Ultimo dell'anno pronti...Per cosa in particolare?
Mi sono alzata con l'intenzione onorevole di affrontare un "duro" allenamento e per strada ho incontrato la mia amica - ciao Ale! - che di gran lena affrontava il doppio del mio intento ed io che pensavo di essere nel pieno della dodicesima fatica di Ercole! C'è sempre qualcuno più avanti, più sicuro, più volenteroso da prendere come esempio - PRIMO PROPOSITO PER IL 17.
Poco dopo ho incontrato il pittore a passeggio con il cane - ciao Pino! - ci siamo scambiati auguri e ultime novità: un po' si lavora, un po' si spera e un po' ci si ingegna, così si fa!
Cosa chiedere al nuovo anno? Sicuramente LE TRE ESSE: Soldi - Salute e Successo, mi sembra il minimo, poi tornando con i piedi per terra si potrebbe contrattare...
Il problema è che non mi accontento mai di quel che mi circonda, sono sempre in cerca di qualcosa in più, che sembra vitale, fondamentale...Oppure mi lamento dei chili di troppo e pure così rompo gli zebedei, come ripete la mia dolce metà.
Allora tra i vari obiettivi da perseguire e colpi da mettere a segno - famiglia, lavoro e dieta a parte, immancabili - direi di annoverare tanti sorrisi, ottimo buon umore, un sacco di speranza, un pizzico di gioia di vivere ogni giorno, un pensiero positivo ogni mattino, grazie a volontà, giustizia fortezza sapienza e temperanza teologali, fede speranza e carità cristiane, aiuto disinteressato e saggezza da vendere.
In particolare, per chi legge i miei pensieri, per chi condivide le mie idee, per chi commenta le mie riflessioni, per chi segue il mio blog, per chi mi vuol bene nonostante il mio essere: fiumi di parole in libertà incondizionata, prontezza, ingegno, equilibrio, intelligenza, creatività, gioco e insostenibile leggerezza.
https://www.facebook.com/Paola-Sanna-Larcobaleno-che-ho-nellanima-1132930646743631/?pnref=story.unseen-section
sabato 31 dicembre 2016
venerdì 30 dicembre 2016
TUTTO MOLTO INTERESSANTE
Per il titolo di questo articolo parto dalla canzone/tormentone che i miei pargoli continuano imperterriti a cantare, ancheggiando e piegando i gomiti, questa è la realtà però.
Stavo discutendo con le mie amiche di ciò che si vede e si legge sui social, quanto il tutto sia vero o frutto della fantasia più o meno sfrenata di professionisti dell'apparire: sono vite reali o costruite, vere o volute, desiderate e completamente fuori dagli schemi "normali"?
Per molti i social non aiutano a rimanere con i piedi a terra, tutto sembra fasullo, come se si volesse far scattare l'invidia negli altri che guardano e scorrono foto e riprese, ma poi non è questo ciò che conta, anzi...
C'è chi sbircia, che invidia, chi scuote la testa e chi prende in giro, che canzona e sputt@n@, ma seguire passo passo la vita degli altri sui social non la trovo un'attività appagante, importante o lusinghiera; come non ritengo fondamentale postare ogni minuto dell'esistenza; anche chi non condivide tante foto respira fuori dall'acqua, si barcamena insomma.
Rimaniamo con i piedi per terra, nessun divismo, occhio ammiccante, bocca carnosa rossosangue, pantacollant leopardati, specie se l'età non lo consente più, qualcuno addirittura sembra dimenticare che tra gli "amici" annovera anche la prole: si è belli e impossibili solo nel mondo reale, specie se le foto pubblicate sono un tantino ritoccate, magari di rosa e sfumate, peggio.
E allora come dice Rovazzi, che ormai è diventato uno di famiglia,
E della tua foto dove sbocci in discoteca
attenta che ti mostro il ca*, che me ne frega
Guarda guarda guarda
il ca* che me ne frega
aspetta che ti mostro il ca* che me ne frega
il ca* che me ne frega
aspetta che ti mostro il ca* che me ne frega
TOMBOLATA ANDATA
Tutto bene, anzi benissimo in biblioteca, con un'affluenza maxi da sfogliare i libri: più di venti bambini seduti quasi tranquilli in attesa di urlare di aver vinto, per circa due ore di soli numeri, cioccolatini, gommose e naturalmente libri, tanti per i più fortunati.
Per tutti un premio di consolazione, prima e dopo i due giri di gioco, con libri come graditi doni da parte della biblioteca, con le ragazze volontarie a far da capogruppo, sorridenti e spigliate e Pierluigi tomboliere di fiducia. A ripagare la fatica dei numeri una buona merenda, di cui in poco tempo si sono perse le tracce, con gli avanzi spazzolati; sul banco del prestito all'entrata una scatoletta di cartone in cui lasciare un obolo di offerta, come aiuto all'organizzazione del pomeriggio e offerta per le attività della biblioteca.
Rumoroso un poco, molto colorato, qualche capriccio e delusione ludica, numeri birichini e bimbi accaniti giocatori, la tombola é sempre la tombola!
Per tutti un premio di consolazione, prima e dopo i due giri di gioco, con libri come graditi doni da parte della biblioteca, con le ragazze volontarie a far da capogruppo, sorridenti e spigliate e Pierluigi tomboliere di fiducia. A ripagare la fatica dei numeri una buona merenda, di cui in poco tempo si sono perse le tracce, con gli avanzi spazzolati; sul banco del prestito all'entrata una scatoletta di cartone in cui lasciare un obolo di offerta, come aiuto all'organizzazione del pomeriggio e offerta per le attività della biblioteca.
Rumoroso un poco, molto colorato, qualche capriccio e delusione ludica, numeri birichini e bimbi accaniti giocatori, la tombola é sempre la tombola!
giovedì 29 dicembre 2016
CONSIDERAZIONI
Considerazioni filosofiche, ma non troppo, visto che siamo al 29 dicembre, sotto le feste, con tanti impegni culinari in corso che mettono a dura prova la nostra autodeterminazione dietetica.
Anche questa mattina sono andata ad allenarmi, circuito cittadino, perché ieri ho esagerato, ma tanto, tutta colpa di dolcetti/biscottini/deliziose tentazioni, tutto buono da far paura a qualsiasi bilancia... E ho parlato anche alla bilancia, prima di uscire aiuto!
E così ho lasciato le calde coperte per affrontare la dura realtà: non che si riesca a equilibrare quanto ingurgitato con un'oretta di camminata, seppur veloce, ma almeno non mi giudico proprio pessima!
Allora, tra un passo e l'altro ragiono e penso, guardo e rifletto, profonda io: non mi iscrivo a nessun corso ginnico, non ho nessuna voglia di prendere un impegno settimanale che poi va onorato, realtà che fatico a far mia; neanche da giovane e bella ragazza (!!!) ho mai frequentato palestre, sempre a dieta, rinunce di ogni tipo, ma mai fatica e sudore.
Se me la sento, affronto un allenamento fai-da-te, ma la costanza di uno sport proprio no, non è nella mia indole.
Questo é il quesito giornaliero che vi sottopongo, miei ginnici/atletici/formosi lettori:
meglio abbandonarsi a qualsiasi tipo di libagione, tentazione culinaria e dopo recuperare sudando a ritmo, dieta ferrea post feste oppure privarsi di qualche piatto, solo assaggini, brodino serale riparatore?
Premetto che - ma già lo sapete - fatico a resistere alle tentazioni, meglio non tenerle in casa, non comprare nulla, non cucinare, perché poi cado... E mi piace cucinare, tutto tranne i dolci!
Anche questa mattina sono andata ad allenarmi, circuito cittadino, perché ieri ho esagerato, ma tanto, tutta colpa di dolcetti/biscottini/deliziose tentazioni, tutto buono da far paura a qualsiasi bilancia... E ho parlato anche alla bilancia, prima di uscire aiuto!
E così ho lasciato le calde coperte per affrontare la dura realtà: non che si riesca a equilibrare quanto ingurgitato con un'oretta di camminata, seppur veloce, ma almeno non mi giudico proprio pessima!
Allora, tra un passo e l'altro ragiono e penso, guardo e rifletto, profonda io: non mi iscrivo a nessun corso ginnico, non ho nessuna voglia di prendere un impegno settimanale che poi va onorato, realtà che fatico a far mia; neanche da giovane e bella ragazza (!!!) ho mai frequentato palestre, sempre a dieta, rinunce di ogni tipo, ma mai fatica e sudore.
Se me la sento, affronto un allenamento fai-da-te, ma la costanza di uno sport proprio no, non è nella mia indole.
Questo é il quesito giornaliero che vi sottopongo, miei ginnici/atletici/formosi lettori:
meglio abbandonarsi a qualsiasi tipo di libagione, tentazione culinaria e dopo recuperare sudando a ritmo, dieta ferrea post feste oppure privarsi di qualche piatto, solo assaggini, brodino serale riparatore?
Premetto che - ma già lo sapete - fatico a resistere alle tentazioni, meglio non tenerle in casa, non comprare nulla, non cucinare, perché poi cado... E mi piace cucinare, tutto tranne i dolci!
mercoledì 28 dicembre 2016
COMINCIAMO A BILANCIARE
No, non vi preoccupate non sto parlando di bilancia pesapersona, non potrei con tutti i sensi di colpa che mi ritrovo, ho veramente esagerato e temo, anzi ne sono più che sicura, che il tutto non sia terminato e non terminerà almeno finché resteranno in giro per casa tracce gustose di dolcetti e cioccolato...
E' tempo di bilancio di fine anno: chi mi ha seguito, chi mi ha incoraggiato, chi invece è rimasto in penombra, eclissato o addirittura fermo a guardare e questo proprio non lo sopporto.
L'anno che sta arrivando è ricco di grandi aspettative, sogni, aspirazioni, tutto giusto, ma cerchiamo di far tesoro di ciò che abbiamo sopportato e tollerato nel vecchio anno e poi superato, naturalmente!
Ci sono delle persone, poche certo ma ci sono, che mi promettono e poi non mantengono e questo mi fa infuriare, non lo sopporto: se non avete alcuna intenzione di onorare le vostre parole non promettete, ma non è meglio? Che sia un qualunque caffè, un lavoro, un'idea stramba, vi ascolto, quasi pendo dalle vostre labbra e attendo poi fiduciosa la vostra compagnia, che puntualmente non arriva, è appurato.
Anche quando mi accanisco a raccogliere adesioni, spargere parola, invitare o cercare ospiti, alla fine rimango sempre e costantemente delusa, specie poi se si declina l'invito con una qualsiasi scusa campata in aria e volatile, me la prendo - sbagliando - sul personale e non va bene, no.
Quindi per questo nuovo anno, nuovo comportamento: basta elemosinare consensi e amicizie, chi mi ama mi segua, per tutti gli altri un vero peccato per loro! Non ho alcuna intenzione di ascoltare o leggere ancora attenuanti e giustificazioni, il blog basta e avanza per raccontare e invitare, non per la mia autostima, però, perché poi mi sento messa da parte, inutile e poco amata. Sono sempre alla ricerca affannosa di amici, non me ne bastano mai, però non è facile, me ne rendo conto.
Bilancio di amicizie, di attività/lavoro, bilancio di stima accumulata, spontaneità e piccoli gesti ritrovati, può bastare...
E' tempo di bilancio di fine anno: chi mi ha seguito, chi mi ha incoraggiato, chi invece è rimasto in penombra, eclissato o addirittura fermo a guardare e questo proprio non lo sopporto.
L'anno che sta arrivando è ricco di grandi aspettative, sogni, aspirazioni, tutto giusto, ma cerchiamo di far tesoro di ciò che abbiamo sopportato e tollerato nel vecchio anno e poi superato, naturalmente!
Ci sono delle persone, poche certo ma ci sono, che mi promettono e poi non mantengono e questo mi fa infuriare, non lo sopporto: se non avete alcuna intenzione di onorare le vostre parole non promettete, ma non è meglio? Che sia un qualunque caffè, un lavoro, un'idea stramba, vi ascolto, quasi pendo dalle vostre labbra e attendo poi fiduciosa la vostra compagnia, che puntualmente non arriva, è appurato.
Anche quando mi accanisco a raccogliere adesioni, spargere parola, invitare o cercare ospiti, alla fine rimango sempre e costantemente delusa, specie poi se si declina l'invito con una qualsiasi scusa campata in aria e volatile, me la prendo - sbagliando - sul personale e non va bene, no.
Quindi per questo nuovo anno, nuovo comportamento: basta elemosinare consensi e amicizie, chi mi ama mi segua, per tutti gli altri un vero peccato per loro! Non ho alcuna intenzione di ascoltare o leggere ancora attenuanti e giustificazioni, il blog basta e avanza per raccontare e invitare, non per la mia autostima, però, perché poi mi sento messa da parte, inutile e poco amata. Sono sempre alla ricerca affannosa di amici, non me ne bastano mai, però non è facile, me ne rendo conto.
Bilancio di amicizie, di attività/lavoro, bilancio di stima accumulata, spontaneità e piccoli gesti ritrovati, può bastare...
martedì 27 dicembre 2016
PERCHÉ LEI SÌ ED IO NO?
Quando cazz€ggi$ sui social poi va a finire che mi imbatto sempre in Chiara, sempre lei, quell'antipatica della Ferragni, ultramilionaria, fidanzatissima con Fedez, che ha passato il Natale in famiglia, ed è stato bellissimo...
Dove ho sbagliato?
Anch'io ho passato il natale in famiglia e per colpa di Babbo Natale ora in casa si sparano circa dieci colpi al minuto con il nuovo fucile a pompa del piccoletto!
Leggo l'articolo e capisco che devo assolutamente scrivere una lista degli impegni per il 2017, vedrai che così si avvereranno tutti i miei desideri, anche quelli più intimi, ne devo parlare con mio marito, deve portarmi lontano dalla quotidianità, lontano da tutti, anzi potrei cambiare marito!
Altra priorità migliorare il mio aspetto, il mio modo di propormi ai lettori, coloro che mi seguono, che leggono, che sanno che sono una donna semplice, vera, in cerca di poca notorietà: consultando il blog potranno rispecchiarsi in una vita normale, fatta di gente normale, esperienze positive e se negative comunque importanti per il mio sviluppo, il miglioramento, la maturità interiore...
Magari mi converrebbe assoldare un allenatore, uno che ci capisce per un fisico asciutto e una dieta equilibrata, poi così potrei rigirare a chi segue le mie peripezie culinarie e dietetiche i vari consigli, i suggerimenti, le ricette per mantenersi in forma e tirare fuori il meglio di me...
So quanto valgo, conosco i miei limiti, ma soprattutto credo nelle mie potenzialità che covano sotto la cenere, sono da sviluppare, posso crescere e uscire da questo tristo paesello, chiuso, che tarpa le mie ali artistiche, ho bisogno di pubblico nuovo, giovane, fresco e soprattutto modaiolo e allora basta con il lido provincialotto, verso la Grande Mela per le prossime vacanza!
In foto un'idea per la mia nuova personalità, che dire?
GRAZIE PER L'ATTENZIONE, LO SFOGO CI VOLEVA, CI AVVICINIAMO ALLA FINE DELL'ANNO, SONO IN CERCA DI NUOVI CONTENUTI... PERDONATEMI SE POTETE!
AH AH AH AH...
http://www.corriere.it/moda/news/16_dicembre_26/chiara-ferragni-il-mio-natale-mamma-fedez-ho-40-liste-propositi-il-2017-bc0533b6-cbaa-11e6-8b9b-1b0efa3fb5ec.shtml
Dove ho sbagliato?
Anch'io ho passato il natale in famiglia e per colpa di Babbo Natale ora in casa si sparano circa dieci colpi al minuto con il nuovo fucile a pompa del piccoletto!
Leggo l'articolo e capisco che devo assolutamente scrivere una lista degli impegni per il 2017, vedrai che così si avvereranno tutti i miei desideri, anche quelli più intimi, ne devo parlare con mio marito, deve portarmi lontano dalla quotidianità, lontano da tutti, anzi potrei cambiare marito!
Altra priorità migliorare il mio aspetto, il mio modo di propormi ai lettori, coloro che mi seguono, che leggono, che sanno che sono una donna semplice, vera, in cerca di poca notorietà: consultando il blog potranno rispecchiarsi in una vita normale, fatta di gente normale, esperienze positive e se negative comunque importanti per il mio sviluppo, il miglioramento, la maturità interiore...
Magari mi converrebbe assoldare un allenatore, uno che ci capisce per un fisico asciutto e una dieta equilibrata, poi così potrei rigirare a chi segue le mie peripezie culinarie e dietetiche i vari consigli, i suggerimenti, le ricette per mantenersi in forma e tirare fuori il meglio di me...
So quanto valgo, conosco i miei limiti, ma soprattutto credo nelle mie potenzialità che covano sotto la cenere, sono da sviluppare, posso crescere e uscire da questo tristo paesello, chiuso, che tarpa le mie ali artistiche, ho bisogno di pubblico nuovo, giovane, fresco e soprattutto modaiolo e allora basta con il lido provincialotto, verso la Grande Mela per le prossime vacanza!
In foto un'idea per la mia nuova personalità, che dire?
GRAZIE PER L'ATTENZIONE, LO SFOGO CI VOLEVA, CI AVVICINIAMO ALLA FINE DELL'ANNO, SONO IN CERCA DI NUOVI CONTENUTI... PERDONATEMI SE POTETE!
AH AH AH AH...
http://www.corriere.it/moda/news/16_dicembre_26/chiara-ferragni-il-mio-natale-mamma-fedez-ho-40-liste-propositi-il-2017-bc0533b6-cbaa-11e6-8b9b-1b0efa3fb5ec.shtml
BIBLIO-TOMBOLA
Il Natale è appena passato, non certo la voglia di giocare tutti insieme e di lasciare da parte quei malefici aggeggi tecnologici che estraniano dalla realtà, isolano dal mondo esterno e fanno perdere la cognizione spazio-temporale.
Per un sano e salutare pomeriggio in compagnia e in allegria, nei locali della biblioteca comunale/sala ragazzi le splendide volontarie aspettano piccoli di ogni età con cartelle e ricchi premi non in denaro, che non servono a nulla, ma in libri per arricchire la fantasia, vivere storie meravigliose e compiere qualsiasi viaggio comodamente seduti magari davanti ad uno scoppiettante caminetto o sul letto in cameretta.
Occasione ghiotta da non perdere, per divertirsi, passare qualche ora di puro divertimento e competizione sana in compagnia di persone speciali, sorridenti, che dedicano il loro tempo libero ad un bene pubblico e per questo non le ringrazieremo mai abbastanza.
Dopo aver giocato e vinto tutto, si procederà con una stuzzicante e gustosa merenda, preparata dalle ragazze.
Occorrente per ogni partecipante:
almeno un amichetto/a o cuginetto/a, a testa
tanta voglia di sorridere
una certa dose di fortuna
parecchia pazienza
sorrisi e saluti a volontà.
Appuntamento:
giovedì 29 dicembre 2016 ore 16:00 in biblioteca, da non mancare!
Per un sano e salutare pomeriggio in compagnia e in allegria, nei locali della biblioteca comunale/sala ragazzi le splendide volontarie aspettano piccoli di ogni età con cartelle e ricchi premi non in denaro, che non servono a nulla, ma in libri per arricchire la fantasia, vivere storie meravigliose e compiere qualsiasi viaggio comodamente seduti magari davanti ad uno scoppiettante caminetto o sul letto in cameretta.
Occasione ghiotta da non perdere, per divertirsi, passare qualche ora di puro divertimento e competizione sana in compagnia di persone speciali, sorridenti, che dedicano il loro tempo libero ad un bene pubblico e per questo non le ringrazieremo mai abbastanza.
Dopo aver giocato e vinto tutto, si procederà con una stuzzicante e gustosa merenda, preparata dalle ragazze.
Occorrente per ogni partecipante:
almeno un amichetto/a o cuginetto/a, a testa
tanta voglia di sorridere
una certa dose di fortuna
parecchia pazienza
sorrisi e saluti a volontà.
Appuntamento:
giovedì 29 dicembre 2016 ore 16:00 in biblioteca, da non mancare!
A CHE PUNTO SIAMO?
Vorrei ringraziare tutti coloro che oggi hanno aperto un qualsiasi articolo di questo blog: siete stati in tantissimi, mi commuove questo successo virtuale, spero che diventi presto anche reale, sempre che vi piacciano i miei articoli, le mie riflessioni. Grazie di cuore e per arrivare a tutti uso l'unica arma che sappia manovrare benino: scrivo qualche fregnacc#@, così tanto per...
Allora amici miei lettori, questo che state leggendo è il millecentoventesimo articolo, no dico in tre anni di vita fanno più di tre pezzi al giorno di media, ma che avrò mai da digitare? La solita comare io, tra chiacchiere, confessioni, spettacoli e manifestazioni, sto sempre in mezzo, ma giuro non è colpa mia o almeno non solo...
Mi piace partecipare, coinvolgere la mia piccola famiglia e quando non mi impiccio mi cercano gli altri, mi informano, mi chiedono un coinvolgimento commentato, una versione da blogger, a cui non mi sottraggo naturalmente, come potrei far finta di nulla e girarmi dall'altra parte?
Che vi venga a noia prima o poi, che vi innervosisca il mio cianciare, che sia di troppo la mia presenza mediatica o di persona?
Non so che rispondere, ma state sicuri che mi trovo perfettamente a mio agio, ora poi che mi riconoscono e mi salutano in tanti, vedrete che tra poco firmerò anche autografi...
Non sono una giornalista, ma mi spaccio per tale sulla linea di partenza, non sono un'insegnante propriamente detta, ma supplisco per buona parte dell'anno scolastico, non capisco molto di letteratura e mi intrufolo in un gruppo di lettori adulti, che il 2017 sia l'anno in cui si decide del mio futuro?
Cosa farò da grande? Un paio di idee ce l'avrei, niente di economicamente possibile, si fa per la gloria...
Allora amici miei lettori, questo che state leggendo è il millecentoventesimo articolo, no dico in tre anni di vita fanno più di tre pezzi al giorno di media, ma che avrò mai da digitare? La solita comare io, tra chiacchiere, confessioni, spettacoli e manifestazioni, sto sempre in mezzo, ma giuro non è colpa mia o almeno non solo...
Mi piace partecipare, coinvolgere la mia piccola famiglia e quando non mi impiccio mi cercano gli altri, mi informano, mi chiedono un coinvolgimento commentato, una versione da blogger, a cui non mi sottraggo naturalmente, come potrei far finta di nulla e girarmi dall'altra parte?
Che vi venga a noia prima o poi, che vi innervosisca il mio cianciare, che sia di troppo la mia presenza mediatica o di persona?
Non so che rispondere, ma state sicuri che mi trovo perfettamente a mio agio, ora poi che mi riconoscono e mi salutano in tanti, vedrete che tra poco firmerò anche autografi...
Non sono una giornalista, ma mi spaccio per tale sulla linea di partenza, non sono un'insegnante propriamente detta, ma supplisco per buona parte dell'anno scolastico, non capisco molto di letteratura e mi intrufolo in un gruppo di lettori adulti, che il 2017 sia l'anno in cui si decide del mio futuro?
Cosa farò da grande? Un paio di idee ce l'avrei, niente di economicamente possibile, si fa per la gloria...
lunedì 26 dicembre 2016
PASSEGGIAMO, INSIEME E' PIÙ BELLO!
Splendida mattinata di sole al paesello, ottima idea quella di Mario e affluenza da stadio: ecco gli ingredienti giusti per una manifestazione semplicemente magnifica, popolare, gioiosa e atletica. Come avete capito, ne esco entusiasta, per la partecipazione, per la presenza di intere famiglie, per i sorrisi distribuiti e i fondi raccolti a favore delle persone meno fortunate.
Prima di tutto voglio sottolineare la puntualità, partenza ore 11:00 e così è stato, incredibile, mi piace! Quello che per tutti è il giro del Sor Pasquale, circuito cittadino, campo di battaglia per corridori - camminatori e passeggiatori, tre, due o un giro. Indovinate dove ero posizionata? L'importante sempre partecipare, poi si chiacchiera, si fotografa, si ride, si guarda da lontano i più atletici, quelli che si allenano seriamente e riescono a doppiarci, anzi ad arrivare poco dopo di noi lumache... E all'arrivo ci si rifocilla con cioccolata calda, vino caldo, dolcetti vari, cosa volere ci più?
Bello! Una menzione speciale per la famiglia di Mario, l'organizzatore, che in blocco ha accolto, supportato, dissetato e incoraggiato tutti i partecipanti; poi c'è Francesco alla musica e i ragazzi della Croce Rossa.
Una prima volta ben riuscita, una festa per i bimbi e gli adulti volenterosi, da ripetere, assolutamente, bravi tutti, si può fare si può fare...
Prima di tutto voglio sottolineare la puntualità, partenza ore 11:00 e così è stato, incredibile, mi piace! Quello che per tutti è il giro del Sor Pasquale, circuito cittadino, campo di battaglia per corridori - camminatori e passeggiatori, tre, due o un giro. Indovinate dove ero posizionata? L'importante sempre partecipare, poi si chiacchiera, si fotografa, si ride, si guarda da lontano i più atletici, quelli che si allenano seriamente e riescono a doppiarci, anzi ad arrivare poco dopo di noi lumache... E all'arrivo ci si rifocilla con cioccolata calda, vino caldo, dolcetti vari, cosa volere ci più?
Bello! Una menzione speciale per la famiglia di Mario, l'organizzatore, che in blocco ha accolto, supportato, dissetato e incoraggiato tutti i partecipanti; poi c'è Francesco alla musica e i ragazzi della Croce Rossa.
Una prima volta ben riuscita, una festa per i bimbi e gli adulti volenterosi, da ripetere, assolutamente, bravi tutti, si può fare si può fare...
POVERACCI LORO
Scusatemi lo sfogo notturno, ma oggi in giro per il centro storico del capoluogo tirato a lucido, addobbato e affollato all'inverosimile, pura gioia per gli occhi, ho visto ciò che mai avrei voluto vedere: pargolo tabletmunito, comodamente seduto sul passeggino, occhi puntati sul malefico attrezzo, nessun cenno di vita. E l'altro giorno in aula magna a scuola un bimbetto invece di assistere alla recita della sorella maggiore giochicchiava con il cellulare della madre.
Vista sconvolgente per me retrograda e vecchio stampo, ma insomma: in fila dal pediatra o in un qualsiasi ufficio li zittiamo con la telefonia, in viaggio li calmiamo con un video, compriamo loro libri parlanti e puzzle touch, i vari pad hanno preso il posto di plastilina e forbicine... Dove stiamo andando?
Nessuno sguardo indagatore, ma fisso e alienato, nessuna domanda intelligente, nessuna considerazione spontanea, uso smodato dei pollici in ogni occasione, poi oggi sotto le luminarie del centro, con luci di ogni forma e colore nessuna reazione di vita attiva: passeggiare col babbo e non parlarci è come cucinare per poi mangiare da una scatoletta di tonno.
Questi bambini danno fastidio, sono insofferenti, rompono, distraggono dal nostro cellulare forse? Fa comodo a noi tenerli a cuccia sulla sedia o sul divano, senza esplorare il mondo fuori.
E basta! Che si muovano, che tocchino, che assaggino, che scappino via per poi ritrovarci; no rimanere bloccati inermi sul passeggino o sul seggiolone senza guardare fuori dal finestrino, senza accorgersi del trascorrere delle stagioni. Non stanno fermi, non stanno zitti, ma sono bambini mica statue di cera!
Curiosità, esuberanza, voglia di scoprire il mondo tutto bloccato, sedato, ammutolito con la tecnologia, in cui i nostri pargoli però eccellono e pensare che i dottori ordinano di tenere lontano i minori di dieci anni dall'uso degli attrezzi malefici, non parliamo poi dei social...deleteri.
Vista sconvolgente per me retrograda e vecchio stampo, ma insomma: in fila dal pediatra o in un qualsiasi ufficio li zittiamo con la telefonia, in viaggio li calmiamo con un video, compriamo loro libri parlanti e puzzle touch, i vari pad hanno preso il posto di plastilina e forbicine... Dove stiamo andando?
Nessuno sguardo indagatore, ma fisso e alienato, nessuna domanda intelligente, nessuna considerazione spontanea, uso smodato dei pollici in ogni occasione, poi oggi sotto le luminarie del centro, con luci di ogni forma e colore nessuna reazione di vita attiva: passeggiare col babbo e non parlarci è come cucinare per poi mangiare da una scatoletta di tonno.
Questi bambini danno fastidio, sono insofferenti, rompono, distraggono dal nostro cellulare forse? Fa comodo a noi tenerli a cuccia sulla sedia o sul divano, senza esplorare il mondo fuori.
E basta! Che si muovano, che tocchino, che assaggino, che scappino via per poi ritrovarci; no rimanere bloccati inermi sul passeggino o sul seggiolone senza guardare fuori dal finestrino, senza accorgersi del trascorrere delle stagioni. Non stanno fermi, non stanno zitti, ma sono bambini mica statue di cera!
Curiosità, esuberanza, voglia di scoprire il mondo tutto bloccato, sedato, ammutolito con la tecnologia, in cui i nostri pargoli però eccellono e pensare che i dottori ordinano di tenere lontano i minori di dieci anni dall'uso degli attrezzi malefici, non parliamo poi dei social...deleteri.
AL VILLAGGIO
Domenica natalizia calda e invitante, armati di buoni sconto e mance/regalo ci siamo addentrati nel centro storico del capoluogo per gustare ogni attrazione, senza rimanere fuori a guardare: premetto subito che il giudizio complessivo è buono, innanzitutto perché ho visto tanti giovani lavorare e tanti bambini divertirsi, fenomeno che dalle parti nostre non è proprio scontato.
Conoscevamo già il percorso, quindi siamo andati a colpo sicuro, senza tergiversare nei luoghi interessanti ma a ingresso libero, subito tutte le attrazioni e, di tempo, ne abbiamo impiegato in un continuo allenamento di saliscendi. Veramente coinvolgente il teatro per bambini in venticinque minuti di spettacolo corporeo divertente e rumoroso, adatto a pargoli al di sotto dei dodici anni d'età, poi si vergognerebbero.
Il presepe anche da non perdere, ma sarà colpa delle aspettative o del vociferare, mi ha un poco deluso per quanto riguarda i manichini dalla pelle rosa e lucida, per allestimento e suppellettili invece, molto veritiero, viterbese proprio.
Tutto simpatico, spiritoso, sorridente il personale, gioviale, non posso che sottolinearlo, peccato che nella Fabbrica di giocattoli stessero alcuni in pausa, avendo lasciato dunque il banco lavoro dei colori solo e fermo e nella sala dei giochi di un tempo nessuno spiegasse modo e regole del gioco.
Incantato il labirinto boscoso e veritiera la posta dei bimbi, con tanto di manovella da ruotare per far scorrere il rullo delle buste da spedire al Polo Nord.
Magica la casa di Babbo Natale, ben apparecchiata, fornita e soffusa al punto giusto, con il vecchietto sempre in posa.
Tante attrazioni, tanto pubblico, non soffocante né sfiancante, il tutto scorre bene, c'è il tempo per bere qualcosa di caldo, un giro nella Fabbrica di cioccolato e tanto altro, peccato che si debba sempre metter mano al portafogli, anche con i vari ingressi pagati, meglio chiarire prima con i pargoli e stabilire un tetto di spesa massima che si possa affrontare senza capricci, o niente.
Foto scattate da Tatone con il cellulare, meglio di così non si poteva.
Conoscevamo già il percorso, quindi siamo andati a colpo sicuro, senza tergiversare nei luoghi interessanti ma a ingresso libero, subito tutte le attrazioni e, di tempo, ne abbiamo impiegato in un continuo allenamento di saliscendi. Veramente coinvolgente il teatro per bambini in venticinque minuti di spettacolo corporeo divertente e rumoroso, adatto a pargoli al di sotto dei dodici anni d'età, poi si vergognerebbero.
Il presepe anche da non perdere, ma sarà colpa delle aspettative o del vociferare, mi ha un poco deluso per quanto riguarda i manichini dalla pelle rosa e lucida, per allestimento e suppellettili invece, molto veritiero, viterbese proprio.
Tutto simpatico, spiritoso, sorridente il personale, gioviale, non posso che sottolinearlo, peccato che nella Fabbrica di giocattoli stessero alcuni in pausa, avendo lasciato dunque il banco lavoro dei colori solo e fermo e nella sala dei giochi di un tempo nessuno spiegasse modo e regole del gioco.
Incantato il labirinto boscoso e veritiera la posta dei bimbi, con tanto di manovella da ruotare per far scorrere il rullo delle buste da spedire al Polo Nord.
Magica la casa di Babbo Natale, ben apparecchiata, fornita e soffusa al punto giusto, con il vecchietto sempre in posa.
Tante attrazioni, tanto pubblico, non soffocante né sfiancante, il tutto scorre bene, c'è il tempo per bere qualcosa di caldo, un giro nella Fabbrica di cioccolato e tanto altro, peccato che si debba sempre metter mano al portafogli, anche con i vari ingressi pagati, meglio chiarire prima con i pargoli e stabilire un tetto di spesa massima che si possa affrontare senza capricci, o niente.
Foto scattate da Tatone con il cellulare, meglio di così non si poteva.
domenica 25 dicembre 2016
IN RICOGNIZIONE
Dato che la mattina del Natale è impossibile dormire un po' di più, perché i pargoli di tutto il mondo sono troppo eccitati e impegnati a controllare se Babbo Natale abbia compiuto il suo dovere annuale, meglio uscire per un giro di allenamento in solitaria per smaltire almeno un ettogrammo di ciccia e brufoli natalizi.
E poi tra ventiquattro ore parteciperò ad una camminata organizzata paesana, non vorrei trovarmi in troppa difficoltà, così ho pensato di saggiare il terreno, perlustrare il percorso, camminare veloce; devo però trovare qualcuno che mi faccia compagnia, mi vergogno a presentarmi sulla linea di partenza con il mio palloncino di riconoscimento per un solo giro di passeggiata. Tutti gli altri saranno super allenati e in forma, nonostante le abbuffate, io già appesantita oggi, figuriamoci domani...
Prima tappa cappuccino casalingo, albardimamma, caldo che rende tutto più sopportabile.
Ho trovato il fioraio aperto, sorridente e pronto allo scambio di auguri: tira a lustro il negozio perché si lavora parecchio anche la mattina del Natale con gli invitati che ricambiano con una pianta, un fiore, una composizione, è sempre piacere una parola amichevole. Per tutto il circuito cittadino ho incontrato altre donne, di età diversa, a combattere e sudare per un fisico bestiale; al lavoro anche il netturbino, non l'avrei mai detto e sorpresa anche il negozio automatico di igiene profonda, che le povere massaie partano con il cesto anche oggi? Per chi volesse, così è...
Il sole oggi stenta ad uscire, foschia a valle, ma in questi giorni il cielo azzurro è stato veramente meraviglioso.
Giochi scartati, tutti soddisfatti, le pantofole ci sono, l'agenda pure, nessuno che abbia almeno sfogliato i libri che Babbo Natale ha scelto di regalarci... Capita, ma la giornata è lunga, non disperiamo!
E poi tra ventiquattro ore parteciperò ad una camminata organizzata paesana, non vorrei trovarmi in troppa difficoltà, così ho pensato di saggiare il terreno, perlustrare il percorso, camminare veloce; devo però trovare qualcuno che mi faccia compagnia, mi vergogno a presentarmi sulla linea di partenza con il mio palloncino di riconoscimento per un solo giro di passeggiata. Tutti gli altri saranno super allenati e in forma, nonostante le abbuffate, io già appesantita oggi, figuriamoci domani...
Prima tappa cappuccino casalingo, albardimamma, caldo che rende tutto più sopportabile.
Ho trovato il fioraio aperto, sorridente e pronto allo scambio di auguri: tira a lustro il negozio perché si lavora parecchio anche la mattina del Natale con gli invitati che ricambiano con una pianta, un fiore, una composizione, è sempre piacere una parola amichevole. Per tutto il circuito cittadino ho incontrato altre donne, di età diversa, a combattere e sudare per un fisico bestiale; al lavoro anche il netturbino, non l'avrei mai detto e sorpresa anche il negozio automatico di igiene profonda, che le povere massaie partano con il cesto anche oggi? Per chi volesse, così è...
Il sole oggi stenta ad uscire, foschia a valle, ma in questi giorni il cielo azzurro è stato veramente meraviglioso.
Giochi scartati, tutti soddisfatti, le pantofole ci sono, l'agenda pure, nessuno che abbia almeno sfogliato i libri che Babbo Natale ha scelto di regalarci... Capita, ma la giornata è lunga, non disperiamo!
IN CIABATTE NEI LOCALI
E allora Natale 2016/primo atto/Vigilia è andato, è tardissimo, ma il piccoletto dopo la messa di mezzanotte proprio non ne voleva sapere di chiudere gli occhietti; sovreccitato lui, colpa anche di una scia di luci avvistata in lontananza, probabile slitta di Babbo Natale...
Il Natale arriva per tutti, anche per chi non ne vuole più sapere di aprire le porte agli ospiti o di addobbare la casa a festa e allora una mesta cena, in solitudine e poi la messa possibilmente lontano da occhi indiscreti e bocche sparlanti.
C'è chi pretende di ricostruire la festa dell'infanzia e chi non è mai soddisfatto di come procedono gli eventi, c'è chi manda auguri e piante e chi si dimentica del bene ricevuto, c'è chi attende un semplice segno di riconoscimento e chi spende tutti gli averi, c'è chi invita tanti ospiti e poi si lamenta del superlavoro e chi per non sporcare rimane in solitudine, c'è chi non ha un'occupazione e chi maledice i clienti in attesa, c'è chi scrive auguri e abbracci a chi non risponde e chi a sorpresa telefona o fa una capatina, curioso il mondo, ancor più strambi gli uomini.
A Natale si tende a un comportamento fuori dall'ordinario: per alcuni è un segno della Buona Stella, per altri un ruffiano modo di vivere, diciamo così... Molti riescono a fingere un sorriso o una gioia, quando invece vorrebbero essere altrove, non ascoltare questo o quel parente, vivere in libertà almeno il giorno festivo.
E poi ci sono le mamme, parecchie mamme, che spendono abbastanza in regali per i pargoli, per accontentarli nei giochi scelti e sull'ultimo chiedono solo pantofole nuove comode, come scrivono i figli sulla letterina: un paio di pantofole alla mamma, che vuole sempre comandare... Spiritosi loro!
Il Natale arriva per tutti, anche per chi non ne vuole più sapere di aprire le porte agli ospiti o di addobbare la casa a festa e allora una mesta cena, in solitudine e poi la messa possibilmente lontano da occhi indiscreti e bocche sparlanti.
C'è chi pretende di ricostruire la festa dell'infanzia e chi non è mai soddisfatto di come procedono gli eventi, c'è chi manda auguri e piante e chi si dimentica del bene ricevuto, c'è chi attende un semplice segno di riconoscimento e chi spende tutti gli averi, c'è chi invita tanti ospiti e poi si lamenta del superlavoro e chi per non sporcare rimane in solitudine, c'è chi non ha un'occupazione e chi maledice i clienti in attesa, c'è chi scrive auguri e abbracci a chi non risponde e chi a sorpresa telefona o fa una capatina, curioso il mondo, ancor più strambi gli uomini.
A Natale si tende a un comportamento fuori dall'ordinario: per alcuni è un segno della Buona Stella, per altri un ruffiano modo di vivere, diciamo così... Molti riescono a fingere un sorriso o una gioia, quando invece vorrebbero essere altrove, non ascoltare questo o quel parente, vivere in libertà almeno il giorno festivo.
E poi ci sono le mamme, parecchie mamme, che spendono abbastanza in regali per i pargoli, per accontentarli nei giochi scelti e sull'ultimo chiedono solo pantofole nuove comode, come scrivono i figli sulla letterina: un paio di pantofole alla mamma, che vuole sempre comandare... Spiritosi loro!
sabato 24 dicembre 2016
IN BUSTA CHIUSA
Il postino, e non Babbo Natale, mi ha portato il primo regalo per le feste 2016: una busta morbida dentro e di carta gialla fuori, che lo capisci subito cosa contiene.
Annunciato da una mail qualche giorno fa, oggi è arrivato nella mia cassetta postale un libro, non uno qualsiasi, una novità editoriale che l'autrice mi ha chiesto di visionare e recensire...
Ne sono entusiasta, non è la prima volta che mi si chiede di occuparmi di un'opera letteraria, l'ho fatto già in passato con grande interesse, ma in questa occasione affronto la lettura e l'analisi di qualcuno che non conosco, o meglio che ho conosciuto di sfuggita all'inaugurazione di una mostra ad aprile, pensate un po'...
La scrittrice mi ha sottoposto questo testo, appena posso comincerò la lettura un po' per gioco un po' per diletto, sperando che magari diventi un lavoro propriamente detto, magari; potrei anche diventare una famosa, chissà le vie del Signore sono infinite.
Intanto comincio dal basso, poi il successo arriverà insieme al lavoro, spero.
Spero inoltre che si facciano avanti altri autori, drammaturghi, scrittori, giornalisti, visto mai qualcuno mi prendesse per interessante e assennata critica letteraria, chi lo sa.
Annunciato da una mail qualche giorno fa, oggi è arrivato nella mia cassetta postale un libro, non uno qualsiasi, una novità editoriale che l'autrice mi ha chiesto di visionare e recensire...
Ne sono entusiasta, non è la prima volta che mi si chiede di occuparmi di un'opera letteraria, l'ho fatto già in passato con grande interesse, ma in questa occasione affronto la lettura e l'analisi di qualcuno che non conosco, o meglio che ho conosciuto di sfuggita all'inaugurazione di una mostra ad aprile, pensate un po'...
La scrittrice mi ha sottoposto questo testo, appena posso comincerò la lettura un po' per gioco un po' per diletto, sperando che magari diventi un lavoro propriamente detto, magari; potrei anche diventare una famosa, chissà le vie del Signore sono infinite.
Intanto comincio dal basso, poi il successo arriverà insieme al lavoro, spero.
Spero inoltre che si facciano avanti altri autori, drammaturghi, scrittori, giornalisti, visto mai qualcuno mi prendesse per interessante e assennata critica letteraria, chi lo sa.
venerdì 23 dicembre 2016
LIBERA NOS A MALO
E Natale sia, dunque manca pochissimo alla Vigilia, le mamme stanno tutte arrotando gli strumenti culinari, fuochi accesi, forni caldi; tutti gli altri in giro per regali, pensierini e ultimi ritocchi di bellezza.
Tra serio e faceto, tra genio e follia, tra sacro e profano, ecco le mie richieste a Quel Bambinello lì, a cui mi aggrappo spesso per mia debolezza, insicurezza e scarsa capacità di gioire della mia vita.
Caro Gesú Bambino,
tralascio la parte che ogni anno ti propino riguardo a dieta e lavoro, tanto già sai lì dove pecco e cosa vorrei combinare, dove vorrei arrivare e quanto desideri scrivere.
Mandami una bella scorta di pazienza e di sopportazione di prima categoria, mi raccomando, per tollerare tutti, ma soprattutto spediscila ai miei cari, quelli che più assorbono me e le mie uscite matte e sgangherate. Riduci i miei attacchi d'ira funesta, come quella di Achille, aumenta i momenti di mutismo, rassegnazione e filosofia di vita, camperò meglio e più a lungo.
Non privarmi degli amici cari che ho, pochi ma buoni, ottimi direi, fa' che mi accettino, mi sostengano, mi incoraggino proprio come hanno fatto fino ad oggi.
Allontana da me furbetti e approfittatori, lascia nel buio vanitose e rifatte; che sia circondata da persone sincere, che mi rivelino in faccia i loro più profondi pensieri, anche poco carini, anche duri, ma comunque leali, con franchezza e spontaneità: meglio uno schiaffo schietto che dieci sorrisi falsi.
Fammi conoscere persone, tante altre persone intelligenti, simpatiche, atletiche, studiose, ma anche qualcuno di importante non guasterebbe, magari si accorge del mio talento nascosto, molto nascosto...
Ultimo, ma non per importanza, raddoppia il mio amore per la mia famiglia, che riesca a trasmettere loro tutto quello che sento e provo ogni mattino al risveglio e ogni sera, nel momento della "buona notte", ma ti prego calma la loro energia, la loro vivacità e l'esuberanza...
Per tutto il resto, cerca di fare del tuo meglio, quando hai tempo naturalmente
Ale
Tra serio e faceto, tra genio e follia, tra sacro e profano, ecco le mie richieste a Quel Bambinello lì, a cui mi aggrappo spesso per mia debolezza, insicurezza e scarsa capacità di gioire della mia vita.
Caro Gesú Bambino,
tralascio la parte che ogni anno ti propino riguardo a dieta e lavoro, tanto già sai lì dove pecco e cosa vorrei combinare, dove vorrei arrivare e quanto desideri scrivere.
Mandami una bella scorta di pazienza e di sopportazione di prima categoria, mi raccomando, per tollerare tutti, ma soprattutto spediscila ai miei cari, quelli che più assorbono me e le mie uscite matte e sgangherate. Riduci i miei attacchi d'ira funesta, come quella di Achille, aumenta i momenti di mutismo, rassegnazione e filosofia di vita, camperò meglio e più a lungo.
Non privarmi degli amici cari che ho, pochi ma buoni, ottimi direi, fa' che mi accettino, mi sostengano, mi incoraggino proprio come hanno fatto fino ad oggi.
Allontana da me furbetti e approfittatori, lascia nel buio vanitose e rifatte; che sia circondata da persone sincere, che mi rivelino in faccia i loro più profondi pensieri, anche poco carini, anche duri, ma comunque leali, con franchezza e spontaneità: meglio uno schiaffo schietto che dieci sorrisi falsi.
Fammi conoscere persone, tante altre persone intelligenti, simpatiche, atletiche, studiose, ma anche qualcuno di importante non guasterebbe, magari si accorge del mio talento nascosto, molto nascosto...
Ultimo, ma non per importanza, raddoppia il mio amore per la mia famiglia, che riesca a trasmettere loro tutto quello che sento e provo ogni mattino al risveglio e ogni sera, nel momento della "buona notte", ma ti prego calma la loro energia, la loro vivacità e l'esuberanza...
Per tutto il resto, cerca di fare del tuo meglio, quando hai tempo naturalmente
Ale
giovedì 22 dicembre 2016
A NATALE, E' ARTE
Pomeriggio appena trascorso, scrivo di getto, mi piace.
Incontro a Palazzo Chigi: abbiamo ascoltato il maestro Luigi Fondi spiegare l'arte contemporanea in mostra, la sua e quella di altri quattro colleghi, tra cui Tito Amodei, padre Tito.
Su due piani, ci si passa attraverso, le opere riempono, è proprio il caso di dirlo, lo spazio espositivo, quadri e sculture di ogni dimensione e materiale dai soggetti sacri a quelli profani, dalla cronaca al sogno. Certo, l'arte è... e non può non essere, mi viene da concludere parafrasando Parmenide, l'arte non si spiega, la ami o la respingi, punto.
In questa esposizione, a mio modestissimo parere, ci sono ottimi spunti, che ognuno deve cogliere secondo il proprio sentire, ma in particolare la presenza dell'arte come coscienza dell'umano: il divino umanizzato, l'uomo al patibolo, la donna/preda, il tradimento e la tensione al successo, ad esempio.
Al primo piano, il corridoio a destra è regno della collezione Ranucci, Lucio pittore originario del paesello, ben ventiquattro quadri in mostra permanente: grazie a Luigi li ho guardati con occhi diversi, sarà che ne parla in modo coinvolgente, sente Ranucci molto affine al suo fare artistico, al suo mondo politico.
E poi il maestro si è lasciato andare ad un elogio nei miei confronti, cosa più unica che rara, indicandomi varie strade di studio e approfondimento, si può fare...
Incontro a Palazzo Chigi: abbiamo ascoltato il maestro Luigi Fondi spiegare l'arte contemporanea in mostra, la sua e quella di altri quattro colleghi, tra cui Tito Amodei, padre Tito.
Su due piani, ci si passa attraverso, le opere riempono, è proprio il caso di dirlo, lo spazio espositivo, quadri e sculture di ogni dimensione e materiale dai soggetti sacri a quelli profani, dalla cronaca al sogno. Certo, l'arte è... e non può non essere, mi viene da concludere parafrasando Parmenide, l'arte non si spiega, la ami o la respingi, punto.
In questa esposizione, a mio modestissimo parere, ci sono ottimi spunti, che ognuno deve cogliere secondo il proprio sentire, ma in particolare la presenza dell'arte come coscienza dell'umano: il divino umanizzato, l'uomo al patibolo, la donna/preda, il tradimento e la tensione al successo, ad esempio.
Al primo piano, il corridoio a destra è regno della collezione Ranucci, Lucio pittore originario del paesello, ben ventiquattro quadri in mostra permanente: grazie a Luigi li ho guardati con occhi diversi, sarà che ne parla in modo coinvolgente, sente Ranucci molto affine al suo fare artistico, al suo mondo politico.
E poi il maestro si è lasciato andare ad un elogio nei miei confronti, cosa più unica che rara, indicandomi varie strade di studio e approfondimento, si può fare...
NONCHIAMATELOBLOG
Al momento le mie manie di grandezza sfiorano il soffitto, non avendo un lavoro propriamente detto, la mia unica ragione di vita intellettuale é il blog che avete la fortuna di poter consultare, trovando ogni giorno spunti interessanti, notizie favolose e impegni culturali.
Ecco allora che corre in aiuto la mia amica Susanna, esperta del mondo giapponese, della cultura e della vita del Paese del Sol Levante, definendo i miei articoli scritti in libertà come uno zibaldone - in giapponese zuihitsu - un insieme di note, frasi, momenti di vita importanti per chi scrive, spero anche per chi legge.
Eccomi allora ad attirare la vostra attenzione su due, dico due, importanti appuntamenti del paesello, fatto che sotto Natale non é proprio scontato, perché ci si lascia andare, si é fortemente impegnati, ci si dedica a tanti passatempi trascurati in parte dell'anno:
Ecco allora che corre in aiuto la mia amica Susanna, esperta del mondo giapponese, della cultura e della vita del Paese del Sol Levante, definendo i miei articoli scritti in libertà come uno zibaldone - in giapponese zuihitsu - un insieme di note, frasi, momenti di vita importanti per chi scrive, spero anche per chi legge.
Eccomi allora ad attirare la vostra attenzione su due, dico due, importanti appuntamenti del paesello, fatto che sotto Natale non é proprio scontato, perché ci si lascia andare, si é fortemente impegnati, ci si dedica a tanti passatempi trascurati in parte dell'anno:
- giovedì 22 dicembre, visita guidata a Palazzo Chigi - Albani, appuntamento all'ingresso della mostra in corso ore 16:30
- Lunedì 26 dicembre, S. Stefano tentiamo di rimetterci in forma, senza prendere in giro nessuno e con intento benefico, con un bell'allenamento su circuito cittadino in gruppo, a valanga o a gregge se preferite, l'importante é non perdere l'occasione.
Posso allora chiudere questo articolo, sicura di avere stuzzicato la vostra fame culturale e la vostra sete sportiva, due ragioni di vita che covano nell'inconscio. Per l'appuntamento sportivo, non garantisco la miglior prestazione, sono fuori allenamento, ma di parecchio; parteciperò solo per poi scrivere IO C'ERO!
https://www.facebook.com/events/730058397144754/
https://www.facebook.com/events/730058397144754/
mercoledì 21 dicembre 2016
TRA RECITE, CANTI E SAGGI
Impegnativa l'ultima settimana prima delle vacanze per genitori, nonni e parenti tutti, che imperterriti e cellulare-muniti corrono da un punto all'altro del paesello all'ascolto di canti natalizi, suonate di flauto e declamazioni di poesie, però ce n'è per tutti i gusti, anche da nobel!
Cosa non si fa per i pargoli che allungano il collo solo per cercarci tra il pubblico, sistemano cappellini, cerchietti e magliette varie per essere più belli e venire bene in foto, sdentati loro: si dondola, si ondeggia, ci si abbraccia e si lanciano baci, a ritmo di musica, vicino all'asta del microfono. Tutto bene, bimbi felici, parenti commossi, insegnanti sollevati dalla prova superata, che sia in aula magna o in duomo, attori consumati e sorridenti.
Quest'anno anche la scuola media ha organizzato una manifestazione per ricordarci la solidarietà e l'assoluto bisogno di aprirsi al prossimo: flauti alla mano per tutti, ma anche strumenti vari in base alle capacità dei singoli, dalla tromba alla pianola, dalla classica a il leone addormentato...
Sono una madre piuttosto severa, ma non c'è niente da fare, a queste manifestazioni mi commuovo sempre, brividi.
Però è mio dovere scrivere qualche riflessione, qualche appunto, altrimenti dove sta la serietà critica?
Vero spirito natalizio in chiesa, nessun dubbio, anche nel caos e nella confusione creata dagli adulti!
Ottima capacità mnemonica dei piccoli che sfuma con il passaggio alle medie, dove nessuno studente/presentatore ha evitato il foglio di lettura; piccoli e vivaci, grandi e vergognosi, sempre più; grande competenza musicale degli studenti delle medie e mi spiace ricordare che un tempo avevamo anche la sezione musicale, corso che si è perso impoverendo ulteriormente il POF dell'Istituto.
Unica grande pecca: é cosa buona e giusta invitare i genitori al saggio fornendo una scaletta degli interventi delle varie classi, per non ritrovarsi tutti nello stesso momento sul posto e attendere per magari un'ora l'esibizione del proprio pargolo, é una questione di organizzazione familiare e logistica, senza complicarsi troppo la vita anche a Natale.
Cosa non si fa per i pargoli che allungano il collo solo per cercarci tra il pubblico, sistemano cappellini, cerchietti e magliette varie per essere più belli e venire bene in foto, sdentati loro: si dondola, si ondeggia, ci si abbraccia e si lanciano baci, a ritmo di musica, vicino all'asta del microfono. Tutto bene, bimbi felici, parenti commossi, insegnanti sollevati dalla prova superata, che sia in aula magna o in duomo, attori consumati e sorridenti.
Quest'anno anche la scuola media ha organizzato una manifestazione per ricordarci la solidarietà e l'assoluto bisogno di aprirsi al prossimo: flauti alla mano per tutti, ma anche strumenti vari in base alle capacità dei singoli, dalla tromba alla pianola, dalla classica a il leone addormentato...
Sono una madre piuttosto severa, ma non c'è niente da fare, a queste manifestazioni mi commuovo sempre, brividi.
Però è mio dovere scrivere qualche riflessione, qualche appunto, altrimenti dove sta la serietà critica?
Vero spirito natalizio in chiesa, nessun dubbio, anche nel caos e nella confusione creata dagli adulti!
Ottima capacità mnemonica dei piccoli che sfuma con il passaggio alle medie, dove nessuno studente/presentatore ha evitato il foglio di lettura; piccoli e vivaci, grandi e vergognosi, sempre più; grande competenza musicale degli studenti delle medie e mi spiace ricordare che un tempo avevamo anche la sezione musicale, corso che si è perso impoverendo ulteriormente il POF dell'Istituto.
Unica grande pecca: é cosa buona e giusta invitare i genitori al saggio fornendo una scaletta degli interventi delle varie classi, per non ritrovarsi tutti nello stesso momento sul posto e attendere per magari un'ora l'esibizione del proprio pargolo, é una questione di organizzazione familiare e logistica, senza complicarsi troppo la vita anche a Natale.
CON I PIEDI DI PIOMBO
A Natale siamo tutti più buoni, a Natale puoi fare tutto quello che non puoi fare mai...
Siamo d'accordo, ci sono verità sacrosante che nessuno può smentire: durante il periodo natalizio tendiamo a comportarci in modo diverso, più altruista e morbido, tutti un po' benefattori, ottimo.
La solidarietà è un bene prezioso che andrebbe coltivato tutto l'anno, ma si fa fatica, accontentiamoci di questi giorni di fine anno.
Bisogna però stare attenti, fai del bene e scordalo, fai del male e pensaci diceva un vecchio proverbio; a mio modestissimo e irrilevante parere, nel momento di stendere la mano verso l'altro è cosa buona e giusta essere discreti, silenziosi, in ombra quasi. Il bene sta nell'aiutare senza aspettarsi riconoscenza, nell'alleviare la sofferenza senza far pesare il gesto né tanto meno farsi pubblicità.
Se poi ci sono di mezzo i minori, allora il buio e l'anonimato sono obbligatori: non mi piace aprire la pagina principale social e trovare bimbi indifesi al centro della scena adulta generosa, riconoscibili, piccoli tesori loro.
Che gli adulti si compiacciano del loro impegno, del lavoro profuso e del risultato giustissimo, che si debba visualizzare il minore no, nel modo più assoluto.
Così sta scritto.
Siamo d'accordo, ci sono verità sacrosante che nessuno può smentire: durante il periodo natalizio tendiamo a comportarci in modo diverso, più altruista e morbido, tutti un po' benefattori, ottimo.
La solidarietà è un bene prezioso che andrebbe coltivato tutto l'anno, ma si fa fatica, accontentiamoci di questi giorni di fine anno.
Bisogna però stare attenti, fai del bene e scordalo, fai del male e pensaci diceva un vecchio proverbio; a mio modestissimo e irrilevante parere, nel momento di stendere la mano verso l'altro è cosa buona e giusta essere discreti, silenziosi, in ombra quasi. Il bene sta nell'aiutare senza aspettarsi riconoscenza, nell'alleviare la sofferenza senza far pesare il gesto né tanto meno farsi pubblicità.
Se poi ci sono di mezzo i minori, allora il buio e l'anonimato sono obbligatori: non mi piace aprire la pagina principale social e trovare bimbi indifesi al centro della scena adulta generosa, riconoscibili, piccoli tesori loro.
Che gli adulti si compiacciano del loro impegno, del lavoro profuso e del risultato giustissimo, che si debba visualizzare il minore no, nel modo più assoluto.
Così sta scritto.
martedì 20 dicembre 2016
LA FINE, VERAMENTE...
E allora eccomi a raccontare l'ultimo giorno da professoressa di lettere, come da contratto.
Intanto in 2^ mi hanno fatto trovare un pacco-dono buono, e quando dico buono è in senso letterale, dato che Priscila ha preparato crocchette e paninetti morbidi, un sacchetto di dolcetti e tanto altro...
Poi in 3^ l'unica visione che non avrei mai voluto avere: la prof di ruolo in carne ed ossa, capello bianco, occhiale trasparente, calze fumé, gonna lunga e comode scarpe da ginnastica, temevo si fermasse ad ascoltarmi, invece si è solo informata sul programma svolto. Avete presente quando si spera fino in fondo nel miracolo, un segno del destino, un ultimo ripensamento, beh avevo previsto anche gli scongiuri, invece... Così sono proprio sicura di dover lasciare ogni speranza di rientrare...
Poi in 5^ una veloce interrogazione di storia e un piccolo ricco buffet organizzato dalla prof di matematica con manicaretti artigianali anche degli studenti, bravi! Per finire chiacchierata/correzione dei compiti in classe in 4^ e fine della storia, con qualche lacrimuccia.
Ho appena aggiornato il registro elettronico, ho assegnato gli ultimi voti, alcuni anche negativi e ho risposto ad un bel messaggio social di una delle alunne migliori.
Ora l'avventura è veramente finita, peccato!
Intanto in 2^ mi hanno fatto trovare un pacco-dono buono, e quando dico buono è in senso letterale, dato che Priscila ha preparato crocchette e paninetti morbidi, un sacchetto di dolcetti e tanto altro...
Poi in 3^ l'unica visione che non avrei mai voluto avere: la prof di ruolo in carne ed ossa, capello bianco, occhiale trasparente, calze fumé, gonna lunga e comode scarpe da ginnastica, temevo si fermasse ad ascoltarmi, invece si è solo informata sul programma svolto. Avete presente quando si spera fino in fondo nel miracolo, un segno del destino, un ultimo ripensamento, beh avevo previsto anche gli scongiuri, invece... Così sono proprio sicura di dover lasciare ogni speranza di rientrare...
Poi in 5^ una veloce interrogazione di storia e un piccolo ricco buffet organizzato dalla prof di matematica con manicaretti artigianali anche degli studenti, bravi! Per finire chiacchierata/correzione dei compiti in classe in 4^ e fine della storia, con qualche lacrimuccia.
Ho appena aggiornato il registro elettronico, ho assegnato gli ultimi voti, alcuni anche negativi e ho risposto ad un bel messaggio social di una delle alunne migliori.
Ora l'avventura è veramente finita, peccato!
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