domenica 15 giugno 2025

LA CRESI-BRO EDIZIONE 2025

 E allora sono confermati, i nostri ragazzi, gli ZERONOVE come si chiamano loro, quelli che avrebbero dovuto festeggiare la prima Comunione nel maggio 2020 quando il mondo si è fermato e si è chiuso, hanno seguito gli incontri del catechismo in collegamento con uno schermo, poi tutto è stato rimandato e si è celebrato un anno dopo ma con mascherine e restrizioni nelle presenze in chiesa e tra gli invitati.


Quindi per loro oggi festa grande, completa e compiuta, sono i protagonisti e possiamo ammirarli in tutta la loro forza giovane e la consapevolezza della scelta di continuare il percorso e arrivare alla Cresima, sono qui perché lo hanno voluto e chiesto e noi famiglie siamo felici di averli appoggiati e sostenuti.


Sono belli i nostri ragazzi, composti, seri e compiti, pettinati e tirati a lucido, forse un poco imbarazzati, meglio così almeno stanno fermi e buoni, non proprio silenziosi ma non si può pretendere troppo.


Non possiamo che ringraziare chi ha organizzato tutto al meglio: sacerdoti, catechisti, animatori e padrini, li avete seguiti e sopportati, noi genitori li conosciamo bene i nostri pargoli e credeteci, quando vi diciamo che siete stati veramente forti missionari a costituire e reggere il gruppo, solo lo Spirito Santo vi poteva aiutare!


Grazie per avere raccolto la sfida di accompagnare nella fede i nostri figli, per averci aiutati ad ascoltarli e a capirli, avete offerto loro un’alternativa a certe tendenze, a certe idee, a certi personaggi contemporanei che mostrano invece una vita di facili guadagni e bellezza eterna. Noi genitori, sempre messi sotto accusa per essere troppo permissivi o distanti, amici o autoritari, inconsapevoli o immaturi, vi siamo grati per il tempo e le forze che avete dedicato a loro ogni settimana per lunghe stagioni.


La strada per diventare grandi, maturi e responsabili è ancora lunga e difficoltosa, ma un piccolo seme lo abbiamo gettato insieme, noi genitori e voi Chiesa, ve ne siamo grati e riconoscenti, nessuno afferma che il più sia fatto, ma un pezzetto buono sì.

 E un dolce pensiero va a Samira e ai suoi genitori che ci guardano dall'alto.


venerdì 6 giugno 2025

NON CHIUDETE QUELLA PORTA

  Ultimo giorno di lezioni, di scuola.

Abbiamo atteso l'ultima campanella con il conto alla rovescia, accaldati, elettrizzati, rumorosi e in lacrime. Molte lacrime, più degli anni scorsi, sia sulle guance dei ragazzi che su quelle degli adulti.

 Sono stata molto indecisa sullo scrivere o meno qualche riga di saluto, per non apparire scontata o ruffiana, pesante o banale. In queste ore tutti i social sono invasi di foto messaggi video storie sulla stessa falsariga, mancava proprio il mio articolo.

 Bilancio? Non mi mancherebbero gli aggettivi per delineare il percorso ad ostacoli che abbiamo affrontato, dalla struttura dirimpettaia al riscaldamento, dall'avvicendamento di docenti ai dispetti infantili, dai corsi ai ricordi storici. Ne abbiamo conosciute di persone quest'anno, la Salvo sembrava un porto di mare anzi un bosco affollato delle fiabe, tanti sono stati gli incontri e gli scambi. Giorno dopo giorno sembra lento il tempo, lungo il mese, infinito il quadrimestre; poi arrivano le vacanze pasquali, ti distrai un ponte e arrivano gli scrutini finali, con il voto di condotta.

 Come mi ha scritto giustamente il Capo si impara molto dai problemi, dai casi difficili, dagli inconvenienti: nessun corso di formazione potrà mai congetturare i casi che occorrono nella realtà, i chiasmi affettivi e il bilancio delle forze in un gruppo di lavoro.

 Il futuro ci riserverà sorprese, nuovi colleghi, conferme e qualche dubbio da sciogliere; capisco chi chiede una svolta, chi si sente stretto, chi aspira ad altro maggiore incarico, chi non si vuole fossilizzare in un contesto, ma esiste anche un micro mondo, un angolo, un cantuccio, un luogo in cui termina l'arcobaleno, sempre che lo si sappia o voglia vedere...


 Oggi per non farci mancare nulla abbiamo anche organizzato un momento conviviale, dolce e salato, amanuense e artigiano, rotondo, a losanghe, morbido e yogurtoso per quei poveri adulti alle prese con giovanissimi studenti scalpitanti, naturalmente erano presenti anche le esperte DM19 Valenti e Luceri che hanno condiviso con noi euforia ed eccitazione, abbracci sudati e lacrime di saluto.

 Se non ti commuovi l'ultimo giorno di scuola quando lo faresti❓

giovedì 5 giugno 2025

BIS-ORIENTATI IN SALVO

 In posa, nella biblioteca scolastica La biblioteca che non c'è della Salvo di Faleria, le nostre due esperte selezionate per il DM19, interventi contro la dispersione scolastica.
 Sono il nostro aiuto, il nostro supporto, la giusta respirazione per affrontare impegni, compiti, interrogazioni: trascorrono da qualche settimana tutta la mattinata in Salvo, incontrando alcuni ragazzi in uno spazio apposito, uno a uno, per trovare la giusta angolazione per affrontare la scuola.
 E poi come spesso capita, come le ciliegie una chiacchiera tira l'altra, tutti piccoli e grandi abbiamo cominciato a dialogare, chiedere, fermarci, confrontarci. Ecco che gli insegnanti hanno cercato spunti e suggerimenti, i ragazzi hanno familiarizzato e sorriso, le ricreazioni sono diventate salotti d'autore.
 Si tratta di ascolto, comprensione, momenti di confronto adulto/ragazzo: c'è chi parla tanto anche troppo, chi cerca di essere capito nonostante i silenzi, chi rimane un osso duro corazzato, chi si sta aprendo al dialogo e non è poco!
 Le esperte ci suggeriscono anche approcci costruttivi, "giochi" simpatici per coinvolgere anche i più restii, per non parlare degli amanti del silenzio e della solitudine che aspettano gli incontri per raccontare di passioni artistiche e letterarie.
 E siccome siamo una scuola dalle mille iniziative oggi hanno anche assistito al torneo di pallavolo in palestra, dove i nostri hanno tirato fuori il meglio della loro grinta sportiva con qualche scaramuccia, qualche muso lungo, qualche fumino di mancata vittoria.

 Il percorso continuerà anche a lezioni terminate, secondo un fitto calendario e noi non possiamo che ringraziare Catia Valenti e Anika Luceri, per la disponibilità e i suggerimenti singoli e di gruppo.

 La scuola è anche e soprattutto questo, un mettersi in gioco continuo e spassionato.

domenica 1 giugno 2025

PESCATORI DI SORRISI

Prima domenica di giugno, è scoppiata l'estate e zio Franco Corsi ha organizzato una gara di pesca a scopo di beneficenza a favore dell'associazione delle Fatine del Sorriso: una ricetta perfetta tra famiglia amici sport e natura. I pescatori si sono ritrovati molto prima sugli specchi d'acqua per carpe e affini, noi "spettatori" siamo sopraggiunti in quel di Nepi più tardi con comodo domenicale ma con le scorte gustose.
 Varie categorie in gara, tra adulti e bambini: la pesca è uno sport che unisce generazioni, riappacifica gli animi e mette a dura prova la pazienza. I piccoli giocano con bigattini e girini, libellule e cagnolini, oltre ad attendere che l'esca faccia effetto! A fine gare si pesa il pesce nella nassa, si registra tutto e con rigore scientifico si eliminano sassolini e impurità che potrebbero falsare il risultato: per tutti un premio, le sacche e le medaglie, grandi sorrisi e strette di mano. Zio Franco e la sua grande famiglia hanno pensato a tutto, tenuto i contatti e premiato i partecipanti: foto ricordo per ognuno, rinfresco e caffè.
 Una volta ottemperato ogni compito "istituzionale" ci siamo fermati sotto una pergola per una riflessione conviviale, salata, affettata, focacciosa e per chiudere in bontà anche due crostate, una mora e una bionda, fatte in casa: gruppo familiare allargato in cui nessuno si sente escluso, anzi parte viva e importante che può contribuire ad una nobile causa con donazioni e offerte.

 Alla prossima occasione, di sorrisi e volontario.







giovedì 22 maggio 2025

FORMAZIONE STORYTELLING

 Potevamo accontentarci di un qualsivoglia DM noi senza un pizzico di narrazione? Potevamo noi chiudere l'anno scolastico planando leggeri verso giugno e gli adempimenti finali? Potevamo noi fermarci ad un paio di corsi di formazione a testa senza provare i brividi di un intensivo giugno?
 Ecco dal cilindro magico della vicepreside professoressa Treglia la proposta irrinunciabile dello storytelling con una docente dal curriculum invidiabile e succoso.
 Primo incontro in videochiamata con Monica Landro da Milano, siamo una trentina di docenti tra primaria e secondaria di primo grado, molti i letterati tanti i linguisti, alcuni sostegni, ma sorprendenti le presenze matematiche.
 Ci siamo, bisogna presentarsi: crisi. In poche mosse raccontare qualcosa di sé tra cartiera ed interessi non è semplice, cominciamo bene! Per non essere scontati e risultare poco attraenti scegliamo tutti di sottolineare le nostre passioni, ma anche un pizzico di vita precedente, quella prima del ruolo o della chiamata sulla via di Damasco, prima della conversione al sacro fuoco dell'insegnamento.
 C'è di tutto ed è proprio questo il bello: scrittura, teatro, canto, lettura, musica, informatica, numeri e restauro, chi l'avrebbe mai detto? Dietro ad anonimi abiti di insegnante si nascondono pregi artistici di un ottimo livello che magari passano inosservati nel tortuoso tragitto delle nazionali indicazioni.
 Siamo tutti interessati ad imparare a parlare nuovi linguaggi, scoprire segreti dialogici e comunicazioni che scavalchino le differenze geografiche, con un'inflessione alla scrittura di storie che coinvolgano i nostri studenti.
 E così per le prossime settimane ogni giovedì ci incontreremo davanti ad uno schermo per quello scambio sano e doveroso di parole e costruzioni mentali.
 Sarà l'occasione giusta per una "certificazione da blogger" e altre recondite qualità?

domenica 18 maggio 2025

QUANDO IMPARERÒ SARÀ TROPPO TARDI

 Lo stare a casa tutta la domenica mi ha invogliato a scrivere qualche considerazione, come ero abituata a fare all'inizio della mia avventura del blog, poi con il tempo ho cambiato pelle e da "opinionista" mi sono trasformata in altro, da critica d'arte a cronaca, da resoconto a scambi di ricette, da attivista a volontaria...
 Poi è arrivato il libello, soddisfazione e lacrime.
 L'impegno da blogger non è mai venuto meno, certo rallentato, perdendo anche qualche evento artistico a favore della lettura e della letteratura; sono poliedrica, insoddisfatta e curiosa.
 Ogni tanto qualcuno torna alla carica, con inviti fuori luogo o presunte collaborazioni, glisso in modo signorile ed educato; ormai posso permettermi di scegliere da chi essere contornata, coccolata e vezzeggiata.
 Ci ho messo "solo" quarantanove anni per capire di essere anch'io importante, per valorizzare il mio intelletto, per non vergognarmi delle mie origini e di certe scelte, per voltare la schiena a persone che preferiscono apparire invece di essere.

 Purtroppo non ho ancora imparato a fregarmene di certi comportamenti, di certe bugie o silenzi, di scorrettezze e doppi giochi. Magari entro settembre ci riesco, a potare i rami secchi, svuotare il sacco, togliere qualche sassolino dalla scarpa, scacciare il chiodo, trovare pace tra gli ulivi, porgere l'altra guancia.

 Nel frattempo leggo, mi formo per diventare un'esperta da invitare agli eventi e sogno di diventare una scrittrice al firma copie.

IL MEGLIO DI...PSICO

Il 16 maggio si è svolto l'ultimo incontro con la psicologa di Istituto, abbiamo raggiunto l'ultimo livello! Partecipare alle riunioni mensili del venerdì pomeriggio non è stato semplice ma certamente i benefici sono stati maggiori dei disagi, per esempio avevo sempre al mio fianco la DS seduta, come scolarette, ad ascoltare.
 La dottoressa Rossetti nel corso degli appuntamenti pomeridiani con gli adulti e durante le ore mattutine tra i ragazzi ha potuto elaborare un quadro completo della nostra Scuola, chissà che idea si è fatta? Ma è molto professionale e non ha mai smesso di sorridere né ci ha tolto il saluto, ottimi indizi!
 Per queste ultime ore di "chiacchierata" la dottoressa ha preparato una sorta di riassunto, compendio, "quello che ci siamo detti...", il meglio di, quindi gestione dei compiti a casa e del tempo, l'ansia che ormai è nostra fedele accompagnatrice, il digitale che ha invaso e stravolto il mondo reale, le peculiarità delle certificazioni e tanto altro a contorno di un connubio da valorizzare, quello scuola-famiglia causa invece di incubi notturni anche al docente più calmo.
 Come sempre eravamo seduti a ferro di cavallo, sui banchi scolastici ad ascoltare e leggere le indicazioni, controbattere e portare esempi spiccioli di vita quotidiana tra un caso di plagio da intelligenza artificiale e crisi da confronto tra fratelli, la ricerca del metodo di studio perduto e le diagnosi di funzionamento, ognuno con il proprio vissuto da sciorinare in cerca di sostegno e comprensione a prescindere.
 La formazione è continua, il dialogo tra colleghi in verticale è fondamentale, la condivisione di esperienze non ti lascia come una monade scollegata dal contesto o almeno si soffre in gruppo...
 Grazie ancora a Sarah Rossetti e a chi ha programmato questi incontri "funzionali".

giovedì 15 maggio 2025

PRIMA, NUN FA LA STUPIDA STASERA...

  Stiamo tornando alla base, dopo una giornata romana di maggio tra un timido sole e qualche gocciolone vaticano.

 Prima tappa dell'uscita delle classi prime di Istituto il Teatro Orione, per una Cenerentola rossiniana da metateatro tra il palco e le poltroncine, tra i professionisti e i bambini pronti a cantare ed interagire, un po' emozionati un po' romantici, applausi finali a scena aperta, con gridolini di approvazione dei piccoli in platea e dei grandi in galleria.

 Dopo la meritata scena ce ne siamo andati a mangiare quei vettovagliamenti da scorte stipate negli zaini: panini super imbottiti, piadine triplo strato, pasta fredda, frittate, bocconcini e frutta in guscio macedonia secca caramellata candita, qualche chicco piccante per chiudere. E naturalmente tanta sete. Gabbiani grandi come tacchini in cerca di briciole sui pini dell'area verde di Castel Sant'Angelo sono la nostra migliore attrattiva.

 Poi in marcia verso San Pietro, in un flusso di ospiti e pellegrini, turisti e religiosi da ogni parte del mondo. Giusto un gelato a chiudere una artistica eterna gita romana, Aleluja!





martedì 13 maggio 2025

MAGGIO LETTURE MANZI

  Primo appuntamento alla scuola primaria A. Manzi di Civita Castellana per Il Maggio dei Libri '25, mi attendevano in prima. Composti, seduti ai banchi, professionali nel sistemare il materiale sul piano: mi hanno guardata con fare circospetto, mi avevano già incontrata ma meglio non fidarsi, avranno pensato.

 Ho disposto gli albi illustrati sulla cattedra e messo in bella mostra la mia sporta di Nati per Leggere, non manco occasione di pubblicizzare il mio gruppo di volontariato di lettura zero-sei anni.

 Ho cominciato col raccontarmi, ma gli ascoltatori in grembiulino hanno velocemente tagliato corto sulle presentazioni per passare all'ascolto, per quello ero stata invitata no?

 Giusta osservazione.

 Ho cominciato da La mia scuola ha un nome da maschio, delizioso, per continuare poi con il gufo i mostri gli elefanti le crosticine sulle ginocchia l'estate il talento... Insomma ho praticamente esaurito la mia scorta di illustrazioni, rime e parole, tutto d'un fiato, perché non hanno perso una battuta.

 Incontro di circa un'ora terminato con una solenne votazione per scegliere l'albo più carino, la storia più divertente, le illustrazioni più azzeccate e...ha vinto il gufo a caccia della cena! Rispettabilissimo verdetto, lo hanno decretato i bimbi.

 Ho salutato commossa di tanta partecipazione, raccogliendo abbracci e bacetti, cosa chiedere di più? Prossima occasione tra una settimana per una lettura ad alta voce nella classe seconda, comincio a riflettere sulla scelta.

 Grazie ai bimbi di prima, alle loro maestre e alla maestra Loredana fiduciaria di plesso che ha coordinato il tutto con la sua solita immancabile dolcezza.

 Gli albi illustrati provengono tutti dalla Biblioteca Comunale di Soriano nel Cimino, una garanzia.


martedì 6 maggio 2025

COS'È MANCATO QUEST'ANNO?

 Tricche e ballacchere siamo giunti all'ultimo mese di lezione, ULTIMO! Roba da non crederci, quando lo vivi giorno per giorno sembra eterno ed immortale, poi arriva Pasqua e tutto precipita.

 Settimana di Consigli di classe, ancora un'uscita didattica e il RE è pronto, o quasi. Ah, mi hanno contattata dalla primaria anche per un paio di interventi per il Maggio dei libri, non vedo l'ora, mi sento a casa e coccolata alla Manzi di Civita Castellana.

 Questo pomeriggio ho sistemato il mio archivio personale di materiale didattico, dieci anni di vita scolastica a questa parte, ed ho scovato progetti vari interdisciplinari di lettere e musica, alcuni testi rimaneggiati e pure quelle canzoni grammaticali che tanto mi piacciono. Ecco allora, quest'anno non ho cantato, incredibile a dirsi: venendo meno alla vena canterina ereditata falla mia Maestra, non ho proposto nessuna lezione alternativa alle mie classi, perché?

 Perché ho due seconde e una prima impegnative; perché ho "poche" ore di lezione che devo fare fruttare al massimo, a capoccia bassa dicesi; perché certe trovate vanno bene per la terza; perché l'animo non è ben disposto, perché non tira la giusta aria forse...

 Il lavoro non è solo quello che risulta da contratto, non basta una griglia di nomi e numeri, non si vive di solo pane, non siamo monadi dislocate nell'universo.

 Aria, serve aria.

domenica 4 maggio 2025

EVVIVA SANT'EUTIZIO!

  Evento storico: pellegrinaggio trasporto traslazione temporanea processione, chiamatelo come meglio credete, resta un pomeriggio comunitario emozionante e unico, di profonda devozione popolare.

 Era dal 1996 che non si faceva vedere, l'urna con le spoglie mortali del Martire, che ogni cinquant'anni lascia il luogo sacro per giungere a Soriano; 2025 anno giubilare trasporto prima domenica di maggio, poi tra il 14 e il 15 si estenderanno i festeggiamenti patronali "soliti".

 Sembrava un cielo minaccioso, uggioso, piovoso e dispettoso, invece poi si è aperto attraversato da caldi raggi di sole. 

 C'erano padre Valdo, i sacerdoti e i Padri Passionisti, c'era la Banda, c'erano i facchini in formazione completa tra frazione e sede centrale, c'erano tanti fedeli devoti, di ogni età, c'era la Squadra ecologica. È stato emozionante, non trovo altro aggettivo: un lungo fiume di persone che si snodava per le campagne di Sant'Eutizio, addobbi ai lati, fiori vasi mazzolini, altari alle fermate per riprendere fiato e rifocillarsi. Le persone che hanno pensato alle stazioni di posta sono state deliziose e accoglienti, non mancava nulla per sostenere i facchini che a spalla hanno trasportato la "macchina", inizialmente in piano, poi man mano che si era in vista del Castello Orsini solo salite.

Il gruppo di fedeli a San Paolo della Croce era consistente, ma strada facendo è diventato imponente per riempire la piazza e arrivare alla Rocca di corsa, al ritmo della banda.

 Soriano si stringe intorno ai facchini che hanno realizzato tutto questo, in preghiera per cercare aiuto e conforto, per chiedere una grazia, per trovare sollievo.

 Evviva Sant' Eutizio!

 Di seguito un assaggio del percorso seguito, quasi sei chilometri di orazioni in italiano e latino, canti e invocazioni, partendo alle 18:00 per concludere alle 21:00.

 Grazie a chi ha organizzato.

















sabato 3 maggio 2025

CHE COS'È LA DIGNITÀ?

 Scrive Treccani: nobiltà morale dell'uomo, amor proprio, decoro, distinzione, elevatezza, onore, reputazione, rispettabilità.

 Riflessione nasce da un discorso con le colleghe, riguardo al lavoro s'intende, pagato in modo adeguato, sottopagato, sfruttato.

 L'altro giorno, di nuovo, ho dovuto sorbire la solita tirata sugli insegnanti manchevoli, ignoranti, lavativi; ho taciuto per non offendere, come sempre, dimostro con i fatti, parecchi.

 Combatto e lotto ogni giorno per la mia dignità come donna, madre, moglie, figlia, cittadina, come tanti altri naturalmente. Eppure molto spesso mi capita di accantonare la dignità sul posto di lavoro, per andare incontro alle esigenze degli altri, cercare la quadra anche nella situazione spigolosa, non accendere discussioni ma buttare acqua sul fuoco della polemica, perché tutti abbiamo bisogno di vivere in un clima disteso, senza acuire prese di posizioni irremovibili o tenere stretta con i denti la propria cantonata, di ciò sono fermamente convinta.

 In materia di amicizia ho abbandonato da tempo la posizione dignitosa, tanto che mia sorella afferma che è ora di farla finita con la mia idea romantica di amicizia radicata nel tempo e coltivata ad ogni costo. Ho un bisogno morboso delle mie amiche, non credo di essere sempre ricambiata. E non è una loro colpa, sono io ad esagerare.

 Tutti i rapporti umani possono essere temporanei, incostanti, volubili, casuali, aperti, trascurati, leggeri, passeggeri, circostanziali, perché l'amicizia dovrebbe essere un'eccezione?

 Abbandono quel briciolo di dignità quando sopporto mancanze bugie doppi giochi di conoscenti e parenti, per un'esistenza misurata e pacifica: non rendo mai pan per focaccia, non faccio mai agli altri quello che non voglio sia fatto a me, non continuo la catena delle offese, che siano gli altri a vivere e operare nel torto, ma quello che io percepisco come torto magari per gli altri è normale, regolare, giusto: di questo fatico a prendere coscienza, dell'opinione altrui, del diverso modo di affrontare la quotidianità.

 SCIALLA, dicono i miei pargoli, ma io non ne sono capace.

domenica 27 aprile 2025

TORINO DI PONTE

  Scrivo questo articolo mentre percorriamo la strada del ritorno, siamo in treno, Frecciarossa destinazione Roma Tiburtina. Siamo partiti da Torino Porta Nuova alle 7:40, abbiamo trascorso il ponte nel capoluogo piemontese, arrivati giovedì all'ora di pranzo sempre in treno. È il nostro primo viaggio familiare su rotaia; mi hanno causato qualche piccola ansia il laccio dell'orario, il costo non proprio economico, l'incastro dei vari spostamenti, ma i punti a favore sono veramente tanti non ultimi la velocità e la comodità di guardare dal finestrino intorno ad un tavolino tutti insieme.

 Torino è una città signorile, nobile, reale: strade dritte e parallele, piane e pulite, palazzoni a destra e a sinistra che si aprono in enormi spazi aperti e geometrici. Abbiamo imbeccato un tempo meraviglioso, assolato, primaverile, solo questa mattina il cielo piange per la nostra partenza mentre attraversiamo una città grigia deserta addormentata.

 Abbiamo soggiornato in un piccolo appartamento, attrezzato, centrale, affacciato su una corta interna, da cui muoverci per ogni escursione giornaliera: a piedi, zainetto, felpa giovanile. Certo una permanenza turistica non ti offre il polso della situazione, ma la sensazione è positiva per il flusso consistente ma ordinato delle persone, per i servizi, i locali aperti, le luci notturne sulle facciate storiche, il parlare educato e mai volgare.

 Cosa ci ha colpito: la pulizia, gli spazi, la varietà internazionale dell'offerta del cibo, le biciclette utilizzate da tutti, l'assenza di salite e gli scoiattoli "addomesticati". Per cause di forza maggiore abbiamo operato una scelta dei monumenti e dei siti da visitare, ma il Museo Egizio è imperdibile.

 Una volta a casa cominceremo a programmare il prossimo viaggio, ci aspetta di nuovo il cipignolo dei risparmi da rimpinzare. Idee: Matera, Ferrara o Mantova.







mercoledì 16 aprile 2025

I RAGAZZI SONO IN GIRO

    Per la continuità.

Ovvero, abbiamo organizzato un'uscita di gruppo.

 I bambini della quinta primaria Matteucci e i bambini della prima della secondaria di primo grado SDA si sono incontrati per un appuntamento importante, di scambio e confronto, di passaggio di testimone quasi. Semplice semplice: giro per il borgo di Faleria, a partire dalla scuola fino ad arrivare ai giardini, per scoprire il prossimo futuro scolastico.

 A tappe, a soste, a declamazioni: dalla Piazza troiana ai Ciclopi, dall'Ospitaletto al Castello Anguillara, attraverso forre e leggende, versi immortali e domande scomode.

 Una bella squadra assortita, tre musicisti con strumenti a fiato e una presentatrice, vari rapsodi, aedi e stornellatori di filastrocche ad allietare un pubblico attento e concentrato, a tratti esigente.

 Abbiamo recitato il decalogo giusto più uno, illustrato la geografia del territorio, suonato l'inno, formulato rime baciate, declamato proemi immortali, invocato muse e protettori, richiamato alla memoria storie leggendarie pur di essere apprezzati, non annoiare, ottenere una bella figura e testimoniare il cambiamento vissuto alla "scuola dei grandi".

 Una nuova grande esperienza che certamente ha bisogno di miglioramenti, piccoli accorgimenti e un pizzico di voce più alta, però tutto sommato positiva.

 Si cresce a passi giusti e lenti, ma costanti.





venerdì 11 aprile 2025

COME PUÒ ESSERE COSÌ DIFFICILE? PROVA

  Incontro di aprile, l'appunto mensile con la psicologa di Istituto per inquadrare la situazione, analizzare il problema, trovare una possibile soluzione.

 Solo che questa volta ci siamo messe in gioco, tutte donne, tutte coinvolte dal tema del seminario ovvero DSA e come procedere: dalla Dirigente alle madri, dalle professoresse alle maestre, funzione strumentale doppia e vice, ci siamo, un bel gruppo di professioniste, a trecentosessanta gradi.

 Primo punto, capiamoci sulla terminologia, i riferimenti di legge e le diagnosi di strutture pubbliche o private: una certa differenza tra BES e Disturbo Specifico dell'Apprendimento, intanto nella "durata" e nella "localizzazione".

 Subito in campo le famiglie che devono necessariamente collaborare con la scuola, tempestività della diagnosi e personale attrezzato formato e motivato a tirare fuori il meglio dal minore.

 Ci sono parole che non si possono proprio utilizzare, ci sono concetti che "mancano" ai meno sensibili, ci sono situazioni delicate in cui un alunno con DSA vive e impara che sfuggono al sentire comune: meglio immergersi negli esercizi, ebbene sì siamo state coinvolte in "giochi" di ruolo.

 Come scrive un disgrafico, come percepisce un testo scritto un dislessico, cosa si comprende da un testo di cui conosciamo i singoli termini ma non l'ambito disciplinare, cosa riusciamo a capire se leggiamo un testo che ricorda il Lonfo di Maraini, come interpreti un'immagine all'apparenza macabra, racconta una storia a catena senza utilizzare parole che contengano una lettera specifica e così via, tanto per intenderci sui confini pratici del disturbo, che non è un capriccio né una situazione temporanea.

 La dottoressa Sarah Rossetti ha dato prova di una grande versatilità, ci siamo divertite, abbiamo toccato con mano, è il caso di dirlo, lo specchio del nostro lavoro e ragionato sulla forma di un intervento giusto e rispettoso; appuntamento al prossimo incontro a maggio.

 Per informarci meglio dell'argomento abbiamo avuto questo suggerimento video, caldamente consigliato:

https://www.youtube.com/watch?v=9Wb7vS3k2Lc