martedì 27 agosto 2024

E POI GRATTERI IN PIAZZA

  Nicola Gratteri presenta il suo ultimo libro, seduto su una morbida poltrona beige, sembra uno qualunque, vestito in modo ordinario in maniche di camicia. A ricordarci che si tratta invece di un Uomo di Stato che vive sottoscorta con la sua famiglia ci sono uomini dell'ordine di ogni divisa sparsi e anche appostati sui tetti dei palazzi che circondanola piazza centrale del Paesello mio.

 Una risposta di pubblico meravigliosa, le prime tre file di sedie sono riservate, la prima per i ragazzi, gli studenti affiancati da Dirigente e professoressa, giusto.

 L'evento comincia con una precisione oraria che quasi destabilizza, senza fronzoli, poche parole delle autorità e si arriva veloci al nocciolo della questione: indagini intercettazioni pedinamenti e stallo italico. Le nostre Procure soffrono arrancano mentre la criminalità viaggia a velocità sostenuta e attrezzata, siamo fanalino di coda europeo.

 Gratteri parla pacato, spiega in parole povere alla portata dei non addetti ai lavori quanto stanno portando avanti in Italia e in Europa, ma i fronti sono tanti a cominciare dall'Albania, spiega i sequestri di beni mobili, l'uso dei bit coin, la nuova droga americana e tanto altro marcio mondiale.

 Ho atteso in fila ordinata per far firmare la mia copia del libro, assieme a tante altre persone, degno finale di una serata importante.


domenica 25 agosto 2024

FAI CIÒ CHE AMI

  Mancano pochi giorni al mio compleanno, ultimo anno della decade e poi la svolta.

 Ci penso spesso e intensamente al traguardo, alla maturità, alla posizione alta di esperienza e credo proprio di aver raggiunto quel particolare stato di... che mi permetta di parlare senza essere interrotta, esprimere un giudizio serio e non avventato, scrivere con gusto e sensibilità e, soprattutto, diventare una scrittrice famosa, una da interpellare, convocare nei convegni e nelle tavole rotonde, una che scrive pezzi coraggiosi e profondi sui giornali. 

 Invece non è così. No.

 Mi rendo conto passo dopo passo che non posso scrivere quanto realmente sento di un'opera teatrale, di uno spettacolo pubblico, di un comportamento che ritengo scorretto, di un rapporto che si sta incrinando, di un'eleganza sparita, di un'onestà dimenticata, di una persona che ha promesso e mai mantenuto.

 Viviamo in comunità, sotto lo stesso cielo, frequentando stessi posti e luoghi pubblici, teniamo famiglia e i figli non devono pagare le colpe dei genitori, la sincerità non sempre viene premiata, bisogna anche glissare, perdonare, sorvolare, fingere di non aver visto ascoltato letto. 

 Quindi ancora non posso affermare quanto sono rimasta male quel giorno ad ascoltare il messaggio vocale in cui mi si rifiutava l'aiuto chiesto a cuore aperto; quanto ho pianto per essere stata esclusa; quanto ho riflettuto sulla frase che mi è stata recapitata per sbaglio e poi quella persona ha messo una pezza peggiore del foro; quanto ho atteso un invito mai arrivato; quanto mi sono sentita fuori luogo ad ascoltare certe battute meschine e sentenze banali.

 Posso però diventare una persona migliore, ho molta strada da percorrere; posso eclissarmi, in disparte, cercare di sparire dalla vista di alcuni; posso attendere di essere cercata io una buona volta; posso imparare un mestiere; posso immedesimarmi nei libri che leggo e fuggire la quotidianità.

 Potrei anche smettere di scrivere. 

venerdì 23 agosto 2024

HO FALLITO ALLORA!

 Felicità, molto ho già scritto su questo sentimento, sullo stato d'animo particolarmente sovraccarico ed emozionato.
 Uno dei temi più dibattuti e affrontati i  letteratura assieme al suo contrario, infelicità malessere disagio apatia ignavia grigiore.

 Sto leggendo parecchio in questi giorni e inevitabilmente sono stata travolta da tante emozioni e conseguenti riflessioni. 

 Siamo felici oggi, esiste la felicità?

 Salire sulla bilancia e trovare una diminuzione di peso, euforia. 
 Controlli e analisi varie con buoni risultati, gioia infinita.
 Riposo meritato dopo un lavoro impegnativo,  appagamento.
 Famiglia sotto controllo senza troppe liti e diverbi e discussioni dibattiti rinfacciamenti.
 C'è da stare sereni, almeno.

 Eppure.
 Riesco a rovinarmi la giornata, non so voi, ma io riesco benissimo a trovare qualcosa per cui lamentarmi compiangermi struggermi lesionarmi spegnermi.

 Perché non mi basto, perché aspetto dagli altri qualcosa che possa realizzare la mia felicità o almeno lo stare bene?

 È sicuramente vero che dall'esterno l'esistenza altrui risulta ottimale incontro di situazioni piacevoli e risultati positivi. C'è come un'aura di perfezione nelle vite altrui, mentre sul mio personale status ho selezionato tanti rimproveri, pecche, mancanze, inadeguatezze. 

 Sono sbagliata, altrimenti non si spiega.