Non avevamo mai visitato Blera, provincia di Viterbo, a circa quaranta minuti da noi, una delle strade per arrivarci la percorrono anche i cinghiali nel folto del bosco più scuro!
Occasione è la festa del vino e dell'olio novello, solo per questo fine settimana: centro storico in festa, cantine aperte, degustazioni dei prodotti tipici, il solito messaggio insomma.
Arriviamo in tarda mattinata, la giornata è splendida: c'è già movimento verso i locali, tutti espongono il cartellone del menù a prezzo fisso o libera scelta. Naturalmente noi ci arrangiamo sugli scalini della chiesa principale con panini e grissini, alla solina, dopo aver fatto il giro del mercatino delle cianfrusaglie tanto carine quanto colorate e superflue.
Si può assaggiare liberamente l'olio nuovo su quadratini di pane fresco, ma vino e caldarroste si pagano.
Oltre al cibo in tavola, il paesino non propone grandi diversivi, spettacoli di strada o attrazioni per bimbi (almeno fino alla corsa delle botti), dobbiamo aspettare, passeggiando, l'appuntamento per la visita guidata gratuita: nessun problema naturalmente, se non fosse per la bancarella dei richiami per uccelli proprio vicino al ritrovo - festa che vai cinguettio che trovi!
La visita è ottima, brava la guida che riesce a tirar fuori il meglio dalla storia dell'urbanistica un po' maltrattata, bimbi soddisfatti e adulti attenti e silenziosi: peccato che per il gran numero di partecipanti si sia optato per una prevalente passeggiata all'aperto, tra vicoli e visitatori, piuttosto che rispettare tutto il programma "sotterraneo" (solo una discesa di due piani in un locale uso cantina-butto).
Nota di merito: le cantine hanno fuori il cartello con l'avviso che non si vendono bevande alcoliche a minorenni, peccato però che girino poi tanti adulti rossi paonazzi e allegrotti. Capita!
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