E ancora, continua la nostra esplorazione didattica, il nostro collegarsi con il Mondo, da remoto, rimanendo però comodi comodi davanti all videocamera, con il solo link da attivare.
Lezione di geografia, classe seconda media: ragazzi di Faleria e Calcata pronti, questa mattina tutti collegati con la Spagna, Alicante, per intervistare Angela, impiegata in uno studio legale internazionale, come traduttrice e segretaria.
Partita studentessa Erasmus nel 2005 con altre due amiche dall'Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, Angela ha scelto poi di rimanere in Spagna una volta raggiunta la laurea e di cercare lavoro, per costruirsi una vita autonoma e indipendente in un Paese straniero, per quanto affine all'Italia, comunque altro.
Come sempre, i miei ragazzi si sono rivelati curiosi e interessati, domande pronte in mano sulle più disparate questioni: dall'emergenza del corona virus alla Corona, dalla cucina al turismo, ci piace sì, ci piace proprio: l'attaccamento dei sudditi alla famiglia reale, si potrebbe pensare ad un referendum istituzionale come quello che ha affrontato l'Italia? Barcellona e le proteste di separazione, il valenciano e il castigliano, due delle cinque lingue ufficiali, di Stato.
Abbiamo così imparato come gli Spagnoli giudicano gli Italiani: sicuramente dotati di buon gusto in fatto di moda e di stile, sempre eleganti e mai sciatti, dall'ottima cucina difficile da riproporre e fortemente attaccati alla patria, tanto da non accettare critiche dagli estranei, dagli stranieri. Angela ci ha raccontato del clima alla stessa latitudine di Palermo, degli orari dei pasti, delle amicizie nella comunità di Italiani che conta circa ottomila unità, in cui si distinguono donne in carriera, imprenditori, professori e critici d'arte.
E non poteva mancare un riferimento alla letteratura e all'amato Don Chisciotte, il suo preferito, per arrivare al Cammino di Santiago, che ha affrontato per due estati consecutive e finire con una carrellata di famosi uomini di sport, impegnati nel sociale e sui social...
Tutto questo e molto altro, in didattica a distanza, per conoscere e conoscerci, in Europa non solo sui libri.
https://www.facebook.com/angela.corsi.98
https://criticaleora.blogspot.com/2018/08/in-cammino.html
giovedì 30 aprile 2020
mercoledì 29 aprile 2020
DAL CAMERUN ALLA POLONIA, PASSANDO PER FALERIA
Altro incontro interessante, con protagonisti gli alunni della Didattica a Distanza, classe prima media.
A lezione di geografia si parla di popolo e nazione: usi, costumi, tradizioni, tutto ciò che accomuna le persone, gli individui, si legge sul dizionario e noi abbiamo pensato di invitare in modalità classroom, da remoto, il padre di Cris e la madre di Greta, rispettivamente originari del Camerun e dalla Polonia.
Vi confesso subito che le storie che abbiamo la fortuna di ascoltare dalla viva voce dei protagonisti sono sempre commoventi e molto partecipate, per tanti motivi, dai ragazzi, ma anche dagli adulti, che rivelano un po' della loro persona, in modo semplice e diretto ai figli e ai loro compagni di scuola.
La signora Margherita arrivata a Roma come turista ventidue anni fa, ha deciso poi con fermezza di trasferirsi nel nostro Paese, trovare un appartamento da condividere con altri connazionali e un lavoro: una scelta adulta, rafforzata poi dall'unione e il matrimonio con un Italiano e il trasferimento in piccoli centri in provincia. In un primo momento la famiglia d'origine non era d'accordo con lei per la lontananza e la lingua - assai diversa dal russo studiato a scuola e dal polacco, ma niente l'ha fermata. Quando le figlie erano piccole, Margherita tornava nel suo Paese per lunghi periodi, tanto che le bimbe erano perfettamente bilingui e ben inserite, poi con gli anni i viaggi si sono diradati anche per la precoce morte dei genitori. Margherita ama ancora tanto la sua terra e ripropone a tavola i sapori tipici polacchi, un legame che le ricorda la madre e la sua bravura in cucina.
Beltrand, invece, dal Camerun è arrivato da bambino per volere dei suoi genitori, che si sono spostati con tutta la numerosa famiglia per lavoro: nuovi amici e compagni di gioco, la scuola francese a Roma. Oggi la madre e due sorelle vivono in Svizzera, mentre egli ha preferito rimanere vicino alla Capitale. E abbiamo così imparato tante notizie e curiosità sul Camerun, il secondo polmone della Terra, per la sua foresta equatoriale, ma circondato al Nord dal deserto e a Ovest dalle colline; il nome deriva dal portoghese e significa la Baia dei gamberi, dos Camarãos.
E ancora la religione, la natura e la musica, il periodo della colonizzazione e del Protettorato europeo, tanto che nel Pese si parla ufficialmente tanto l'inglese quanto il francese, oltre alle tante lingue delle varie etnie presenti e sparse per il territorio, vasto circa una volta e mezza l'Italia.
Come si organizza il pasto, il percorso scolastico, il viaggio di andata, il futuro, il lavoro, la moneta: questi i tanti argomenti affrontati via via dagli adulti che hanno risposto con estrema chiarezza alle curiosità dei ragazzi. E per finire, quali scelte affronteranno invece i giovani: una buona occupazione, l'interesse per nuove terre e altre culture, i viaggi di studio, il ritorno alle origini?
Ogni genitore, forte della propria esperienza, parla con sincerità e cerca di consigliare, ma poi la vita ci mette lo zampino...
Non posso che ringraziare i genitori dei miei alunni, tutti disponibili, pronti ad aiutarmi ad alleggerire la lezione e a renderla estremamente interessante e coinvolgente, viva e vera.
A lezione di geografia si parla di popolo e nazione: usi, costumi, tradizioni, tutto ciò che accomuna le persone, gli individui, si legge sul dizionario e noi abbiamo pensato di invitare in modalità classroom, da remoto, il padre di Cris e la madre di Greta, rispettivamente originari del Camerun e dalla Polonia.
Vi confesso subito che le storie che abbiamo la fortuna di ascoltare dalla viva voce dei protagonisti sono sempre commoventi e molto partecipate, per tanti motivi, dai ragazzi, ma anche dagli adulti, che rivelano un po' della loro persona, in modo semplice e diretto ai figli e ai loro compagni di scuola.
La signora Margherita arrivata a Roma come turista ventidue anni fa, ha deciso poi con fermezza di trasferirsi nel nostro Paese, trovare un appartamento da condividere con altri connazionali e un lavoro: una scelta adulta, rafforzata poi dall'unione e il matrimonio con un Italiano e il trasferimento in piccoli centri in provincia. In un primo momento la famiglia d'origine non era d'accordo con lei per la lontananza e la lingua - assai diversa dal russo studiato a scuola e dal polacco, ma niente l'ha fermata. Quando le figlie erano piccole, Margherita tornava nel suo Paese per lunghi periodi, tanto che le bimbe erano perfettamente bilingui e ben inserite, poi con gli anni i viaggi si sono diradati anche per la precoce morte dei genitori. Margherita ama ancora tanto la sua terra e ripropone a tavola i sapori tipici polacchi, un legame che le ricorda la madre e la sua bravura in cucina.
Beltrand, invece, dal Camerun è arrivato da bambino per volere dei suoi genitori, che si sono spostati con tutta la numerosa famiglia per lavoro: nuovi amici e compagni di gioco, la scuola francese a Roma. Oggi la madre e due sorelle vivono in Svizzera, mentre egli ha preferito rimanere vicino alla Capitale. E abbiamo così imparato tante notizie e curiosità sul Camerun, il secondo polmone della Terra, per la sua foresta equatoriale, ma circondato al Nord dal deserto e a Ovest dalle colline; il nome deriva dal portoghese e significa la Baia dei gamberi, dos Camarãos.
E ancora la religione, la natura e la musica, il periodo della colonizzazione e del Protettorato europeo, tanto che nel Pese si parla ufficialmente tanto l'inglese quanto il francese, oltre alle tante lingue delle varie etnie presenti e sparse per il territorio, vasto circa una volta e mezza l'Italia.
Come si organizza il pasto, il percorso scolastico, il viaggio di andata, il futuro, il lavoro, la moneta: questi i tanti argomenti affrontati via via dagli adulti che hanno risposto con estrema chiarezza alle curiosità dei ragazzi. E per finire, quali scelte affronteranno invece i giovani: una buona occupazione, l'interesse per nuove terre e altre culture, i viaggi di studio, il ritorno alle origini?
Ogni genitore, forte della propria esperienza, parla con sincerità e cerca di consigliare, ma poi la vita ci mette lo zampino...
Non posso che ringraziare i genitori dei miei alunni, tutti disponibili, pronti ad aiutarmi ad alleggerire la lezione e a renderla estremamente interessante e coinvolgente, viva e vera.
giovedì 23 aprile 2020
PARLARE AI RAGAZZI, SOTTO INTERVISTA
E anche oggi abbiamo avuto la fortuna di invitare alla nostra video lezione di geografia in seconda media gli adulti, ben tre amministratori di Calcata e Faleria, i due paesi confinanti, contigui, che vedono crescere insieme i bambini della scuola elementare e media.
Abbiamo ospitato in video conferenza Alessandra, la mamma di Matteo, e Massimo per il Comune di Calcata e il vice sindaco di Faleria, Pietro: tanti gli argomenti toccati dagli adulti, spiegati nel modo più semplice e comprensibile, proprio come a lezione, ma molto più divertente e leggero, in un clima disteso di amicizia e rispetto reciproco.
Maggioranza, minoranza, quota rosa, emergenza e aiuti, agricoltura e rispetto delle regole anche nella raccolta differenziata: i ragazzi hanno il diritto di sapere e capire, per crescere consapevoli e rispettosi dei doveri, dei diritti, dei divieti e dei vincoli ambientali.
Mentre il centro storico di Calcata risulta un gioiellino che molti turisti apprezzano dalla Capitale, ad esempio, per gli scorci, i locali e le botteghe d'artista; dei 7 chilometri quadrati di territorio calcatese, invece, ben quattro e mezzo sono occupati dal verde del Parco del Treja, in cui vigilano e operano i guardiaparco, sui beni ambientali, gli animali e i reperti archeologici.
Ogni Paese con la propria vita, le particolarità, i beni, le tradizioni storiche e religiose di cui andare fieri e gelosi, divisi ma uniti dalla vita dei ragazzi appunto, quelli che si ritrovano sui banche di scuola, negli impegni sportivi o musicali.
Gli studenti si sono dimostrati interessati e curiosi del futuro del centro storico di Faleria, delle leggi che regolano la caccia e la pesca, della nuova tecnologia e delle decisioni di prossime elezioni, nell'eventuale rinnovo del mandato.
In una piccola comunità tutti si conoscono, sin dall'infanzia, in ogni segmento della crescita, nel bene e nel male: nei momenti di gioco, di aggregazione, ma anche di confronto e scontro, nella ricerca di aiuto e comprensione, di affermazione e di diversità, certi di un controllo capillare di ogni compaesano.
Ci si domanda, ci si confronta e si cerca di comprendere: è uno dei diritti più importanti dei ragazzi, alunni oggi cittadini domani; non sempre i grandi parlano ai piccoli, non sempre i grandi sanno rapportarsi ai piccoli, ma quando succede è incoraggiante - a scuola, poi, è meraviglioso.
Abbiamo ospitato in video conferenza Alessandra, la mamma di Matteo, e Massimo per il Comune di Calcata e il vice sindaco di Faleria, Pietro: tanti gli argomenti toccati dagli adulti, spiegati nel modo più semplice e comprensibile, proprio come a lezione, ma molto più divertente e leggero, in un clima disteso di amicizia e rispetto reciproco.
Maggioranza, minoranza, quota rosa, emergenza e aiuti, agricoltura e rispetto delle regole anche nella raccolta differenziata: i ragazzi hanno il diritto di sapere e capire, per crescere consapevoli e rispettosi dei doveri, dei diritti, dei divieti e dei vincoli ambientali.
Mentre il centro storico di Calcata risulta un gioiellino che molti turisti apprezzano dalla Capitale, ad esempio, per gli scorci, i locali e le botteghe d'artista; dei 7 chilometri quadrati di territorio calcatese, invece, ben quattro e mezzo sono occupati dal verde del Parco del Treja, in cui vigilano e operano i guardiaparco, sui beni ambientali, gli animali e i reperti archeologici.
Ogni Paese con la propria vita, le particolarità, i beni, le tradizioni storiche e religiose di cui andare fieri e gelosi, divisi ma uniti dalla vita dei ragazzi appunto, quelli che si ritrovano sui banche di scuola, negli impegni sportivi o musicali.
Gli studenti si sono dimostrati interessati e curiosi del futuro del centro storico di Faleria, delle leggi che regolano la caccia e la pesca, della nuova tecnologia e delle decisioni di prossime elezioni, nell'eventuale rinnovo del mandato.
In una piccola comunità tutti si conoscono, sin dall'infanzia, in ogni segmento della crescita, nel bene e nel male: nei momenti di gioco, di aggregazione, ma anche di confronto e scontro, nella ricerca di aiuto e comprensione, di affermazione e di diversità, certi di un controllo capillare di ogni compaesano.
Ci si domanda, ci si confronta e si cerca di comprendere: è uno dei diritti più importanti dei ragazzi, alunni oggi cittadini domani; non sempre i grandi parlano ai piccoli, non sempre i grandi sanno rapportarsi ai piccoli, ma quando succede è incoraggiante - a scuola, poi, è meraviglioso.
giovedì 16 aprile 2020
INCONTRO DI GENERAZIONI EUROPEE E NON SOLO
Ed oggi abbiamo ascoltato due genitori, due padri con diverse esperienze di vita e di lavoro, di scelte e di responsabilità, due punti di vista che oltrepassano i confini nazionali e continentali, oltre le Alpi e oltre il Mediterraneo.
Con i ragazzi di seconda media si studia l'Europa - fisica, politica, economica e dei rapporti internazionali, delle forze e delle mancanze, dei divieti e delle rinunce, dell'unione e della divisone, delle diversità delle somiglianze.
La didattica continua in modalità remota, a distanza, da lontano ma, paradossalmente, stiamo anche molto vicini e presenti grazie alla video lezioni, possiamo tranquillamente affermare che la scuola, con i docenti, è proprio entrata all'interno delle case, nel cuore della famiglia.
Giuseppe, ingegnere informatico, ha lavorato per una grossa azienda multinazionale a Monaco di Baviera per circa otto anni come pendolare settimanale, mentre Sadik a ventuno anni ha lasciato il Marocco ed è arrivato nel Lazio nel lontano 1991, aiutato e supportato dai fratelli già presenti nel nostro Paese; oggi sono genitori di Matteo e Rania.
Scelte di vita e di lavoro ponderate e sofferte, la costruzione di una famiglia e i figli da crescere; due situazioni certamente molto diverse di partenza e di impiego, ma saldi e sicuri delle radici e delle proprie tradizioni.
Sadik e Giuseppe hanno raccontato ai ragazzi del loro inizio, degli usi e costumi che hanno trovato e a cui si sono dovuti abituare, del clima, dei sapori e dei divertimenti, delle spese e della quotidianità: il popolo tedesco ligio alle regole e ferreo anche nel rispetto della fila e la perfetta sanità in ogni suo passaggio di servizi, ad esempio; gli Italiani generosi anche in occasioni di feste cattoliche e nell'offrire sempre un aiuto, ma anche la semplicità della vita in Marocco e le regole musulmane.
Un grande arricchimento per i ragazzi, interessati e tanto presi dalle esperienze dei grandi, in un clima sereno e molto familiare, colloquiale direi, ma non meno importante. E poi ascoltare un genitore che spiega le motivazioni che lo hanno portato a determinate decisioni, sofferte ma dovute, in campo lavorativo per il futuro dei propri figli con tante aspettative per un futuro migliore, ha creato un vero momento di commozione.
Generazioni a confronto, Paesi che si analizzano da diverse angolazioni, semplici cittadini che narrano fatti quotidiani, difficoltà e soluzioni trovate, a portata di mano, anzi di videocamera in un giorno qualsiasi di ordinaria DaD- didattica a distanza.
Con i ragazzi di seconda media si studia l'Europa - fisica, politica, economica e dei rapporti internazionali, delle forze e delle mancanze, dei divieti e delle rinunce, dell'unione e della divisone, delle diversità delle somiglianze.
La didattica continua in modalità remota, a distanza, da lontano ma, paradossalmente, stiamo anche molto vicini e presenti grazie alla video lezioni, possiamo tranquillamente affermare che la scuola, con i docenti, è proprio entrata all'interno delle case, nel cuore della famiglia.
Giuseppe, ingegnere informatico, ha lavorato per una grossa azienda multinazionale a Monaco di Baviera per circa otto anni come pendolare settimanale, mentre Sadik a ventuno anni ha lasciato il Marocco ed è arrivato nel Lazio nel lontano 1991, aiutato e supportato dai fratelli già presenti nel nostro Paese; oggi sono genitori di Matteo e Rania.
Scelte di vita e di lavoro ponderate e sofferte, la costruzione di una famiglia e i figli da crescere; due situazioni certamente molto diverse di partenza e di impiego, ma saldi e sicuri delle radici e delle proprie tradizioni.
Sadik e Giuseppe hanno raccontato ai ragazzi del loro inizio, degli usi e costumi che hanno trovato e a cui si sono dovuti abituare, del clima, dei sapori e dei divertimenti, delle spese e della quotidianità: il popolo tedesco ligio alle regole e ferreo anche nel rispetto della fila e la perfetta sanità in ogni suo passaggio di servizi, ad esempio; gli Italiani generosi anche in occasioni di feste cattoliche e nell'offrire sempre un aiuto, ma anche la semplicità della vita in Marocco e le regole musulmane.
Un grande arricchimento per i ragazzi, interessati e tanto presi dalle esperienze dei grandi, in un clima sereno e molto familiare, colloquiale direi, ma non meno importante. E poi ascoltare un genitore che spiega le motivazioni che lo hanno portato a determinate decisioni, sofferte ma dovute, in campo lavorativo per il futuro dei propri figli con tante aspettative per un futuro migliore, ha creato un vero momento di commozione.
Generazioni a confronto, Paesi che si analizzano da diverse angolazioni, semplici cittadini che narrano fatti quotidiani, difficoltà e soluzioni trovate, a portata di mano, anzi di videocamera in un giorno qualsiasi di ordinaria DaD- didattica a distanza.
giovedì 9 aprile 2020
VIDEO-LEZIONE-AMMINISTRATIVA
Il fatto è che in 1A abbiamo appena studiato la nascita dei Comuni, la lotta contro il Barbarossa e il peregrinare di Dante da una corte all'altra.
Il fatto è che due genitori dei miei alunni sono impegnati nelle amministrazioni del loro Comune di residenza, Maria Rita per Faleria e Cristian per Calcata.
Il fatto è che stiamo lontani dalle aule scolastiche, dalla realtà quotidiana rassicurante per i ragazzi, ma possiamo vederci e sentirci con i moderni mezzi della tecnologia.
Basta organizzare orario, impegni di lavoro, di famiglia e di emergenza e la video-conferenza è possibile, alle dieci del mattino, ognuno alla sua postazione domestica, videocamera funzionante, microfono non sempre, fogli per gli appunti e bottiglia d'acqua di scorta.
I nostri ospiti sono stati veramente disponibili a chiacchierare con i ragazzi di tutto quello che riguarda la vita e la gestione di un Comune, senza escludere concetti importanti come pari opportunità, maggioranza, minoranza e burocrazia. Già perché spesso ci si dimentica che bisogna dialogare, farsi capire, esporre i propri punti di vista e le motivazioni di ogni atto, che sia a inizio o fine Mandato.
Ambiente, risparmio energetico, riciclo, ma anche struttura scolastica e aiuti alle famiglie, passando per bonus, cassa integrazione e partita iva: i piccoli intervistatori sono curiosi e vogliono capire se la realtà del loro paese rispecchia quella più grande e generale dello Stato.
Chi trasgredisce, chi ha bisogno, chi lavora da casa e chi si deve invece recare sul posto di impiego: tanti i punti toccati dagli adulti, seguiti dai giovani alle prese con gli appunti.
Non sempre è facile l'incontro tra generazioni, figuriamoci quello tra istituzioni e giovanissimi; certamente la fortuna di annoverare tra i genitori gli amministratori ha giocato a nostro favore.
Ci siamo lasciati con la promessa di ripetere questa esperienza, perché crescere cittadini responsabili e consapevoli comincia da molto lontano, con l'aiuto e il sostegno di tanti "attori" viene sicuramente meglio.
Il fatto è che due genitori dei miei alunni sono impegnati nelle amministrazioni del loro Comune di residenza, Maria Rita per Faleria e Cristian per Calcata.
Il fatto è che stiamo lontani dalle aule scolastiche, dalla realtà quotidiana rassicurante per i ragazzi, ma possiamo vederci e sentirci con i moderni mezzi della tecnologia.
Basta organizzare orario, impegni di lavoro, di famiglia e di emergenza e la video-conferenza è possibile, alle dieci del mattino, ognuno alla sua postazione domestica, videocamera funzionante, microfono non sempre, fogli per gli appunti e bottiglia d'acqua di scorta.
I nostri ospiti sono stati veramente disponibili a chiacchierare con i ragazzi di tutto quello che riguarda la vita e la gestione di un Comune, senza escludere concetti importanti come pari opportunità, maggioranza, minoranza e burocrazia. Già perché spesso ci si dimentica che bisogna dialogare, farsi capire, esporre i propri punti di vista e le motivazioni di ogni atto, che sia a inizio o fine Mandato.
Ambiente, risparmio energetico, riciclo, ma anche struttura scolastica e aiuti alle famiglie, passando per bonus, cassa integrazione e partita iva: i piccoli intervistatori sono curiosi e vogliono capire se la realtà del loro paese rispecchia quella più grande e generale dello Stato.
Chi trasgredisce, chi ha bisogno, chi lavora da casa e chi si deve invece recare sul posto di impiego: tanti i punti toccati dagli adulti, seguiti dai giovani alle prese con gli appunti.
Non sempre è facile l'incontro tra generazioni, figuriamoci quello tra istituzioni e giovanissimi; certamente la fortuna di annoverare tra i genitori gli amministratori ha giocato a nostro favore.
Ci siamo lasciati con la promessa di ripetere questa esperienza, perché crescere cittadini responsabili e consapevoli comincia da molto lontano, con l'aiuto e il sostegno di tanti "attori" viene sicuramente meglio.