E niente questa sera mi sento ancora filosofica, mi dovete accettare per quella che sono, prendere, leggere o lasciare e cliccare altrove.
Niente nasce o accade per puro caso, l'uomo riesce a costruire intorno a sé la realtà che vuole e che desidera...
Beati coloro che si sentono appagati, riescono a organizzare le loro giornate come vogliono, godono di una corte intorno che li vizia e li segue.
Certi giorni mi sento sfiancata prima ancora di arrivare all'ora di pranzo, certi altri mi sento forte come Ercole pronto ad affrontare le dodici fatiche.
Quando mi guadagno una lode, sono felice come una bambina con il suo nuovo giocattolo; quando invece mi snobbano ci rimango male come quella bambina a cui hanno sottratto il giocattolo.
Altri giorni ancora mi sento ridicola e fuori campo, come quelle pupe viziate che non si accontentano mai dei loro balocchi e piangono e gridano davanti alla vetrina illuminata del negozio e tu le guardi e pensi ai tanti marmocchi senza neanche una camiciola.
Mia madre liquida tutti gli esempi con un semplice "questo é l'umano", altro che filosofia. Ma non mi arrendo, continuo ad indagare il pensiero, mai stanca di ascoltare le confessioni di chi è stressato e fuori forma, mi assilla con le sue mille incombenze, facendomi credere nel suo buio assoluto e poi lo ritrovo in giro scodinzolando dietro all'amico, senza invitarmi per un caffè.
Siamo quel che mangiamo: sto a dieta gran parte della settimana, poi arriva la fine e mi attracco a tutto il possibile; chissà chi io sia, la fame e l'astensione o la quantità e la gioia infinita?
In compenso sto cercando di farmi scivolare addosso problematiche, impegni, promesse non mantenute e tutto ciò che di negativo opprime la mia esistenza, ma come si fa a superare il tutto se chi ti accusa di essere pessimista poi è pura causa scatenante del tuo pessimismo?
E poi continuo a chiedermi chi me lo fa fare a rimanere in piedi fino a notte fonda, anzi seduta alla sedia al tavolo della cucina a digitare stupidaggini sul portatile, quando ho un pacco di compiti "da brividi" da correggere, panni in attesa di essere riposti, una casa da tirare a lucido e un lettone in cui coccolarmi?
Ci deve essere qualcosa di sbagliato in me, povera derelitta sognatrice di un mondo migliore.
Il mondo è dei sognatori... e con i sogni si costruisce.
RispondiEliminaBaci
E se i sogni poi ci schiacciano? Magari son troppo grandi da sopportare...
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