Avete mai pronunciato questa frase?
Spesso io, lo confesso, in vari momenti di sconforto.
Perché? Cosa aveva la mia vita di così speciale da rimpiangerla? Nulla praticamente, ma la rabbia o la tristezza ci rendono l'esistenza difficoltosa e terribile, tanto da uscire fuori pazzi, con frasi che poi appena pronunciate vorremmo tornassero dentro, meglio se nello stomaco.
La mia vita, come la vostra, non è stata né lineare né monotona: è composta di tanti momenti, come fosse una collana di perle, ogni perla un particolare ed unico periodo.
L'infanzia tanto bella quanto evanescente, le elementari occhialuta e massiccia io, le medie difficile passaggio, quando si vuole spiccare il volo dal controllo dei genitori, il liceo iperproblematico, l'università dai tanti lavori stagionali per pagarsi gli studi, questi in sintesi i miei primi ventisei anni di esistenza, poi tutto il resto.
Quindi, quando urlo nel mio intimo ridatemi la mia vita, che intendo propriamente: calma, monotonia, sicurezza economica, la famiglia d'origine intera, no? No, perché non è possibile: non si può tornare indietro certo, ma poi bisogna anche considerare che ogni giorno ha avuto i suoi momenti alti e bassi, di disperazione o gioia, di soddisfazione o di sconfitta.
Però è pur vero che la vita cambia in un soffio, una distrazione, una bravata, in quel caso è inutile e straziante voler riavvolgere il nastro.
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