domenica 22 settembre 2024

QUELLE SPLENDIDE LICEALI

  Cinque, Cinzia da Ischia Martina da Ronciglione Donatella da Graffignano Michela da Bolsena e la sottoscritta frequentanti il glorioso Buratti di Viterbo nel quinquennio 1989/1994. Esattamente a trent'anni dal diploma abbiamo cercato di riunire la classe per festeggiare un traguardo importante senza falsi sorrisi o improbabili complimenti di circostanza.

 Punto di ritrovo Viterbo, ognuna dall'attuale situazione familiare è arrivata carica di emozione: più o meno i rapporti sono rimasti, nel tempo ci siamo riviste o cercate o invitate. Michela invece è stata proprio un salto indietro, ma senza barriera temporale: uguale, solo che adesso è lei che insegna latino ed Italo al liceo.

 Chi ha continuato la strada classica dunque, chi ha affiancato il padre nell'impresa familiare, chi ha sconvolto sempre i piani prestabiliti e chi viaggia pendolare per un lavoro che adora: eccole lì le mie compagne di classe.

 Sono un'inguaribile romantica in questo, i legami non si sciolgono e possibilmente si rinforzano: non nostalgica ma empatica e solidale.

 Prima Cinzia ci ha offerto un aperitivo di bollicine arancione non alcolico, giusto per accompagnare sfizi salati, poi un pranzo senza pretese stellari e prenotazione, poi il caffè da parte di Martina, all'altro capo della salita.

 Passiamo in rassegna tutti i compagni e i professori, ci aggiorniamo sullo stato di famiglia, parliamo di feste paesane e possibili altri incontri: i figli sono la prima grande preoccupazione, che siano infanti o adolescenti, poco cambia, poi i compagni di vita e i genitori ormai anziani. E pure qualche pettegolezzo ci sta...

 Trent'anni dalla terza liceo, dalla matematica che "non sarà mai il mio mestiere", dal professore di Storia più bravo, dalla compagna non ammessa agli esami, dai racconti delle prime volte...

 Rivedersi ha un sapore speciale.


martedì 10 settembre 2024

ULTIMO DELLA DECADE

  Salve, mi chiamo Alessandra e oggi ho compiuto quarantanove anni, ultimo anno con la quarta decina, ommammamia!

 Insegno lettere, leggo con grande passione, non pratico sport, mi dedico al volontariato nei ritagli di tempo che mi concedono lavoro e famiglia.

 Non sono soddisfatta del mio aspetto fisico, pure il carattere sta messo maluccio, punto tutto sull'intelligenza, con evidenti mancanze; mi affeziono alle persone che incontro lungo il mio percorso e qualche volta ne rimango delusa.

 Mi rimane difficile accettare certi comportamenti, specie se penso a come avrei reagito o organizzato io al loro posto; ammiro molte donne mie coetanee e non, mi piacciono immensamente quelle spigliate viaggiatrici tecnologiche.

 Ho realizzato sogni importanti: pargoli, un lavoro che amo, un libello autopubblicato, tanti però sono ancora nel cassetto da pianificare materializzare concretizzare. Mancano i soldi, il tempo, le energie pure...

 Ho quell'età, ma pure delle scappate infantili a tratti adolescenziali, in fatto di cugine amicizie e cucina poi sono inguaribile.

 Da grande sarò una grande scrittrice, che trascorrerà la maggior parte del tempo in una libreria indipendente comoda spaziosa di legno colorata, con pasticcini e tazze di prelibatezze a disposizione dei piccoli e grandi lettori.

 Intanto sono a disposizione dei ragazzi tra gli undici e i quattordici anni di Faleria, sede distaccata del XXV APRILE di Civita Castellana... e mi diverto parecchio...

 PROSIT 



domenica 8 settembre 2024

SOTTO IL SEGNO DELLA FESTA, Di CLASSE

  È un rito, un appuntamento ormai fisso, un'occasione per mostrarsi alla popolazione, una sagra ghiotta da sfruttare per raccogliere fondi per la festa padronale. 

 Sto parlando degli strozzapreti, la pasta fresca a base di farina e acqua che accompagna il percorso della Classe come Comitato festeggiamenti. 

 Quest'anno tocca alla Classe 84 e noi del Settantacinque ci siamo riuniti per la serata: parco delle Paperelle zona Papacqua, il fresco la musica la buona compagnia e il primo piatto, appunto. 

 Intanto il gruppo variegato di annate e parenti stretti, poi in un altro tavolo Mariangela con un altro gruppo, Stefano che è passato per un saluto, Cristian che è stato arruolato ad aiutare in qualità di marito di Romina di Classe.

 Fila corposa ma scorrevole, vassoio bianco in mano per il coperto e poi si scivola attraverso bruschette, ghiottonerie di ragù, carne grigliata e verdure di accompagnamento. Per finire con bibite varie e arrivare in cassa: percorso breve ma tortuoso davanti alla bontà, ci si siede insieme. 

 È bello ritrovarsi ogni tanto, seduti a chiacchierare di famiglia e lavoro, con qualche buona idea per onorare il 2025 quando spegneremo cinquanta candeline: abbiamo festeggiato insieme i quaranta e abbiamo tutta l'intenzione di non perderci per i cinquanta, che sia una gita, una cena, un pranzo o tutto insieme!

 E quando tutti sono stati serviti e accontentati allora si estraggono numeri su foglietti colorati con premi offerti dagli esercizi commerciali del Paesello: ha vinto pure Cinzia del Cinema un premio, che serata fortunata!

 Piacevole l'aria di inizio settembre, ottima la compagnia dei miei coetanei e dei "fuori quota" accompagnatori; condividere ancora le impressioni le canzoni la speranza di vincita questo è il massimo.

 Bene il lavoro della Classe 84 a cui vanno i nostri complimenti, ci saranno altri appuntamenti da condividere e vivere, nel nostro piccolo supporteremo le iniziative perché siamo consapevoli degli sforzi per raggiungere maggio finale.

 E poi un'idea, così, da tenere in mente e sviluppare: perché non ritrovarci programmare concretizzare una serata/festa il prossimo anno con chi compirà gli anni tondi? Quindi noi del '75, i prossimi dell'85, il '65 e così via... che ne dite gente?



sabato 7 settembre 2024

RITROVARSI UNA SERA A CENA...

  La scuola, si sa, è una grande famiglia dalle lunghe braccia forti, che accoglie e lascia andare a seconda delle esigenze e dei tempi di ognuno, per nuove esperienze e preziosi percorsi. 

 I colleghi nel corso degli anni si cambiano e si sommano, si articolano e si rinnovano, a seconda dell'algoritmo certo, fanno dei giri immensi e poi ritornano.

 Ogni anno organizziamo un incontro, un ritrovo, un raduno, un evento, un'occasione per rivederci noi che abbiamo gravitato intorno alla Salvo di Faleria, che abbiamo insegnato in quel plesso ai confini della Provincia viterbese, che abbiamo imparato a collaborare e a trovare ogni soluzione.

 E questa sera ci siamo ritrovate in sei al tavolo rettangolare alle fronde degli ulivi e, neanche a farlo apposta, a poche ore dai primi elenchi GPS. 

 Di ruolo, fuori regione, precarie, TFA: ci sosteniamo, ci confidiamo, raccontiamo di mariti, figli, colleghi, nipoti pelosi, progetti di vita come l'acquisto di una casa.

 Nonostante la dieta, il "frittino" ci piace e il "panzarotto" chiama, la bionda fredda e un prosecco d'accompagnamento, però attenzione alle intolleranze.

 Figli, futuro prossimo di corsi e aggiornamenti, tirocinio e colleghi in comune, i progetti europei e i viaggi di istruzione: gli argomenti su cui confrontarci sono tanti. 

 Chiacchieriamo fino a quando non decidiamo di scattare una foto ricordo; non dovrebbe essere complicato, eppure... per fortuna che ci si impegna Chiara!

 Bello, di evasione ma non troppo, per ricordare come abbiamo cominciato e con chi abbiamo percorso un tratto di strada lavorativa.

 Quando avremo più esperienza e meno distrazioni, apriremo una scuola tutta nostra. Dice convinta Eleonora.

 Eleonora, Chiara, Monica, Emanuela e Sara: grazie per aver trovato il tempo e averlo condiviso. Vale doppio.