Articolo semi-serio per prendersi un poco in giro, perché ridere fa bene alla salute, allo spirito e all'età. Questo è il seicentesimo - e dico seicentesimo - grazie a chi legge, condivide, commenta; è merito vostro se trovo la forza e la voglia ogni volta di scrivere le mie
bagatelle.
Sono di ritorno da una di quelle riunioni-dimostrazione casalinghe di prodotti per l'igiene personale, la bellezza e il confort diretta dalla più giovane delle mie cugine in casa della più grande. Non è la prima e naturalmente neanche l'ultima, tocca a tutte almeno una volta ospitare.
Conosciamo quindi i prodotti, ma ci piace sfogliare i vari cataloghi, in cui campeggiano meravigliose signorine dai lineamenti perfetti, corpi statuari e altrettanti baldi giovani con tutti i muscoli al posto giusto.
Sul tavolo sono esposti campioncini di rossetto, ombretto, smalto di ogni colore, lucentezza, pastosità che si desideri, naturalmente ne proviamo più di uno sulla bocca, sul dorso della mano, ci si trucca e ci si specchia: il risultato va soppesato e condiviso. Ne ho approfittato per una spennellata alle unghie, ora sono rosa brillanti, femminili!
Si tirano quindi le somme, si prenotano i prodotti più accattivanti e ci si lascia andare a qualche ingenuo, spiritoso pettegolezzo, innocuo ma necessario, poi arriva il bello.
Perché il vero scopo della riunione è la merenda: oggi Sara ha offerto un esperimento di torta, che a detta sua neanche era venuta troppo bene: Torta Magica, talmente magica che è sparita in pochi istanti, fortuna che non era soddisfatta del risultato!
E poi tante altre
schifezze, tutte assaggiate, commentate e spazzolate via...Alla faccia della dieta!
La prossima riunione si terrà a casa mia, naturalmente siete tutti invitati per trucco e parrucco.
Il più famoso artista della Pop Art è Andy Warhol e la sua opera più famosa è sicuramente quella che rappresenta nove ritratti, dagli insoliti colori, di Marilyn Monroe. Warhol non era solo pittore, era anche fotografo, regista e pubblicitario, ma la forma d’arte che più prediligeva era la serigrafia. La sceglieva per realizzare grandi opere (come questa che misura 208×145) in cui ripeteva in maniera quasi ossessiva i prodotti e i personaggi mitizzati dai mass media.