Ho aperto e letto avida il lungo articolo riguardante la mia provincia e le sue verdi e storiche bellezze, per godere di una ventata di orgoglio, per constatare che anche quelli specializzati si fossero resi conto dei Tesori che calpestiamo, guardiamo e viviamo ogni giorno.
Ebbene, nell'elenco dei siti di interesse, dei luoghi del cuore da non perdere una volta che si passi da queste parti, per Viterbo e paesotti limitrofi, troviamo oltre al capoluogo Città dei Papi e di Rosa, Civita di Bagnoregio, Tarquinia, Norchia, Caprarola, Bomarzo, Vulci, Bolsena e tutti i centri del Lago, Vitorchiano, Bagnaia e Vignanello.
E il Paesello mio? Quello che era la Perla dei Cimini?
Nulla, niente, silenzio.
Io qualche domanda ogni tanto me la pongo, specie quando affronto l'allenamento mattutino su circuito cittadino: quando conto le attività che chiudono e i locali del centro abbandonati, quando partecipo agli eventi o alle inaugurazioni delle mostre, quando vorrei acquistare un libro, quando c'è da darsi da fare in prima fila, quando urge chiudere la vita social e i commenti che lasciano il tempo che trovano, per vivere il paesello dal vero.
Le parole non servono, le immagini non bastano, per l'impegno invece, direi che è giunta l'ora; ma non cerchiamo solo le autorità, chi comanda, chi decide; la differenza la fanno i cittadini.
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