Ecco le novità che, da poco annunciate, hanno già preso forma, colore, consistenza, spazio, posto, impegno, lavoro, funzione...in biblioteca e dove sennò!
Non so se ricordate la piccola riunione, di cui vi avevo informato, tra la meravigliosa bibliotecaria e Luisa, la voce narrante più interessante che conosca: ecco i risultati, ben visibili nella sala ragazzi della biblioteca del paesello.
Si tratta di una "lavagna" su cui annotare i consigli da lettore a lettore, consigli pratici, colorati, personali, personalizzabili e personalizzati; poi l'angolo dei messaggi per ogni lettore ad uno particolare, uno che merita l'attenzione e l'interesse, di un lettore per un amico specifico, unico, che sia del cuore, parente, compagno di scuola, a propria scelta insomma.
Tutto da scoprire in biblioteca, in particolare il martedì mattina e il giovedì pomeriggio, quando si può partecipare anche ad una piccola merenda!
Più di così non si può, almeno per il momento...
Ora tocca ai bimbi correre a divertirsi anche in biblioteca.
giovedì 30 giugno 2016
VARIAZIONI SUL TEMA, ARTISTICO?
Scusate l'insistenza, ma quando un paesello riesce a dare il meglio di sé, non posso non tenerne conto, impugnare il cellulare e scattare quelle meravigliose foto che testimoniano il grado di perfezione "artistica" raggiunto in anni e anni di corsi, studio, civilizzazione, approfondimenti, convegni e ricorsi...
Che il Ciel ci aiuti e Zeus non ci fulmini...
Non so se ricordate le foto di qualche giorno fa, con il Focus artistico, il punto di vista obbligato, si vede che quel briccone dell'ombrello si è un po' offeso e guardate birbante dove è andato a nascondersi! Proprio dietro la cabina Enel, ma dico io...Esci fuori, TANA PER L'OMBRELLO!
E per finire - ma solo per questo articolo - altro schizzo divertente e di un certo piglio, non male direi...E poi a due passi da piazza, anzi proprio lì sotto!
Grazie per l'attenzione, alla prossima testimonianza d'arte, anzi direi AL PROSSIMO ATTACCO D'ARTE!
Che il Ciel ci aiuti e Zeus non ci fulmini...
Non so se ricordate le foto di qualche giorno fa, con il Focus artistico, il punto di vista obbligato, si vede che quel briccone dell'ombrello si è un po' offeso e guardate birbante dove è andato a nascondersi! Proprio dietro la cabina Enel, ma dico io...Esci fuori, TANA PER L'OMBRELLO!
Questo posto invece è tale da suscitare l'invidia dei manifesti strappati di Mimmo Rotella, altro che il maestro del décollage, un baffo
E per finire - ma solo per questo articolo - altro schizzo divertente e di un certo piglio, non male direi...E poi a due passi da piazza, anzi proprio lì sotto!
SENTIRSI INADEGUATI
Alzi la mano chi non si è mai sentito almeno una volta in vita sua a disagio, di troppo, furori luogo, sì insomma nel posto sbagliato al momento sbagliato...
A me è capitato, ma ho raccolto anche testimonianze di amici e parenti e allora ve ne vorrei parlare un poco, alla mia maniera, senza la pretesa di filosofare, trovare soluzioni o dare l'assoluzione a chicchessia, non ne sono capace, scrivo solo di quel che mi capita di vivere e sentire...
In un gruppo di donne in carriera, in un caldo pomeriggio estivo, si parla di stress e di consequenziale bisogno di vacanze; ti eclissi: potresti elencare decine di momenti di crisi, ma niente villeggiatura rigenerante, troppe spese, pochi soldi, sempre la solita situazione di mer@§.
Al mega rinfresco comunione-cresima-battesimo-laurea-matrimonio, davanti a te si stende ogni bendidio cucinato da mani esperte, cuoche sopraffine, vere regine dei fornelli e tu ascolti consigli, suggerimenti, curiosità, esperimenti per torte multistrato con sorpresa incorporata e intanto ripensi al tuo scialbo ciambellone della colazione e ai chili di troppo che ti porti dietro, senza alcuna voglia di preparare terribili tentazioni di gola.
Tutti atletici, sportivi, in sfolgoranti completini ginnici fosforescenti che poco lasciano alla fantasia delle curve, si confrontano tempi, successi e prestazioni e tu non pratichi nessuno sport degno di nota, ti piace il peso forma ma non la muscolatura a tutti i costi, non sopporti il fisico palestrato e ti mette soggezione la tartaruga addominale come la tavoletta di cioccolata pettorale, cammini per strada mangiando una mela, nella pia illusione di perdere quel chiletto fastidioso.
Gli altri riescono a salire ad altezze per te insuperabili, procedono sicuri mentre tu ondeggi, tremi e vorresti urlare al mondo la tua paura terribile del vuoto, capita, e ti senti sbagliato, inadeguato, ti scoraggi e rinunci.
L'insegnante spiega, interroga, assegna compiti come se guidasse un esercito e tu arranchi, traballi e certe volte non capisci, ti stanchi e vorresti essere altrove: non sempre chi dà tanto raccoglie tanto, perché chi è dall'altra parte spesso non ha i naturali o giusti strumenti di comprensione e di lavoro, di conseguenza teme di essere al di sotto dell'intelligenza globale.
A me è capitato, ma ho raccolto anche testimonianze di amici e parenti e allora ve ne vorrei parlare un poco, alla mia maniera, senza la pretesa di filosofare, trovare soluzioni o dare l'assoluzione a chicchessia, non ne sono capace, scrivo solo di quel che mi capita di vivere e sentire...
In un gruppo di donne in carriera, in un caldo pomeriggio estivo, si parla di stress e di consequenziale bisogno di vacanze; ti eclissi: potresti elencare decine di momenti di crisi, ma niente villeggiatura rigenerante, troppe spese, pochi soldi, sempre la solita situazione di mer@§.
Al mega rinfresco comunione-cresima-battesimo-laurea-matrimonio, davanti a te si stende ogni bendidio cucinato da mani esperte, cuoche sopraffine, vere regine dei fornelli e tu ascolti consigli, suggerimenti, curiosità, esperimenti per torte multistrato con sorpresa incorporata e intanto ripensi al tuo scialbo ciambellone della colazione e ai chili di troppo che ti porti dietro, senza alcuna voglia di preparare terribili tentazioni di gola.
Tutti atletici, sportivi, in sfolgoranti completini ginnici fosforescenti che poco lasciano alla fantasia delle curve, si confrontano tempi, successi e prestazioni e tu non pratichi nessuno sport degno di nota, ti piace il peso forma ma non la muscolatura a tutti i costi, non sopporti il fisico palestrato e ti mette soggezione la tartaruga addominale come la tavoletta di cioccolata pettorale, cammini per strada mangiando una mela, nella pia illusione di perdere quel chiletto fastidioso.
Gli altri riescono a salire ad altezze per te insuperabili, procedono sicuri mentre tu ondeggi, tremi e vorresti urlare al mondo la tua paura terribile del vuoto, capita, e ti senti sbagliato, inadeguato, ti scoraggi e rinunci.
L'insegnante spiega, interroga, assegna compiti come se guidasse un esercito e tu arranchi, traballi e certe volte non capisci, ti stanchi e vorresti essere altrove: non sempre chi dà tanto raccoglie tanto, perché chi è dall'altra parte spesso non ha i naturali o giusti strumenti di comprensione e di lavoro, di conseguenza teme di essere al di sotto dell'intelligenza globale.
BRAVO CHI LEGGE... CODESTO BLOG!
Al telefono la mia amica speciale poco incline alla vita mondana del paesello, si è complimentata con la sottoscritta per averla aggiornata continuamente sui fatti, gli eventi e l'esistenza di molte persone altrimenti per lei irraggiungibili, bella soddisfazione - blog di servizio!
La mia amica bloccata a casa forzatamente per la gamba operata, mi ha confessato di aver passato dei bei momenti divertenti insieme a me, ai miei scritti, ai miei pensieri in libertà. Blog - azione distensiva, ottima!
Alcuni dei miei amici artisti - tutti un po' vanitosi - sbirciano per controllare se e cosa scrivo di loro e dei loro eventi, peccato che non lascino traccia del loro fugace passaggio, troppo impegnati? Aspetto sempre un loro cenno, una loro parola di conforto, di inizio, di curiosità o semplicemente di ringraziamento.
La mia amica maestra dice che si rispecchia in molto di quel che scrivo, che rivive momenti della sua infanzia o semplici ricordi che scaldano il cuore, bello questo blog!
Chi è lontano, chi ha scelto di vivere fuori, chi vive e ama altrove ma ha lasciato un pezzo di cuore qui nel paesello, legge, si commuove e commenta, specie se ricorrono foto o riflessioni sul "bello" della vita.
Per chi legge queste povere righe e si diverte, riflette e poi lo condivide, il grazie non è mai abbastanza, mi sento importante e lusingata!
E quando mi sento scema a riportare per iscritto le mie umili riflessioni, quando sembra tutto scontato, quando non trovo motivi validi per continuare, penso ai messaggi, alle condivisioni, al pollice in su e tutto torna sereno, mi riappacifico con il mondo e digito quel che mi passa per la testa, serio o faceto, triste o divertente, spiritoso o importante che sia.
GRAZIE, e quando ci incontreremo per strada ve lo dirò personalmente!
La mia amica bloccata a casa forzatamente per la gamba operata, mi ha confessato di aver passato dei bei momenti divertenti insieme a me, ai miei scritti, ai miei pensieri in libertà. Blog - azione distensiva, ottima!
Alcuni dei miei amici artisti - tutti un po' vanitosi - sbirciano per controllare se e cosa scrivo di loro e dei loro eventi, peccato che non lascino traccia del loro fugace passaggio, troppo impegnati? Aspetto sempre un loro cenno, una loro parola di conforto, di inizio, di curiosità o semplicemente di ringraziamento.
La mia amica maestra dice che si rispecchia in molto di quel che scrivo, che rivive momenti della sua infanzia o semplici ricordi che scaldano il cuore, bello questo blog!
Chi è lontano, chi ha scelto di vivere fuori, chi vive e ama altrove ma ha lasciato un pezzo di cuore qui nel paesello, legge, si commuove e commenta, specie se ricorrono foto o riflessioni sul "bello" della vita.
Per chi legge queste povere righe e si diverte, riflette e poi lo condivide, il grazie non è mai abbastanza, mi sento importante e lusingata!
E quando mi sento scema a riportare per iscritto le mie umili riflessioni, quando sembra tutto scontato, quando non trovo motivi validi per continuare, penso ai messaggi, alle condivisioni, al pollice in su e tutto torna sereno, mi riappacifico con il mondo e digito quel che mi passa per la testa, serio o faceto, triste o divertente, spiritoso o importante che sia.
GRAZIE, e quando ci incontreremo per strada ve lo dirò personalmente!
mercoledì 29 giugno 2016
FEBBRE DA PRESTAZIONE
Ho scelto il titolo a caso: quest'articolo nasce dalla mia mente confusa, è tardi, vorrei correre a dormire e riposare queste ossa ormai stanche e questi occhi che combattono la forza di gravità. Per il terzo giorno ho girato per uffici alla ricerca della domanda perfetta, ma se sbagliano loro non è mica colpa mia, subisco e corro da una parte all'altra del paesello - e non solo - per compilare e chiudere, Santa Pazienza!
Ho poco lavoro, pochissimo propriamente detto - non che non abbia altro di importante da svolgere - quindi per reazione mi sento molto abbacchiata, quasi inutile; per questo ho poche iniziative e molti dubbi, pochi soldi e tanta fantasia.
E la mia mente vaga nell'universo, da un punto all'altro del cosmo/famiglia per capire quanto sia difficile educare, allevare, fortificare, coccolare, punire o esaltare i pargoli di oggi, che sono come quelli di ieri, sono cambiati i genitori però e il loro modo di affrontare compiti e impegni giornalieri.
Ho una ricetta da provare: i biscottini semplici della maestra di danza, che visti i risultati di agilità e peso corporeo vanno consumati almeno tre volte a settimana, lontano dai pasti, con la musica a tutto volume e scarpette adeguate all'impegno, sempre con il sorriso stampato su labbra rosse, naturalmente.
E mi ritrovo a ragionare tra me e me - senza la pretesa di una spiegazione, ancora - di tutti quegli eventi a cui ero stata invitata, di tutti quegli appuntamenti che avrebbero dovuto intasare la mia agenda e che invece sono spariti, ammutoliti, che sia cambiato qualcosa è poco ma sicuro, ma cosa? Non sia la soluzione quella che penso io, povera me!
O natura, o natura,
Perché non rendi poi
Quel che prometti allor? perché di tanto
Inganni i figli tuoi?
C'è molta carne artistica al fuoco della bellezza, ho preso alcuni contatti per il mese di agosto, buone occasioni e idee per farsi conoscere fuori, oltre i confini, spero che qualcosa si realizzi e non rimanga il tutto sulla carta delle buone intenzioni.
Ho poco lavoro, pochissimo propriamente detto - non che non abbia altro di importante da svolgere - quindi per reazione mi sento molto abbacchiata, quasi inutile; per questo ho poche iniziative e molti dubbi, pochi soldi e tanta fantasia.
E la mia mente vaga nell'universo, da un punto all'altro del cosmo/famiglia per capire quanto sia difficile educare, allevare, fortificare, coccolare, punire o esaltare i pargoli di oggi, che sono come quelli di ieri, sono cambiati i genitori però e il loro modo di affrontare compiti e impegni giornalieri.
Ho una ricetta da provare: i biscottini semplici della maestra di danza, che visti i risultati di agilità e peso corporeo vanno consumati almeno tre volte a settimana, lontano dai pasti, con la musica a tutto volume e scarpette adeguate all'impegno, sempre con il sorriso stampato su labbra rosse, naturalmente.
E mi ritrovo a ragionare tra me e me - senza la pretesa di una spiegazione, ancora - di tutti quegli eventi a cui ero stata invitata, di tutti quegli appuntamenti che avrebbero dovuto intasare la mia agenda e che invece sono spariti, ammutoliti, che sia cambiato qualcosa è poco ma sicuro, ma cosa? Non sia la soluzione quella che penso io, povera me!
O natura, o natura,
Perché non rendi poi
Quel che prometti allor? perché di tanto
Inganni i figli tuoi?
C'è molta carne artistica al fuoco della bellezza, ho preso alcuni contatti per il mese di agosto, buone occasioni e idee per farsi conoscere fuori, oltre i confini, spero che qualcosa si realizzi e non rimanga il tutto sulla carta delle buone intenzioni.
martedì 28 giugno 2016
SEMPRE PIÙ ARTISTI INTORNO A NOI
Continua la mia ricerca forsennata di talenti: giro armata di cellulare, che all'occorrenza sfodero senza timore per immortalare certe opere del genio paesano meritevoli di lode. Oggi ne ho trovate alcune degne di "nota" ironica, il che non mi sembra poco!
A voi giudicare e, come sempre, unirvi alle mie emozioni!
Questa è un'opera Fanta-stica...
Questa invece è una lattina rossa cubista...
Ora una vera e propria installazione, di cui offro due punti d'osservazione, il famoso FOCUS artistico
E infine un invito a brindare alla vita, troppo breve per lasciarla andare in acqua...
A voi giudicare e, come sempre, unirvi alle mie emozioni!
Questa è un'opera Fanta-stica...
Questa invece è una lattina rossa cubista...
Ora una vera e propria installazione, di cui offro due punti d'osservazione, il famoso FOCUS artistico
E infine un invito a brindare alla vita, troppo breve per lasciarla andare in acqua...
lunedì 27 giugno 2016
QUANDO LA NAZIONALE CHIAMA
...Difficile non rispondere!
Pomeriggio tranquillo, troppo tranquillo, per strada non passa alcuno, nessuno ha alcuna necessità: per forza c'è la partita della Nazionale, ogni bisogno è sopito, ammutolito, in secondo piano.
Per cause di forza maggiore ci perdiamo il primo tempo e arriviamo al parco - c'è la Classe 77 che ha organizzato il raduno "calcistico" - durante l'intervallo: tutti gli adulti tranquilli, seduti ai tavoli, birra fresca a portata di mano; i fanciulli no, sono ben agitati intorno ai giochi, vispi e combattivi per la conquista dell'altalena.
Inizia il secondo tempo e tutto tace, ci si siede comodi e ordinati davanti al maxi schermo, guai a muoversi, che dietro protestano!
Tutti allenatori, agitati di mani e di fischio potente, ironici quanto basta nei confronti di quei giocatori spagnoli che in passato ci hanno maltrattato; ma questa volta no, siamo in vantaggio! Si battono le mani alle azioni vicine al goal, si sbeffeggia l'attaccante che fa cilecca, ci si alza in punta di piedi quando si arriva vicino al secondo goal, peccato, dietro front e seduti di nuovo.
I miei pargoli intanto si consolano e ammazzano la tensione con una porzione di patatine, così è meglio!
Poi inaspettatamente una rete che tranquillizza i tifosi, li mette in pace con il mondo, si esulta alla scarsezza del portiere avversario e lo si ridicolizza: tutti si abbracciano, brindano, ci si sente parte del Popolo trionfante, qualcuno si lamenta dell'ansia accumulata che contrasta con il cibo ingurgitato!
Al prossimo appuntamento, sempre con il Comitato del Santo Patrono, così si contribuisce ad un buon risultato.
domenica 26 giugno 2016
"NUOVE" REALTÀ ARTISTICHE
Sapete bene quanto sia legata al mio paesello e quanto mi impegni ad esaltare il positivo che vi regna, l'impegno che si profonde, il sussulto d'arte che sfrigola, insomma le specialità sfornate dai miei concittadini.
Ecco allora che ho pensato di lasciare testimonianza anche di ciò che ammiro durante i miei allenamenti quotidiani, le mie passeggiate notturne, i miei percorsi eno-gastronomici di approvvigionamento cibo familiare. Non ho la pretesa di essere esauriente, anzi la mia caccia al talento proseguirà per tutta l'estate, chi mi ama mi segua e mi segnali!
Dunque noi paesani, si sa, siamo molto ospitali e generosi, neanche un villeggiante/turista straniero si troverà mai male da noi...
Ecco allora che ho pensato di lasciare testimonianza anche di ciò che ammiro durante i miei allenamenti quotidiani, le mie passeggiate notturne, i miei percorsi eno-gastronomici di approvvigionamento cibo familiare. Non ho la pretesa di essere esauriente, anzi la mia caccia al talento proseguirà per tutta l'estate, chi mi ama mi segua e mi segnali!
Dunque noi paesani, si sa, siamo molto ospitali e generosi, neanche un villeggiante/turista straniero si troverà mai male da noi...
Beh, qualche volta le nostre idee non sono ben chiare e, ancor peggio, ciò che afferma uno viene smentito - seduta stante - da un altro e allora non ci si capisce più niente!
Le nostre menti superiori riescono ad elaborare anche diversi e tortuosi rebus, che sta poi ai volenterosi passanti risolvere; l'arcano richiama, incuriosisce, spinge al ragionamento e tutti ne rimangono coinvolti.
I ritratti con firma sono la specialità ultima sfornata, si possono ammirare su diversi muri del paese, dislocati in punti strategici, ma non banali, per non passare inosservati e suscitare nel passante ammirazione e conforto giornaliero. Naturalmente la firma è geniale.
E non poteva certo mancare l'incoraggiamento ad un mondo migliore, ad un impegno civile costante per il bene della collettività, che si sente stretta in un abbraccio culturale unico e irripetibile.
giovedì 23 giugno 2016
PICCOLE PRINCIPESSE E ADORABILI CAVALIERI
C'era una volta un gruppo di bambini, tutti bellissimi e intelligenti, accorti osservatori ma ancor più ottimi ascoltatori, silenziosi e pazienti. I bimbi si erano dati appuntamento in un luogo magico, ombroso e fresco, dove era di guardia una bimba con il suo fedele cane ed erano armati di tanti libri colorati, ottimi per ammazzare il tempo e la noia.
Era lì ad aspettarli Luisa, una ragazza dolcissima, dalla meravigliosa voce che si modulava a seconda dei personaggi incontrati di volta in volta, "La principessa, il drago e il prode cavaliere" ad esempio, ma anche cavalieri rossi e blu, animaletti sfortunati e orsetti che volevano giocare.
I bimbi ascoltavano contenti, ma poi la fame li assaliva e la sete stringeva le loro gole, allora mamma Assunta correva in loro aiuto con una dolce crostata a spicchi e tutto si risolveva.
Quando giungevano alla fine dell'incontro i bimbi si dividevano i libri, si salutavano sorridenti e tornavano ognuno alla propria dimora, felici e contenti, dandosi un nuovo appuntamento per la settimana successiva.
MILLE E UNA NOTTE DI PENSIERI ED EMOZIONI
Anche questa sera mi sono concessa una passeggiata rilassante e scacciapensieri in notturna, bello il paesello semideserto. C'è la partita in televisione e tutte le finestre sono illuminate, si sentono voci e discussioni, ma per strada girano poche persone, neanche le solite comari che prendono il fresco, sigaretta alla bocca e giacchettino sulle spalle - meglio non prendere ariate, non si sa mai.
Periodo nervoso, di poco lavoro e tante preoccupazioni, niente di che le solite tra casa, famiglia e disoccupazione: ho bisogno di camminare e rilassare i muscoli, pensare e comporre il pezzo da scrivere, una volta tornata a casa, dopo il caffè macchiato da mamma, naturalmente.
Penso a questa notte che ci aspetta, calda, la prima dopo lunghi temporali: ogni persona con la propria coscienza, la propria vita, il proprio essere.
Ho incontrato due fidanzatini, seduti alla panchina, vicini vicini, che tubavano, teneri, che spettacolo la nascita di un amore, di un legame, la loro sarà certo una notte di sospiri e attesa per l'incontro del giorno dopo. C'è chi invece sogna della seconda prova della maturità, dopo lo scritto di italiano, il compito di matematica o di greco mette una certa ansia, una forte ansia da prestazione particolare, propria di ogni indirizzo, quello che fa la differenza. C'è chi festeggia la qualificazione della Nazionale di calcio, orgoglio sportivo; c'è chi canta, chi legge, chi scrive.
Ma c'è anche chi piange purtroppo, lontano da casa, chi culla, chi prega di tornare, chi si dispera e non capisce perché, non trova una spiegazione, se una spiegazione ci fosse. Non ci sono parole giuste per esprimere le forti emozioni, il dolore più intenso che mai si attenuerà, lo strazio e la disperazione.
L'animo umano soffre, anche anni dopo, sempre con la stessa intensità, il tempo non copre.
Periodo nervoso, di poco lavoro e tante preoccupazioni, niente di che le solite tra casa, famiglia e disoccupazione: ho bisogno di camminare e rilassare i muscoli, pensare e comporre il pezzo da scrivere, una volta tornata a casa, dopo il caffè macchiato da mamma, naturalmente.
Penso a questa notte che ci aspetta, calda, la prima dopo lunghi temporali: ogni persona con la propria coscienza, la propria vita, il proprio essere.
Ho incontrato due fidanzatini, seduti alla panchina, vicini vicini, che tubavano, teneri, che spettacolo la nascita di un amore, di un legame, la loro sarà certo una notte di sospiri e attesa per l'incontro del giorno dopo. C'è chi invece sogna della seconda prova della maturità, dopo lo scritto di italiano, il compito di matematica o di greco mette una certa ansia, una forte ansia da prestazione particolare, propria di ogni indirizzo, quello che fa la differenza. C'è chi festeggia la qualificazione della Nazionale di calcio, orgoglio sportivo; c'è chi canta, chi legge, chi scrive.
Ma c'è anche chi piange purtroppo, lontano da casa, chi culla, chi prega di tornare, chi si dispera e non capisce perché, non trova una spiegazione, se una spiegazione ci fosse. Non ci sono parole giuste per esprimere le forti emozioni, il dolore più intenso che mai si attenuerà, lo strazio e la disperazione.
L'animo umano soffre, anche anni dopo, sempre con la stessa intensità, il tempo non copre.
mercoledì 22 giugno 2016
SE SON ROSE FIORIRANNO...
Mi ero ripromessa di non scrivere nulla questa sera, per andare a ninne presto, per non intasare troppo la pagina del social network e per non approfittare della vostra bontà di lettura-ascolto. poi però ho ricevuto un messaggio privato contenente tante parole buone e allora mi sono ringalluzzita e seduta al tavolo per "colloquiare" con voi.
Dunque trattare degli esami di maturità troppo scontato e noioso alla vigilia della prova di italiano, la mia preferita naturalmente, dopo la versione di latino, si capisce.
Quindi ho pensato di ragionare di altro, meno banale.
Stavo pensando appunto a questi complimenti e a quanti invece non me ne fanno più: un tempo ero la migliore, la più geniale e la più fresca, per idee e modo di esprimermi, poi quando ho alzato le penne - come si suol dire - quando ho deciso di non assecondare oltre le manie degli altri e di chiedere, allora molti sono spariti, defilati, nascosti, senza litigi o scenate, senza una parola né una spiegazione.
Pazienza, me ne farò una ragione, però stavo appunto cercando di capire: chi ho incontrato sulla mia strada? Quanti erano disinteressati e partecipi, quanti mi reputavano veramente capace?
Troppo ingenua io o poco sinceri quelli? Fin dove si spingono le persone per approfittare degli altri?
Forse le mie capacità sono veramente scarse, ma non così scarse da non poterle comunque sfruttare.
Vorrei trovare qualche segnale da queste persone, vorrei capire, magari è meglio che cambi "mestiere", me lo dice sempre il mio Principe Azzurro.
Dunque trattare degli esami di maturità troppo scontato e noioso alla vigilia della prova di italiano, la mia preferita naturalmente, dopo la versione di latino, si capisce.
Quindi ho pensato di ragionare di altro, meno banale.
Stavo pensando appunto a questi complimenti e a quanti invece non me ne fanno più: un tempo ero la migliore, la più geniale e la più fresca, per idee e modo di esprimermi, poi quando ho alzato le penne - come si suol dire - quando ho deciso di non assecondare oltre le manie degli altri e di chiedere, allora molti sono spariti, defilati, nascosti, senza litigi o scenate, senza una parola né una spiegazione.
Pazienza, me ne farò una ragione, però stavo appunto cercando di capire: chi ho incontrato sulla mia strada? Quanti erano disinteressati e partecipi, quanti mi reputavano veramente capace?
Troppo ingenua io o poco sinceri quelli? Fin dove si spingono le persone per approfittare degli altri?
Forse le mie capacità sono veramente scarse, ma non così scarse da non poterle comunque sfruttare.
Vorrei trovare qualche segnale da queste persone, vorrei capire, magari è meglio che cambi "mestiere", me lo dice sempre il mio Principe Azzurro.
martedì 21 giugno 2016
TANTE IDEE NUOVE, IN BIBLIOTECA, DOVE SENNO'
Come ogni estate, riprendono le letture ad alta voce: due volte a settimana per invogliare, coinvolgere, appassionare sempre più i piccoli al piacere di scoprire i tesori letterari che si nascondono tra gli scaffali colorati della sezione dedicata a loro.
Luisa, sempre gentilissima e dolce, ha avuto anche una di quelle idee illuminanti subito accolte dalla meravigliosa bibliotecaria, che a sua volta ha risposto con un altro suggerimento: che magnifiche persone incontri in biblioteca!
Dunque si tratta di leggere, primo passo, poi cercare di raccogliere quanti più consigli e suggerimenti da bambino a bambino, senza forzature: ognuno darà buoni suggerimenti di lettura agli altri amichetti, in uno scambio continuo e fruttuoso di sensazioni ed emozioni letterarie.
Momenti di condivisione di idee reali, scritte o verbali, come messaggio o come parere, da piccolo lettore e piccolo lettore e in più una sorta di club, di gruppo di appassionati e sopraffini intenditori di pagine, illustrazioni e illustratori, storie, personaggi, eroi e cattivoni, insomma tutto quel che di buono si può trarre da un piacevole diritto alla lettura.
Questa mattina, dopo l'ascolto i bimbi hanno preso carta e colori ed hanno riprodotto le immagini dei libri scelti: ad ognuno la propria passione, che sia il cavallo, un dinosauro o il topo di città!
Forza venite gente che in biblioteca si va, un grande spettacolo c'è...
Luisa, sempre gentilissima e dolce, ha avuto anche una di quelle idee illuminanti subito accolte dalla meravigliosa bibliotecaria, che a sua volta ha risposto con un altro suggerimento: che magnifiche persone incontri in biblioteca!
Dunque si tratta di leggere, primo passo, poi cercare di raccogliere quanti più consigli e suggerimenti da bambino a bambino, senza forzature: ognuno darà buoni suggerimenti di lettura agli altri amichetti, in uno scambio continuo e fruttuoso di sensazioni ed emozioni letterarie.
Momenti di condivisione di idee reali, scritte o verbali, come messaggio o come parere, da piccolo lettore e piccolo lettore e in più una sorta di club, di gruppo di appassionati e sopraffini intenditori di pagine, illustrazioni e illustratori, storie, personaggi, eroi e cattivoni, insomma tutto quel che di buono si può trarre da un piacevole diritto alla lettura.
Questa mattina, dopo l'ascolto i bimbi hanno preso carta e colori ed hanno riprodotto le immagini dei libri scelti: ad ognuno la propria passione, che sia il cavallo, un dinosauro o il topo di città!
Forza venite gente che in biblioteca si va, un grande spettacolo c'è...
DITUTTOUNPO'
Capita ultimamente che sia attraversata da tanti pensieri, preoccupazioni più o meno grandi, soddisfazioni più o meno sentite. Di nuovo sono qui a notte fonda a ragionar da sola, o meglio con un portatile, c'è qualcosa che non va!
Allora vi inondo con i miei pensieri-fiume, così come mi vengono e vi travolgerò di parole senza senso, di ragionamenti che seguono un filo tutto mio, giusto e corretto secondo il mio modo di pensare, non pretendo certo che vada bene a tutti!
Non è detto che quel che scrivo sia capitato proprio a me, solo a me; sono constatazioni di fatti comuni, di situazioni reali, di cui sono venuta a conoscenza anche per conto terzi, non allarmatevi!
Non mi piace il social network già lo sapete, non mi piace quando leggo di imprecazioni, di insulti e offese, anche rivolti a persone che non conosco, le parole offensive si pronunciano in presenza del diretto interessato, non si lanciano nel nulla dove tutti possono fraintendere. Non mi piace neanche sapere che tanti controllano quel che condivido e poi non lasciano traccia del loro passaggio, ho come la sensazione di essere spiata, brutta sensazione. Certi "amici" pubblicano frasi meravigliose e foto indimenticabili come se fossero gli unici sul pianeta Terra: ne siete sicuri?
Una promessa è una promessa: si rispetta e basta, ciò che affermi si fa, ciò che proponi si rispetta, ciò che stabilisci si porta a compimento, direttamente e non per vie traverse, di persona e non con delega, mettendoci la faccia, non mandando avanti un'altra persona.
Non porto rancore, per natura cerco sempre di appacificare, sopportare, tollerare, però non prenderti gioco della mia pazienza, della mia amicizia e della mia disponibilità, che poi mi offendo veramente e chiudo la comunicazione.
Perché in tanti si lamentano della solitudine, quando ci si vanta di greggi di amici, di conoscenze importanti, di colleghi super? Cosa andiamo cercando?
Qual è il posto migliore per una splendida vacanza? Quello che si possono permettere le tue tasche, perché strafare agli occhi degli altri non porta che ulteriore insoddisfazione.
Sto qui a digitare quando dovrei rilassarmi a letto, andare a dormire, a riposare questi occhi stanchi e cerchiati di nero, ma che pretendo di scrivere di così importante? Nulla, sarà il caso di cambiare aria?
Allora vi inondo con i miei pensieri-fiume, così come mi vengono e vi travolgerò di parole senza senso, di ragionamenti che seguono un filo tutto mio, giusto e corretto secondo il mio modo di pensare, non pretendo certo che vada bene a tutti!
Non è detto che quel che scrivo sia capitato proprio a me, solo a me; sono constatazioni di fatti comuni, di situazioni reali, di cui sono venuta a conoscenza anche per conto terzi, non allarmatevi!
Non mi piace il social network già lo sapete, non mi piace quando leggo di imprecazioni, di insulti e offese, anche rivolti a persone che non conosco, le parole offensive si pronunciano in presenza del diretto interessato, non si lanciano nel nulla dove tutti possono fraintendere. Non mi piace neanche sapere che tanti controllano quel che condivido e poi non lasciano traccia del loro passaggio, ho come la sensazione di essere spiata, brutta sensazione. Certi "amici" pubblicano frasi meravigliose e foto indimenticabili come se fossero gli unici sul pianeta Terra: ne siete sicuri?
Una promessa è una promessa: si rispetta e basta, ciò che affermi si fa, ciò che proponi si rispetta, ciò che stabilisci si porta a compimento, direttamente e non per vie traverse, di persona e non con delega, mettendoci la faccia, non mandando avanti un'altra persona.
Non porto rancore, per natura cerco sempre di appacificare, sopportare, tollerare, però non prenderti gioco della mia pazienza, della mia amicizia e della mia disponibilità, che poi mi offendo veramente e chiudo la comunicazione.
Perché in tanti si lamentano della solitudine, quando ci si vanta di greggi di amici, di conoscenze importanti, di colleghi super? Cosa andiamo cercando?
Qual è il posto migliore per una splendida vacanza? Quello che si possono permettere le tue tasche, perché strafare agli occhi degli altri non porta che ulteriore insoddisfazione.
Sto qui a digitare quando dovrei rilassarmi a letto, andare a dormire, a riposare questi occhi stanchi e cerchiati di nero, ma che pretendo di scrivere di così importante? Nulla, sarà il caso di cambiare aria?
lunedì 20 giugno 2016
PAESELLO GINNICO
E siamo arrivati a tre manifestazioni sportive in due giorni, un fine settimana da fatica allo stato palestrato!
Ebbene sì, tra sabato e domenica le palestre del paesello hanno messo in campo le loro carte migliori, i saggi, le manifestazioni dimostrative, gli esercizi, insomma tutto ciò che si suda e si fatica in tanti mesi invernali è stato presentato in passerella in questi due giorni di fuoco - si fa per dire - ginnico!
E la palestra in cui tonificarsi, fare il fiato, combattere ciccia e cellulite; e la palestra in cui zumbare, dimenare i punti forti e la palestra in cui muoversi con grazia ed eleganza. Giovani, meno giovani e giovanissimi, tutti sul tappeto e via al suono della musica.
Bravi i maestri e soprattutto pazienti con gli atleti e i parenti degli atleti, meravigliosi certi costumi, sorprendenti lo stile e la preparazione di chi senza timore ha affrontato il pubblico, ma anche la buona volontà di chi ha sfidato il caldo in palestra e il freddo sulla piazza principale (alle 23:35 si registravano solo 17°, brividi non tanto agonistici quanto meteorologici).
Altra testimonianza dunque della forza vitale dei miei concittadini, dell'entusiasmo per lo sport, lo stare in forma, la compagnia, il gruppo, il movimento ritmico e la voglia di fare.
Invito dunque chi si annoia, chi pensa che non ci sia nulla da fare o di che divertirsi, ad iscriversi al più presto a qualcuna di queste attività sportive, magari una in ogni struttura, per far girare anche l'economia e non sentire inutili quanto dannose lamentele paesane!
Del saggio di domenica sera non ho trovato foto senza bambini da poter pubblicare.
Ebbene sì, tra sabato e domenica le palestre del paesello hanno messo in campo le loro carte migliori, i saggi, le manifestazioni dimostrative, gli esercizi, insomma tutto ciò che si suda e si fatica in tanti mesi invernali è stato presentato in passerella in questi due giorni di fuoco - si fa per dire - ginnico!
E la palestra in cui tonificarsi, fare il fiato, combattere ciccia e cellulite; e la palestra in cui zumbare, dimenare i punti forti e la palestra in cui muoversi con grazia ed eleganza. Giovani, meno giovani e giovanissimi, tutti sul tappeto e via al suono della musica.
Bravi i maestri e soprattutto pazienti con gli atleti e i parenti degli atleti, meravigliosi certi costumi, sorprendenti lo stile e la preparazione di chi senza timore ha affrontato il pubblico, ma anche la buona volontà di chi ha sfidato il caldo in palestra e il freddo sulla piazza principale (alle 23:35 si registravano solo 17°, brividi non tanto agonistici quanto meteorologici).
Altra testimonianza dunque della forza vitale dei miei concittadini, dell'entusiasmo per lo sport, lo stare in forma, la compagnia, il gruppo, il movimento ritmico e la voglia di fare.
Invito dunque chi si annoia, chi pensa che non ci sia nulla da fare o di che divertirsi, ad iscriversi al più presto a qualcuna di queste attività sportive, magari una in ogni struttura, per far girare anche l'economia e non sentire inutili quanto dannose lamentele paesane!
Del saggio di domenica sera non ho trovato foto senza bambini da poter pubblicare.
ULTIMA DOMENICA DI PRIMAVERA: BOLSENA E LE ORTENSIE
Partiamo con il giusto comodo, panini nello zaino, accanto a impermeabili e ombrelli, il meteo non perdona!
Calda giornata di sole da passare in famiglia, lungo il centro storico ci sono le bancarelle con tanti espositori, specialisti, amanti a simpatizzanti pollici verdi, tema della giornata sono le ortensie, ma si vende un po' di tutto: arredo da giardino, pezzi artigianali in ferro, legno, stoffa, carta; pochi assaggini, e tanto verde.
Il giro si fa caldo, i pargoli come al solito hanno tanta fame, ci si ferma un po' dove capita, tante persone hanno il pranzo al sacco come noi e le panchine sono a disposizione, non manca certo la gelateria artigianale a portata di mano.
Tutto fila liscio, il piccoletto supera anche la scalata di un pino, imbragato per benino dagli esperti, amorevoli e pazienti. Il sole comincia a nascondersi, meglio avvicinarsi al castello-museo, per visitare il relitto di guerra ripescato dal lago e l'acquario, ma anche trovare alle perse un riparo. In pochi minuti il cielo si copre e scroscia un temporale, che la manda quanta c'è, in più anche una scarica di grandine, per non farci mancare nulla. Il freddo si impossessa dei nostri vestiti, si corre alla macchina in un momento di quiete, il tempo necessario per metà percorso all'asciutto e l'altra metà? Niente da fare, arriviamo bagnati come pulcini e colpiti ancora da grandine, ma che freddo fa, ma che freddo fa?
Sarebbe stata una gita completamente riuscita con il giro al porto, ma il tempaccio la vince sempre.
Calda giornata di sole da passare in famiglia, lungo il centro storico ci sono le bancarelle con tanti espositori, specialisti, amanti a simpatizzanti pollici verdi, tema della giornata sono le ortensie, ma si vende un po' di tutto: arredo da giardino, pezzi artigianali in ferro, legno, stoffa, carta; pochi assaggini, e tanto verde.
Il giro si fa caldo, i pargoli come al solito hanno tanta fame, ci si ferma un po' dove capita, tante persone hanno il pranzo al sacco come noi e le panchine sono a disposizione, non manca certo la gelateria artigianale a portata di mano.
Tutto fila liscio, il piccoletto supera anche la scalata di un pino, imbragato per benino dagli esperti, amorevoli e pazienti. Il sole comincia a nascondersi, meglio avvicinarsi al castello-museo, per visitare il relitto di guerra ripescato dal lago e l'acquario, ma anche trovare alle perse un riparo. In pochi minuti il cielo si copre e scroscia un temporale, che la manda quanta c'è, in più anche una scarica di grandine, per non farci mancare nulla. Il freddo si impossessa dei nostri vestiti, si corre alla macchina in un momento di quiete, il tempo necessario per metà percorso all'asciutto e l'altra metà? Niente da fare, arriviamo bagnati come pulcini e colpiti ancora da grandine, ma che freddo fa, ma che freddo fa?
Sarebbe stata una gita completamente riuscita con il giro al porto, ma il tempaccio la vince sempre.