò che ci fa bene e sappiamo di ciò che ci nuoce. Ciò che ci fa bene ci induce a cercare ancora, ad esempio la gioia ci induce a cercare ancora, laddove la paura ci induce a scappare.
A scuola insegnare, educare aiutare a crescere attraverso il circuito della paura è proprio danneggiare gli altri e se stessi, perché la paura dice al cervello scappa che ti nuoce, quindi se noi insegniamo attraverso la paura e attraverso il giudizio quel cervello lì riconosce scappa che ti nuoce e quindi non sei un alleato, tu sei un giudice, sei contro.
L'ansia ha un meccanismo herziale che non prende un'intensità alta come la gioia, la gioia ha un picco herziale che arriva nel nostro connettoma a illuminare tutti i neuroni di un'attivazione che ci porta a segnare questa intensità come cerca! Quanto dura la gioia? Poco. Questa funzione di gioia come la descriviamo: vedete un picco herziale che indica altissima intensità di sentire ma breve durata, perché il cervello ha dato breve durata alla gioia? Perché il cervello estremamente intelligente nei processi di filogenesi sa che per continuare a cercare la gioia deve sentirne voglia, desiderio. Quindi il picco si spegne per poter attivare nuove gioie, la gioia non ti inquina, ti porta ad evolvere verso nuove ricerche. Quelle che invece sono le emozioni a bassa intensità herziale sono le emozioni che non devono durare poco, ma devono avere un avvertimento lungo, queste hanno delle "frequenze" che non hanno un picco di urlo ma una lunghezza d'onda. L'ansia sta così a circuitare le nostre memorie, a bassa intensità, non disturba in picco la coscienza consapevole, ma sta lì in quella zona che tiene allertato l'organismo e serve allertarlo perché il suo compito filogenetico è difendere l'organismo, ma quell'organismo è in costante stato di allerta quella condizione da una condizione segnale diventa una condizione di tratto mentale che ci mette costantemente in spreco di risorse bio-psichiche fondamentali e ci mantiene sovrappensiero.
Cambio di visione: quello che caratterizza tutti coloro che non hanno una patologia psichica esplosa in disturbo dell'umore è il sovrappensiero, cioè tutti i sani sono in costante sovrappensiero.
Il nostro corpo è completamente intessuto di neuroni, tutti gli organi sono intessuti di neuroni perché tutti gli organi sentono e pensano coordinati dalle centraline, il cuore è intessuto di neuroni speciali e questi neuroni determinano un campo elettromagnetico a maggiore intensità di quella del cervello quindi stabilizzano più forte le memorie di identità. Quando ci batte il cuore è perché l'emozione chiede un miracolo all'intero corpo che dà l'ossigenazione a tutto quello che è lo scarico delle tossine attraverso questo meccanismo incredibile avviene istantaneamente, perché l'organismo sia pronto e stia meglio, far battere il cuore è miliardi di anni evolutivi di una specie. Se l'ansia mentalmente è dei sani ma che futuro avremo? Verso dove portiamo i giovani, verso un futuro depresso?
Il desiderio è una funzione mentale incredibile che ha la possibilità di modificare la memoria prospettica.
Che cos'è la memoria prospettica? È una memoria speciale. Noi abbiamo tutte memorie che riguardano il passato, eccetto una: memoria episodica, semantica, autobiografica, strategica, algoritmica...la memoria di futuro si chiama prospettica ed è ricordarmi adesso per domani o per fra un mese, dove ho lasciato la macchina per andarla a riprendere, ho preso il regalo...e E noi ne facciamo un uso ridicolo rispetto al potere che ha la memoria prospettica perché la memoria prospettica è il meccanismo che comanda di cambiare le informazioni che servono al futuro. Se io sono stata sempre in ansia, quando studio, ad esempio, o quando parlo davanti a tante persone, rischio che tutto venga nel futuro a ripetersi come mi è già accaduto, perché io quello so fare e l'ansia arriva. Per poterla arginare quell'ansia io devo cambiare quel meccanismo e ricordarmi che nel futuro mi arriverà l'ansia e che io a quell'ansia posso dare un altro comando, cioè "mi hai già informato, è un compito a cui tengo molto, grazie, cambio emozione, cioè "che voglia che ho di raccontarvi questa cosa, invece che paura che ho..."
Se l'IO comanda al cervello leggi meglio, lo so fare, se l'IO comanda al cervello guarda la tua persona a fianco lo so fare, se l'Io comanda al cervello "ricordati 7x8, lo so fare, ma l'Io può comandare al cervello dimentica il dolore? Sulle emozioni l'Io non comanda il cervello, è l'intelligenza antica quella del connettoma che comanda l'IO. Le emozioni disubbidiscono, le emozioni comandano, le emozioni sono il meccanismo di definizione del futuro. Che scuola voglio, che futuro voglio per me, per i miei ragazzi, per tutti: vorrei un futuro di coscienza, di consapevolezza, di libertà, di autoregolazione, di non dipendenza, di non sudditanza, vorrei un futuro in cui le emozioni non hanno la meglio su di me, ma mi parlano di me, mi raccontano di me e come faccio per arrivare a quel futuro lì? Non esiste un modo per togliere ciò che ci ha segnato le informazioni se non la prevenzione, prevenire le informazioni. Significa basta di ingozzare di emozioni negative l'apprendimento, basta ingozzare di ansia e di angoscia la vita dei nostri figli, basta ossessionare noi stessi di ansie continue e di sovrappensiero, basta.
Il primo punto fondamentale è il basta.
Dialogare non è dove sei stato, cosa hai fatto, cosa hai mangiato, chi hai visto, hai fumato. dialogare è ma tu lo sai che io mi sento orgoglioso, sappilo che in tutta la mia vita non mi è mai capitato...
Cominciamo a vivere con chi mettiamo al mondo, stare con i nostri figli.
Omettiamo il nostro peso dalle loro ali, basta.
Cos'è che pesa psichicamente di più gli uni gli altri nelle relazioni di attaccamento affettivo? Il peso maggiore è il giudizio, il giudicare e l'essere giudicati è il peso più grande che possiamo dare a chi è a fianco. Educare: portare fuori la parte migliore. Ma quanti bambini, pazienti, anche solo evitare questo l'atteggiamento di giudizio, è uno dei nutrienti migliori della sanità mentale. Ma, non è possibile se non la smettiamo di giudicare noi stessi, né nell'EGO spropositato né nella colpa per ogni cosa che ci attribuiamo.
I due nemici che abbiamo sono il giudizio verso noi stessi e il giudizio verso gli altri, i due rischi che corriamo sono il narcisismo patologico dell'EGO e il giudice peggiore che ci rende sempre prigionieri delle vecchie memorie. Quindi la memorie prospettica deve dire alle vecchie memorie È ora di guardare al futuro, tramite il desiderio abbiamo qualche speranza in più.
DANIELA LUCANGELI