C'è chi mi apprezza, chi me lo dice, chi mi guarda dall'alto in basso, chi mi esorta a continuare, chi mi esalta, chi mi lascia nella polvere, chi fa finta di non conoscermi.
C'è chi lo legge solo quando cerca sé stesso e le sue parole, chi mi controlla passo passo, chi non mi ringrazia mai e chi lo fa sempre, anche quando non dovrebbe; c'è chi mi manda messaggi privati, chi mi commenta pubblicamente, c'è chi non condivide mai e chi lo fa sempre; da quando c'è lui non mi sento mai sola, mi fa compagnia...
Ma il cielo è sempre più blu!
Fatemi conoscere i vostri pensieri, anche quando sono opposti ai miei, ditemi se sbaglio, di cambiare punto di vista, se mi ripeto correggetemi, se esagero fermatemi, se vi piaccio sorridete, se annoio chiudete:
io vorrei, non verrei, ma se vuoi, come può uno scoglio arginare il mare, anche se non voglio
Caro blog, è tutta colpa tua!
Shoefiti, a volte italianizzato in scarpe volanti, pratica di legare tra loro i lacci di due scarpe e di scagliare queste ultime in aria, in modo da farle restare appese cavi delle linee elettriche o telefoniche. Il fenomeno prende il nome dall'unione delle parole "shoe" (scarpa) e "graffiti" e nasce nelle zone rurali e urbane degli Stati Uniti come manifestazione del folklore adolescenziale.
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