venerdì 31 marzo 2023

PER QUEI PICCOLI PRINCIPI DI SECONDA

  Oggi lezione in compresenza italo-francese.

Terza ora dedicata alla scoperta del Piccolo Principe, del suo autore dalle tante imprese e dalle tante passioni: aviatore, artista, scrittore, esploratore, emigrato/rifugiato.

L'America è stata la terra che lo ha accolto e in cui ha dato alle stampe la prima edizione del suo capolavoro. 

 Ci piacciono i libri, ci piace parlarne e condividere umori ed impressioni: con la professoressa Pasqualini abbiamo preso confidenza con uno scopritore di luoghi e persone, difetti e virtù, Amicizia e sentimenti.

 Rendersi conto che gli adulti parlano e non ascoltano, si vantano e non si confidano, giudicano interessanti e importanti i soldi e il lavoro: questi sono i tipi umani che incontra il Piccolo Principe nel suo viaggio fino ad arrivare sulla Terra, dove trova un aviatore che sa disegnare, gli regala una pecora e assapora l'immaginazione infantile e sincera.

 I ragazzi ascoltano interessati, prendono appunti e poi rivolgono domande alla professoressa, si immedesimano nel bambino biondo curioso che chiede spiegazioni, ricordano episodi e comportamenti della loro infanzia, del periodo spensierato e giocoso.

 E alla fine le tre copie in dotazione alla biblioteca scolastica vengono prese in prestito come utile libro del mese, alla prossima scadenza di aprile.

 Grazie alla professoressa Enrica Pasqualini che ha colto la sfida della divulgazione delle lettura, dei classici, dell'amore per la lettura e la conoscenza dei classici.






martedì 28 marzo 2023

QUANDO SE NE VA LA MADRE DI UNA AMICA

 Ho ricevuto la notizia questa mattina presto, tramite un messaggio di testo, stavo salendo in macchina e cominciando la giornata di impegni, i soliti, per tutti: "La mamma si è spenta...", poche parole chiare, complete, terribili.
 E sconvolgenti, perché una perdita fa male, perché il legame è forte, perché ti immedesimi, perché...
 Poche amicizie resistono al trascorrere del tempo, ai cambiamenti, ai temporali, eppure ci sono; il genitore di un amico è una persona importante, particolare, che fa le veci del tuo quando è assente, quando vi riunite per i compiti, quando si festeggia il compleanno, quando ti sposi, quando nascono i figli, quando sorgono problemi.
 I genitori dei tuoi amici storici diventano storici e fondamentali anch'essi, cristallizzati nel tempo come le fotografie sugli scaffali, i ritagli dei giornali dei tuoi cantanti preferiti, come il lampadario dell'ingresso che te lo ritrovi davanti e come una tempesta ti trasporta sui lidi della fanciullezza, delle merende a base di latte e cioccolata spalmata.
 La madre della tua amica rimane sempre la stessa, nonostante il passare degli anni, i capelli bianchi, i lineamenti affinati e la voce non più salda, la malattia logora le guance, la stanchezza piega il corpo ma non lo spirito; quando vi incontrate ti chiederà sempre dei figli e delle condizioni di salute di tutta la famiglia, poi magari si lamenterà un poco della salute cagionevole o dei vari grattacapi.
 E poi pensi alla tua amica che ha dedicato tempo e forze alla cura, alla sofferenza fino all'ultimo soffio e ora che è tutto finito "non è più figlia".
 Che fregatura, certe volte, questa vita.
 Ciao Marisa, saluta Salvatore da parte nostra.
 

sabato 25 marzo 2023

DOLCI, INGUARIBILI, EX COLLEGHE

  La scusa è sempre la stessa, ritrovarsi una volta ogni tanto per aggiornarsi e non perdersi di vista: basta poco, il gruppo sta lì e si scrive un appello.

 Cena, pizza, al crocevia di strade diverse opposte e tortuose; siamo state colleghe in sede distaccata, poi il destino straordinario ordinario specialistico sostegno e regionale ci ha separate.

 L'idea era quella di rimanere leggere per non appesantire il fine settimana, poi il cuoco è uscito pure dalla cucina per convincerci di frittini pesce e terra/mare, il dolce non lo prendi dopo la pizza che fai rinunci?

 Gli argomenti si sciolgono via via, dagli alunni ai genitori, di integrazione e inclusione, con comunicazione non verbale, dai tutor alla burocrazia, figli e dolci metà, terra natia mai dimenticata e desiderio di ritorno, supplenze e messaggi vocali lunghi come audio libri: il docente sa come rinfrescare la serata, ridere di gusto e non prendersi troppo sul serio.

 Una tavola ovale, due calici di frizzante e tante risate, per non prendersi troppo sul serio; c'è da parlare anche del libello e della nostra storia recente, ma sul divanetto, a chiudere la serata.

 E organizzare un appuntamento fa bene al cuore docente: fiduciarie si diventa, colleghe si rimane.




domenica 19 marzo 2023

CUGINATA MATTUTINA

M'illumino d'immenso.

L'occasione diventa giusta all'arrivo sul suolo patrio di Angela, da Madrid passando per Istanbul questa volta.

 Un saluto veloce che dura un fine settimana da San Patrizio a San Giuseppe, neanche il tempo di una pizza, meglio un caffè.

 Appuntamento in piazza centrale domenica mattina, non troppo presto però, una via di mezzo tra chi soffre di insonnia e chi va in catalessi: si arriva scaglionati, manteniamo la A!

 Scelta del bar, saletta interna per prendere posto: siamo in sette - due "intrusi - e due in leggero ritardo, poi l'ordinazione, difficile ma non impossibile dal deca alla soia, in vetro e ripieno nel cornetto, una bomba.

 Chiacchiere e aggiornamenti: dallo stato di salute, con lista di esami, ai colloqui di lavoro, scelte personali e colleghi; intolleranze, curriculum e incubi da esami di maturità, effetti collaterali e serie TV. Un gruppo d'ascolto, una seduta terapeutica.

 Il 2023 prevede due giovani quarantenni e una splendida cinquantenne, calendario alla mano c'è una serie di scadenze da organizzare, da cresima in su.

 Si fa una certa e il gruppo si scioglie, non prima di aver scattato foto ricordo di rito: abituccio e cappottino graziosissimi si vedono? Sotto la scritta del Paesello, certo.


mercoledì 15 marzo 2023

LIBELLO, IL PUNTO

  Scrivo, e non è una novità, per tracciare il punto della situazione a circa due mesi dall'uscita del libello mio, perché molti mi chiedono si informano e commentano.

 Sì è una sorta di autobiografia, in cui però rispecchiarsi tutti per tanti spunti e tematiche.

 Sì, la mia professoressa di italiano del Liceo mi ha fortemente spinta a pubblicare. 

 Sì, il mio sogno è sempre stato quello di diventare giornalista, poi scrittrice, poi insegnante.

 Sì, il classico per me è la scuola migliore, difficile ma non impossibile e si riesce a sopravvivere. 

 Un desiderio avveratosi e mille nella mia testa: oggi riflettevo sul possibile titolo dell'opera numero due.

 Due mesi, dicevo, almeno un centinaio di copie.

Presentazioni: quattro, con altrettanti moderatori, tutti professionali e più preparati emotivamente di me.

Comuni: quattro, tutti in provincia di Viterbo.

Luoghi: Aula magna scolastica, Sala Consiliare, biblioteca e libreria. Proprio l'altro giorno mi ha contattata una seconda libreria di Viterbo, nei prossimi giorni prenderemo accordi. 

 Praticamente la diffusione è manuale, nel vero senso della parola: tengo una sporra in spalla e raggiungo chi mi chiede una copia, tutte autografate con dedica. E sì, a qualcuna hanno pensato i miei figli, giusto.

 Ho riscosso buone opinioni, complimenti privati e sorrisi, perché di scrivere molti hanno timore, si sentono in difetto.

 Solo in un contesto ho chiesto di essere accolta, ma non sono stata presa in considerazione, mentre senza neanche conoscermi mi hanno invitata con lodi e stima: per i particolari aspetto in modo scaramantico la notizia ufficiale e poi ne riparleremo. 

 Ho trovato estimatori in chi non credevo proprio e altri che mi aspettavo arrivassero non si sono fatti vivi, chi si è fermato alle parole e chi è stata presente in ogni occasione. 

 Così è la vita.

 Ringrazio di cuore tutti voi che mi avete accolto con grande affetto, che non merito. 

lunedì 6 marzo 2023

QUANDO A TENERE LA LEZIONE ARRIVA IL LUOGOTENENTE...

 A lezione di legalità, prevenzione, considerazioni e riflessioni importanti: oggi abbiamo ospitato in classe il luogotenente della Stazione dei Carabinieri di Faleria, Martino Ippolito, che per circa due ore ha dialogato con i ragazzi della terza A della Salvo D'Acquisto, portando esempi concreti, esperienze di lavoro e consigli utili per non sottovalutare le prime avvisaglie di un possibile e percepito comportamento scorretto subito.

 Il luogotenente ha parlato con la classe anche di alcuni fatti di cronaca che ha contribuito a risolvere in prima persona e ha sottolineato come, pur vivendo in un contesto ancora familiare e protetto, anche i giovani che vivono e studiano in provincia possono incorrere in pericoli e rischi, specialmente nei fine settimana.

 I pericoli esistono e sono numerosi fuori casa, negli istituti superiori, ma anche nella propria cameretta, quando il controllo degli adulti magari si allenta o non è troppo stringente: condividere foto o contenuti di cui potremmo anche pentirci, scrivere frasi calunniose, violente o surreali, vantare situazioni o capacità inesistenti; la realtà distante dalla fantasia, una identità riscontrata solo nel mondo social, la vita che vorremmo costruire e che invece non esiste, ma che lasciamo credere agli altri.

 Il mondo virtuale vuoto e fatuo purtroppo non dimentica, non si gode del diritto all'oblio: quanto si lancia in rete prima o poi ritorna e si abbatte sul presente, nonostante un possibile "pentimento".

 Gli argomenti affrontati sono stati veramente tanti e tutti interessanti, proprio perché calati nella vita di tutti i giorni, nei giochi in comunità virtuali, nelle sfide anche estreme, nella scelta degli amici della compagnia: l'importante non sentirsi mai "abbandonati", mai soli nell'affrontare situazioni difficili che richiedono comunque l'intervento di un adulto. E poi anche gli adulti, certo, che devono porre regole, stabilire limiti, accorgersi della anomalia nel comportamento dei piccoli, ma anche rispettare essi stessi i divieti e allontanarsi dagli schermi e dalla tastiera.

 I ragazzi sono rimasti attenti per tutto l'intervento anche attratti dalla rispondenza con la vita quotidiana, dagli esempi veri portati a supporto, per la descrizione semplice quanto accurata delle dipendenze che coinvolgono sempre più giovanissimi che cercano lo sballo, il divertimento estremo e la perdita del contatto con la realtà.

 Ringraziamo ancora una volta il luogotenente Ippolito per la lezione di legalità e il Dirigente, dottoressa Simona Cicognola, che ha permesso e organizzato l'incontro a scuola.


domenica 5 marzo 2023

TANTI AUGURI MAE', ALLA PIÙ GAJARDA

 Gajardo è uno degli aggettivi che la maestra usava e tuttora usa di più, quello che riassume l'aspetto positivo e simpatico di una persona o una situazione.

 Oggi abbiamo voluto festeggiare con lei i suoi primi e meravigliosi ottantaquattro anni, sempre con il sorriso e la battuta pronta, i ricordi e le vicissitudini di una vita di lavoro, ma soprattutto di passione e missione.

 La maestra che se mancava al mattino ci invitava a casa sua nel pomeriggio a studiare, che ci ha preparati agli esami di quinta anche nel suo salotto domestico: ci ha sempre accolti e coccolati.

 Appuntamento davanti alla scuola elementare, foto di rito sugli scalini del portone a sinistra e poi tutti al ristorante.

Chiacchiere, aneddoti, pettegolezzi e aggiornamenti, confronto e confessioni, traguardi e fregature: ognuno di noi ha seguito un percorso, ha superato ostacoli, è stato travolto da eventi difficili. Ritrovarsi a tavola, rivedersi con i capelli brizzolati, la barba e ricordare: come eravamo, come siamo diventati, chi abbiamo nel cuore e quanto abbiamo saputo costruire.

 Siamo nati negli anni Settanta, genitori giovani ma vecchio stampo, autoritari spesso, la maestra era un'istituzione, una sola e completa per tutte le discipline per l'indole di ogni alunno per tutte le inclinazioni. Poesie, recite, canzoni, lavoretti, esercizi: c'era sempre lei e a noi è toccata la migliore. 

 Grazie maestra Maria Teresa, mae' sempre.


sabato 4 marzo 2023

IL LIBELLO È SBARCATO A VITERBO

 Di sabato, nel tardo pomeriggio ospiti nella libreria Etruria con l'aiuto e la collaborazione di Elisabetta e Teresa. Piano superiore, tavolini affiancati, sedie in ordine geometrico e un leggio per due copie del libello mio, protagonista. Un sogno che si avvera, vedere sugli scaffali la mia opera, attendere l'arrivo dei partecipanti incuriositi e cercare di non deludere le aspettative. Al mio fianco per più di ottanta minuti di chiacchiere, di cui circa sessanta con diretta social, la docente Sofia Barbanti, giovane promessa della secondaria di secondo grado.Oltre a scambi di opinioni, domanda e risposta Sofia ha scelto delle pagine da leggere ad alta voce per il pubblico presente e interessaressato: fa effetto sentire le proprie parole risuonare con intonazione diversa, da voce "estranea", emozione doppia. Il pubblico ha ascoltato, è intervenuto in più riprese: insegnanti appassionati, genitori con un desiderio inappagato, alunni disillusi o in cerca di empatia, tecnici. La scuola è una grande famiglia, con una grossa responsabilità: il mondo cambia, velocemente, l'istruzione non può attendere, non possiamo permetterci di lasciare solo o indietro alcuno dei nostri giovani.

 Passione, empatia, capacità e competenza, coinvolgimento: spero di avere ancora altre possibilità di chiacchiere di lezioni, pensiero critico, scelta, biblioteca scolastica, guida intellettuale...

 Grazie a chi è intervenuto, chi ha interagito, chi si è rispecchiato, chi soprattutto è al mio fianco. 





mercoledì 1 marzo 2023

CHE AVETE FATTO A SCUOLA?

 E il pomeriggio di oggi è stato ben fruttuoso, animato, sgargiante, colorito.

 Dipartimenti, ossia riunione plenaria di docenti gravitanti su classi terze in vista degli esami finali di Stato. Prima saluti e organizzazione uscite didattiche, parola a Gioia Chillini; poi divisione del Mar Rosso: di qua per le terze, di là i buoni.

 Documento programmatico, griglia, percentuali, discipline, i descrittori, media ponderata, coordinatore e incastri: le lingue europee, gli scritti per quattro, la capacità di sintesi, le competenze, il voto di ammissione, la sottocommissione e le decisioni irrevocabili. 

 Ognuno che esalta la propria materia, com'è naturale, ognuno che lamenta poco impegno e concentrazione in classe, chi cerca conferma e dolcezza negli anni passati e chi invece vorrebbe dimenticare le casistiche, le delusioni o i trascorsi poco esaltanti.

 E poi le considerazioni su Letteratura, Storia, Storia della Letteratura, l'amore per il Sapere e il suono del flauto, perché in fondo ogni anno al riproporsi dell'esame ogni docente rimembra il proprio, adolescenziale, giovane, innocente.

E non so perché ma mi è venuto in mente il brano che Shakira ha interpretato contro il marito, ex.