Il fatto é che le signore, quelle di una certa elevata etá, stanno in crisi: oggi alcune commentavano i fatti di cronaca nera richiamando addirittura l'imminenza della fine del mondo. Ma davvero? E mi venivano in mente Caino e Abele... Qualche errore di fabbrica deve essersi veirficato sin dall'inizio dei tempi, secondo me.
Otto anni fa, il piccoletto era poppante, sembrava imminente la catastrofe suina: febbre, malattie strane, infettive, che avrebbero portato tutti ad una morte lenta e dolorosa... Niente da fare, ancora stiamo qui, per fortuna; qualcuno vorrebbe addirittura eliminare i vaccini, cosí tanto per provare il brivido tipo Arancia Meccanica, credo, altrimenti non si spiegherebbe tanto seguito...
E vogliamo parlare della MUCCA PAZZA? In poche chiacchiere, allarmismi, controlli e analisi sono spariti anni e anni di vasetti di carne in gelatina, uno dei piatti della mia infanzia, con i pomodori freschi estivi dell'orto del nonno...
Quando i piccoli, dolci e teneri pargoli si ammalavano a giro, tutti, in casa era l'inferno, un via vai continuo, un filo diretto con lo studio della pediatra: giro di sintomi, cura, quarantena, convalescenza, ripresa veloce la loro, la mia un poco meno (infatti si vedono i risultati!).
E allora anche questo periodaccio passerá, impegni vari per i quali non mi sento all'altezza, incontri piú o meno interessanti, offerte sull'orlo di una crisi di identitá, sonno fortemente arretrato. Non mi sento pronta, no, non mi sento le forze giuste, ho quasi quasi paura.
Quando si vive giorno per giorno una difficoltá, un periodo di nervosismo e stress - la parola piú gettonata degli ultimi anni - allora sembriamo immersi nella disperazione, senza avere le forze per affrontare il resto.
Nessun commento:
Posta un commento