Manca ancora un po', ma intanto ci si riunisce, si parla, ci si confronta sui temi, sulle sensazioni, sul fulcro del discorso, come catturare l'attenzione, come coinvolgere l'uditorio, come tener desta l'attenzione di chi accorrerà.
Cosa potrò dire di tanto interessante? Si formulano ipotesi, si stende una prima scaletta di interventi, si può anche cambiare idea e apportare modifiche, dettate dalle sensazioni, dall'emotività e dalle convinzioni ataviche. Mi piace questo lavorio, questo ribollire di sensazioni, di sicuro accentrerò la mia attenzione sul desiderio di comunicare, di condividere e di aprirsi al mondo: libertà di parola, di espressione poetica, in prosa, via web, nuove professioni e vecchi doni dello Spirito.
Aprirsi ai compaesani, parlare di emozioni e sensazioni poetiche non sarà facile, anzi si preannuncia alquanto difficile l'impatto emotivo con chi si incontra quotidianamente per strada, negli uffici, nei locali, ma è una sfida, in senso buono e ottimistico, una vera contesa contro il proprio io.
La caccia di Diana (1616-17) olio su tela cm. 225x320 | Domenico Zampieri detto il Domenichino
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