Che fatica, loro!
Noi stiamo comodamente sedute a chiacchierare sugli spalti e loro davanti a noi si dimenano, ruotano, scivolano, salutano, battono i piedi e le mani, tutto a ritmo, ma un ritmo latino-americano molto elevato. Però ci sono anche le ballerine di classica, tante farfalline col tutù, le scarpette delicate, che ondeggiano lievi.
Siamo arrivati alla vigilia del saggio finale, c'è un certo fermento, un'agitazione che muove i ballerini come tante formichine avanti e indietro, nessuno che stia fermo o seduto, no, altro che argento vivo!
La maestra Emanuela si agita sempre di più, con il telecomando della musica nella mano destra, sembra uno scettro e salta con loro, allunga le braccia, inarca la schiena, indistruttibile, come la maestra Silvia, che però suggerendo i passi di classica sembra più morbida, ma non lo è, naturalmente. Ancora ventiquattro ore e poi si accenderanno i riflettori nella palestra comunale e la musica accompagnerà splendidi piccoli atleti e meravigliose ragazze, siamo tutti agitati.
Vestiti abbinati ai balli, trucco, parrucco, posizioni, ritmo, passo, fila, inchino, saluto, sembra tutto facile quando si è spettatori, ma il dietro le quinte...
Santa Elasticità assistili!
Ma loro sono bravissimi, tutto il talento delle mamme o no?
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