E da questo mattino nuova avventura, per il quinto anno consecutivo per la mia ragazza diciassettenne: campeggio in quel mondo a parte e allo stesso tempo a portata di camminata che è il Bosco Didattico, alle pendici del Monte Cimino.
Sono in tredici ad avventurarsi, gruppo variegato per età e storia personale, esperienze e provenienza, tutti accomunati da spirito libero e scorta di curiosità.
Accolti da Gianfranco e dagli esperti che compongono il gruppo di lavoro che per ventiquattro ore al giorno fino al prossimo venerdì si occuperanno di loro e delle loro esigenze, personali e collettive, a cominciare dal cibo, da prepararsi con sollecitudine.
Ci siamo riuniti sotto alla pergola, abbiamo ascoltato un breve discorso introduttivo sulle attività con annessa presentazione delle figure professionali che ruoteranno intorno ai nostri figli; "investitura" del partecipante: ad ognuno il suo zainetto arancio contenente anche un borsello di panno e cuoio da agganciare alla cintura in vita, un'azzeccatissima novità. Brindisi al succo vitaminico per me.
Il bello è stato raccogliere l'entusiasmo, abbracciarsi dopo un anno di distacco, ritrovarli grandi e cresciuti, un poco timidi e riservati alcuni, altri più intraprendenti. Dolci gli operatori, belli carichi delle novità, frizzanti di idee da mettere in pratica, un complimento gentile e azzeccato per tutti.
Sono al livello più alto ormai, saggeranno le loro conoscenze e capacità per rimanere a pernottare nel bosco con un riparo costruito e montato da loro stessi, contando sulle loro forze idee e risorse.
Aria di "sfida" e di immersione in natura, per tutti. In foto, ALLOCCO, ricavato dal tronco di un castagno, opera di Marco Ciorba, uno degli esperti del Bosco.
Buona vita agreste, verde, muschiosa, boschiva, erbacea, legnosa, campestre, georgica, selvaggia, selvatica: Amicizia.