lunedì 3 novembre 2025

CHE COS'È UN RAGAZZO? E UNA RAGAZZA?

  Laboratorio di scrittura creativa, con le terze a schiere riunite, un bel numero diviso in tre gruppi di lavoro: due a uno per i maschi.

 Leggiamo prima ad alta voce due albi illustrati di Beatrice Alemagna, poi lavorano essi sul testo: definire che cos'è un ragazzo - per i maschi, e una ragazza - per le femmine.

 Questo, aggiustato, l'elaborato che ne è uscito fuori, di cui nonostante sofferenze patimenti ed urla sono soddisfatta: a voi il piacere di leggere ed esprimere un parere.


Un ragazzo è un maschio troppo grande per essere definito bambino, ma troppo piccolo per essere un uomo. Un ragazzo va dagli undici ai diciannove anni, un essere umano non di sesso femminile.

Un ragazzo crede di possedere tutte le ragioni, di essere più forte delle ragazze. Il ragazzo è sempre affamato e cerca di saziarsi svuotando il frigorifero.

Un ragazzo è spesso puzzolente, specie dopo l’ora di ginnastica, si comporta da stupido e spesso lo vedi scontento, sta in fissa con lo sport e con i suoi interessi personali. Cura la sua forma fisica quando è malato di allenamento.

Un ragazzo si esprime con semplicità, ha un forte ego e cerca sempre di farsi notare; lavora instancabilmente e riesce a tirarsi fuori dalle situazioni complicate.

Un ragazzo ha idee grandi e coltiva grandi sogni, ma sta sempre a corto di soldi e allora ricorre alle mance dei nonni.


Una ragazza è pronta ad offrire sempre tanti consigli utili alle amiche, perché è paranoica, cerca di essere perfetta nel truccarsi, nel vestirsi e nel cospargersi di profumo.

Una ragazza appare fragile, a volte permalosa, ma può praticare anche sport e giochi maschili. E per questo viene giudicata.

Ogni ragazza ha un carattere difficile, c’è chi è introversa e chi è estroversa, ma nessuna rinuncerà mai ad un invito in gelateria.

Classi 3A e 3B della Salvo D'Acquisto di Faleria.






giovedì 30 ottobre 2025

SPIRITI GIOVANI IMPOVERITI

  Discussione in sala professori: ho una vecchia chitarra da piazzare, regalare, donare, vendere e farci qualche spiccio da spendere in libreria per altri volumi per la biblioteca scolastica.

 Il collega di sostegno/musica mi appoggia e incoraggia, ma certo è dura - afferma - perché i ragazzi oggi non suonano più. Come non suonano più? Casco dal pero, mi capita spesso. E già, continua, come non leggono così non suonano e non dipingono.

 Riflessione: un tempo il massimo dell'altezza intellettuale era la conoscenza delle arti liberali, la completezza dell'uomo stava nella musica nella poesia e nell'oratoria. Arti del trivio e del quadrivio, si indicavano.

Oggi?

 Abbiamo impoverito i nostri pargoli, spingendoli verso un rettangolo digitale che assorbe le loro energie vitali sul divano domestico? Al massimo uno sport in cui i genitori si accaniscono nella spasmodica ricerca del talento. Niente più cavalletto pennelli diapason e tempo lento?

 Corso di teatro gratuito nel Paese in cui insegno, andato a vuoto il primo incontro, non si è presentato nessuno e dire che la recitazione è quanto di più completo e ricco per esprimersi ed ascoltare gli altri, mettersi nei loro panni.

 Effettivamente la lettura pesa, costringe a riflessione e concentrazione che costa fatica, molti si liberano da tanto impegno, meglio visualizzare e scrollare per sciogliere la tensione. Lo sforzo di organizzare una biblioteca scolastica gratuita fruibile fornita non sta dando buoni frutti, mi sento un mezzo fallimento.

Artisti, abbiamo bisogno di artisti, creativi geniali particolari unici irripetibili disperati poveri ma veri e talentuosi. Non accontentiamoci del cotto e mangiato, del contenuto preparato da altri appositamente per creare dipendenza, distogliamo i nostri giovani dai pericoli del qualunquismo, del trito, del consumismo e dell'apparire.

 Io ci provo, i miei colleghi ci provano, la Scuola ci prova. I risultati non sempre riflettono la tigna.

martedì 28 ottobre 2025

IL COLLEGIO È SOVRANO

 Argomenti forti oggi in scaletta, siamo al collegio di fine ottobre e si tirano somme parziali e si progettano idee.
 Il Capo tiene il microfono in mano sin dal primo momento, dall'approvazione della seduta precedente agli ultimi progetti ginnici, stiamo allevando piccoli campioni.
 Si presentano i progetti, si accettano corsi di formazione, si cercano tutor ed esperti, le ore non bastano mai. E poi ancora le uscite sul territorio, le gite lunghe o viaggi di istruzione che dir si voglia, la continuità, siamo una grande famiglia.
 Inglese è una specialità di Istituto, dal corso Cambridge della Calabretta alle incursioni primarie della Fornicoli: organizziamo una ventina di ore di approccio al grado superiore, alle metodologie, alla perfidia dei professori, no non è vero siamo dolcissime. Parola di Maria.
 Ma siamo a Civita e non si può non parlare del Carnevale, che quest'anno è abbinato alla scrittura creativa nella realizzazione di maschere, con incroci trasversali. Il Capo è visibilmente soddisfatto per l'adesione al corso sulla gestione della classe, per la riunione in Comune con esito positivo, ma soprattutto quando è la volta dell'argomento valutazione. C'è una commissione al lavoro capitanata della maestra Vignolini, ci sono punti da proiettare di maxi schermo, procediamo!
 Chi opera nella scuola ha pieno diritto di discutere di scuola, voti, giudizio, gruppo, metodi e strategie; tutti gli altri sono decorazione, non strutturata e soprattutto avulsa dal contesto giornaliero, fatto di curricolo regolamento certificazioni inclusione disabilità genio e follia, o sregolatezza a fasi alterne.
 Ma quanto ci piace? Talmente tanto che rimaniamo ancora, una volta arrivato il rompete le righe, per gli ultimi suggerimenti e raccomandazioni.
 Gruppo coeso non teme nemici.






giovedì 23 ottobre 2025

C'ERANO LE ELEZIONI OGGI

  Nel giorno del Signore, Anno Domini...

Attesa per l'incontro, il primo ufficiale, tra i docenti e i genitori di classe, per eleggere i rappresentanti della componente genitoriale appunto. Tutta una tirata per alcuni docenti, per altri spostamento dalla sede centrale o da altro plesso, per raccordare le ore di attività funzionali.

 Abbiamo condiviso un momento conviviale, uno spuntino rigenerante accompagnato da caffè e biscottino, perché le parole dieta e incontro pomeridiano non possono essere inserite nello stesso contesto.

 Purtroppo alla conta mancavano in tanti, e noi che speravamo in un affluenza degna di nota, un fiume di madri e padri con cui confrontarsi, dal momento che abbiamo raggiunto un picco di iscrizioni che sfiora le sette decine, niente. In ogni aula si contavano su una o due mani i presenti purtroppo.

 Riunione per esporre i primi inghippi, le difficoltà iniziali, i progetti e le uscite didattiche/gite previsti nel corso dell'anno, ma anche scaramucce beghe regole e regolamenti.

 Schierati noi corpo docente da un lato ed esse mamme dall'altro, poi è sopraggiunto un padre: il discorso è breve e chiaro, si cerca l'unione delle forze, la linea comune di impegno nel seguire e guidare i ragazzi, assumendo ognuno le proprie responsabilità.

 Finito il nostro compito istituzionale, siamo tornati a casa, singoli per strade diverse, ma lo scambio di idee e impressioni non è mica terminato, no, ci mancherebbe. Messaggi e note vocali, meme dei social ad alleggerire una sensazione di spossatezza e forse amarezza.

 Manca sempre qualcosa, o qualcuno.

martedì 21 ottobre 2025

HO UN VIDEO VIRALE, FINALMENTE

 Ebbene sì, mi sono trovata per puro caso nel posto giusto al momento giusto: Viale dei Castagni sabato pomeriggio, 18 ottobre più o meno ore 18:30.

 Stavo tornando da una passeggiata per le vie medievali del Paesello mio quando ho udito in lontananza un rimbombo, un frastuono, un rombare di spari: erano fuochi d'artificio tricolori che si stagliavano sul cielo al tramonto. A destra il maestoso Castello Orsini, ultima dimora di papa Niccolò III, a sinistra la Torre dell'orologio, che scandisce la quotidianità sorianese.

 Gli spari provenivano proprio dalla Torre baluardo rocchiciano: stavano di nuovo festeggiando l'agognato gonfalone, il palio delle contrade vinto dopo ventisei anni di magra attesa e sberleffi, da aggiungere inoltre il primo posto nei giochi popolari in piazza appena conquistato.

 Nel loro modo sobrio, senza dare troppo nell'occhio, i contradaioli hanno offerto al pubblico un minuto abbondante di spettacolo pirotecnico mostrando al contado tutto la gioia della vittoria e la sportività che li guida.

 Al momento della redazione di questo articolo, posso vantare quarantaquattro condivisioni e oltre diecimila visualizzazioni. Conto di diventare al più presto Cittadina onoraria per meriti culturali. Me lo merito.

Alla prossima fortunata coincidenza, nel mentre continuate a leggere i miei misteri articoli.

 Vi lascio l'indirizzo in questione

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lunedì 20 ottobre 2025

L'ALTRA, TANTA VOGLIA DI LEI

 È un po' che ci penso.

Non so neanche come spiegarlo bene.

Un sentimento di delusione misto a rabbia, soffocato da affetto e desiderio di essere benvoluta.

Quella strana sensazione di essere l'amica altra, la seconda, quella nell'ombra che conosce però bene la situazione, ma non si fa vedere in pubblico, non si espone, per lei non c'è appuntamento.

 Essere complice, sentirsi con regolarità, condividere gioie e dolori della vita privata, ma poi non avere l'onore di una cena ufficiale, non festeggiare ricorrenze, non essere nell'elenco degli invitati stretti.

 E dunque ritrovarsi secondo scelta, tappabuchi o buona alternativa, in attesa di essere toccata dalla bacchetta magica.

 Magari un momento di passaggio, una congiuntura astrale, un allineamento di pianeti avversi e venti contrari. Fatto sta che qualche volta io mi sento una pedina da gioco nel cassetto delle seconde opportunità, non giusta non adatta al primo livello.

lunedì 13 ottobre 2025

CIAO ANTONELLA

  Ed è arrivata la notizia più terribile che si possa ricevere, Antonella se ne è andata, ha combattuto come si dice in questi casi, con grande coraggio, ma il Destino ha deciso. Le parole non sono mai giuste né troppe o troppo poche quando si tratta di una giovane donna, di una figlia, di una moglie, di una madre, di una sorella e zia presente e amorevole.

 La vita scorre via, gli anni passano veloci e dalla frequentazione quasi giornaliera si passa a sporadici incontri per strada in occasione magari delle feste patronali, ma la stima resta e i tanti ricordi.

 Abbiamo condiviso il periodo della gravidanza e le emozioni del corso preparto, siamo state mamme nella stessa classe elementare, quando le nostre bimbe hanno stretto l'amicizia gentile e spontanea della fanciullezza, le abbiamo vestite per i saggi di danza, abbiamo affrontato le trasferte quelle lunghe e da insonnia per le gare anche extra regionali, abbiamo applaudito in ogni palestra e palazzetto dello sport. Poi, come accade, le strade dello studio si sono divise ed ognuna ha proseguito per la sua strada, maggiorenni loro.

 Ancora conservo gelosamente il video dell'esibizione in piazza d'estate di Valerio mio e la tua Matilde, che coppia dolcissima di piccoli ballerini, avevano un futuro lo dicevamo sempre.

 Antone', porca miseria.

 Ora ridi con gli angeli come in questa foto di un giorno di gare di tanto tempo fa e proteggi le tue bambine.