Pomeriggio, guarda caso, in biblioteca: sta diventando la mia seconda casa!
Questa volta per la visione di un film, o meglio un documentario su Ettore Scola, realizzato dalle due figlie. Secondo appuntamento per adulti, altre occasioni mattutine ci sono state per i ragazzi delle medie; venerdì scorso ho assistito ad un film con la bravissima Valeria Golino, molto impegnativo e con tanti spunti di riflessione femminili, pubblico troppo ridotto tanto da annullare l'incontro con il regista.
Questo venerdì - ultimo appuntamento - dopo la visione, si ragiona con un giovane giornalista, Marco Chiani esperto ed appassionato di cinema, originario del paesello, pensate un po'!
Il documentario è un'intervista al vecchio regista, poco incline a parlare e ad aprirsi, intramezzata da filmati, spezzoni di film, fotografie di lui giovane, dei suoi attori e registi suoi maestri.
Tutto al maschile, nessun accenno a grandi attrici, neanche alla Loren di "Una giornata particolare", si parla di Sordi, Mastroianni, degli inizi come disegnatore e sceneggiatore e degli incontri con altri grandi nomi della commedia all'italiana e via così per circa un'ora e mezza.
Tutto molto piacevole, familiare, sembra tutto perfetto, in piano, senza scossoni o fregature, perfetto anche il quadretto di famiglia, con moglie - una sola per tutta la vita - figli e nipoti. Due i concetti assoluti emersi: la prima regola del cinema italiano far ridere, sempre, l'idea politica del personaggio rimasta invariata dagli esordi alla vecchiaia.
Cara Alessandra, in qs giorni sono al mare e ho praticamente dimenticato la "tecnologia"... uso il telefono solo per urgenze di famigliae di lavoro!!! Oggi però ho navigato un poco e ho subito cercato i tuoi sempre accattivanti scritti... Così mi sono trovata davanti la foto di un carissimo amico...per me di famiglia... Marco Chiani. E così con l'occasione saluto lui e soprattutto te che anche d'estate ci delizi con i tuoi pensieri. Un abbraccio. M. Clara
RispondiEliminaGrazie M. Clara sei sempre un tesoro. Spero che continuerai a seguire questo strambo blog... Buon riposo, Ale
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