martedì 29 agosto 2023

DOVE SI INCONTRANO ANIME AFFINI

 Poche certezze nella vita di un'insegnante.
 A chi ispirarsi, chi prendere a modello nel bene e nel male? Come procedere, come spiegare e divulgare, come interessare e accattivare?
 Non mi è mai capitato di parlare con qualcuno che non ricordasse la maestra o un professore, un episodio scolastico difficile o un voto sudato.
 Questa mattina finalmente sono riuscita ad incontrare di nuovo la professoressa Sarlo, dopo tanti mesi: le ho portato una copia del libello mio che proprio lei ha corretto in bozza e di cui ha sollecitato l'imprimatur.
 Soddisfazioni.
 E parlando con la Sarlo mi sono venuti proprio in mente Virgilio che è guida per Dante attraverso l'aldilà e Brunetto Latini, che invece il Sommo schiaffa all'Inferno XV canto, terzo girone settimo cerchio, povero Brunetto!

 Siamo rimaste sedute due ore al tavolino di un bar a pianificare la nostra vita intellettuale, da scrittrici, oltre naturalmente a filosofeggiare di scuola generazioni e scontri di generazioni a scuola.
 Ancora devo promuovere la mia opera prima, ma tanto mi prudono idee che, sfacciatamente, ho coinvolto la professoressa in un'opera bidimensionale, bustrofedica, alternata: botta e risposta, intervista, dialogo alla maniera socratica/ciceroniana, fino a scomodare Boezio o Erasmo da Rotterdam e l'elogio della Pazzia.
 Scrivere ha senso? Confrontarsi conviene? 
La professoressa ha rinunciato al suo profilo social davanti a tanta insistenza di ignoranza e accanimento volgare; io resisto per promuovere idee e iniziative che altrimenti rimarrebbero nel buio, ma certo alcuni momenti è dura.
 I social hanno permesso di raggiungere tutti, ma il "modo ancora mi offende...".
 Comunque il dado è tratto: spunti creativi a iosa, scambi profondi e sinceri, sono felicissima di aver ritrovato la mia ex insegnante di italiano del Liceo Classico. Vedi che ci scappa un'altra pubblicazione...


venerdì 25 agosto 2023

IN FAGGETA, GRUPPO LETTURA

  E così ci siamo incontrati in uno dei tavoli di legno adiacenti al grande parcheggio della Faggeta del Cimino. L'appuntamento è per le 10:30, ma la mia ansia di organizzazione mi fa arrivare in largo anticipo con buona pace dei miei familiari che mi hanno seguita e supportata.

 La paura è sempre quella di non vedere l'arrivo di nessuno, di essere lasciata "sola", per imprevisti, contrattempi, capricci, sonno e altre incombenze: bimbi piccoli e mamme hanno sempre diversi ostacoli da sormontare. 

 Invece piano piano sono giunti i miei piccoli amici, prima Ludovica con nonna Nadia, poi Matilde con mamma Eliana e l'amichetta Vanessa, infine Tommaso con mamma Cristina e l'amichetto Gabriele.

 Un bel gruppo, tra adulti ragazzi e bambini occupiamo tre postazioni: si legge, si osservano le figure e si sfogliano gli albi illustrati, in biblioteca comunale il tesoro è inestimabile e questa volta abbiamo raccolto storie per parlare di "IO E GLI ALTRI".

 Zuppe di sasso, foto di gruppo, formiche alla moda, Gruffalò temerari, pentolini problematici, fiabe riviste e corrette, bambine capricciose e tanto altro.

 Un'ora circa di parole e illustrazioni, poi una pausa di chiacchiere e saluti per incontri fortuiti, poi ancora un paio di storie tanto per non lasciare indietro nulla.

 Aria fresca, ombra rigenerante, un discreto movimento di persone avventori e animali domestici al guinzaglio, la Faggeta è sempre accogliente e verde al punto giusto.

 Il prossimo appuntamento di lettura ad alta vece sarà sabato 2 settembre sui divanetti della Biblioteca Comunale di Soriano per salutare le vacanze e cominciare a pensare alla scuola.


mercoledì 16 agosto 2023

TORNARE A BARBIANA

  Siamo tornati a Barbiana, alla Scuola di don Lorenzo Milani, un anno dopo la prima visita e l'emozione è stata comunque forte e intensa. 

 Domenica 13 agosto ore 10:30, avevamo preso accordi tramite mail, perché il luogo e l'accoglienza sono gestiti dalla Fondazione che ha come presidente Agostino, il primo bambino/chierichetto che ha accolto don Lorenzo al suo arrivo una sera di dicembre. Ora Agostino, che ha appena compiuto 77 anni, continua a tenere alto il ricordo del Priore, il pensiero e soprattutto i fatti con l'aiuto di volontari e amici. Domenica ci ha raccontato della Scuola e di Lorenzo uomo la volontaria Annalisa, piglio e ironia toscani.

 Il piccolo ambiente con le cartine geografiche, gli strumenti di studio, le tabelle dei verbi, le panche e i tavoli: tutto realizzato dai ragazzi, i primi sei alunni e poi via via gli altri, fino ad un massimo di quarantadue nel percorso post elementare, per la licenza con esami da privatisti.

 Racconti di vita quotidiana, aneddoti simpatici, citazioni e soprattutto i punti focali dell'esistenza di don Lorenzo, dell'importanza della parola allo studio delle lingue, dallo scavo della piscina all'organizzazione di viaggi all'estero, ma anche lo svolgersi delle celebrazioni e le recenti visite del Capo dello Ststo e del Santo Padre.

 Forte don Milani, precursore dei tempi, esiliato a Barbiana dove ancora è arduo arrivare anche in macchina, convinto e pervicace nel suo pensiero: di lui e della sua pedagogia hanno scritto nel bene e nel male, io lo trovo semplicemente unico e un modello a cui aspirare, ma che difficilmente si può sfiorare.

 Obbedire, organizzare una vita quotidiana con una comunità di bambini laddove non c'erano acqua, elettricità e servizi minimi, era la campana stonata allontanata dalla dotta Firenze clericale e a cento anni dalla nascita suona ancora più alta.

 Come contributo ho acquistato anche il libro testimonianza di uno dei primi dei ragazzi che hanno vissuto gomito a gomito nella canonica di Barbiana, dove si poteva entrare e chiedere ventiquattro ore al giorno, senza appuntamento o preavviso. 

martedì 8 agosto 2023

QUESTO PICCOLO GRANDE BLOG

 Evidentemente soffro di bipolarismo letterario, sdoppiamento della personalità di scrittrice, auspico forse di essere l'incarnazione di qualche penna del passato, oppure trattasi smdi un qualche complesso che non conosco, fatto sta che non più di dieci giorni fa sentivo l'arsura della scrittura, il prosciugamento della vena poetica, il silenzio dell'artista, la crisi della pagina bianca...

Ora invece vi ammorbo quotidianamente con articoli, resoconti, cronache e altre amenità. Incredibile.

 Trattasi di senilità precoce o desiderio di ribalta, ricerca della notorietà o chiacchiere da comare, sicuramente desiderio di "immortalità", di non passare inosservata nella Storia, ma anche diario e memoria di esperienze e vicissitudini, personali locali sentimentali universali...

Che vi dico? Eccomi, prendetemi per quella che sono bislacca lunatica ansiogena ansiosa scassa...

 Comunque, ho un paio di idee per la promozione del mio libello, un baule di intuizioni per il nuovo anno scolastico, due libri sul comodino da leggere e uno nella mia mente da scrivere.

 E tante persone da incontrare, luoghi da visitare e parole da scrivere per il blog, nulla di più.



lunedì 7 agosto 2023

L'ULTIMO IMPRENDITORE

  Se ne è andato, lo abbiamo salutato in tanti, tantissimi nella Chiesa Collegiata, l'ultimo degli imprenditori del Paesello, di quelli con un nome importante conosciuto noto.

 Non potevo non scrivere qualche parola a ricordarlo, dopo una lunga malattia, una dura battaglia, dopo che ci siamo incontrati in quel reparto negli ultimi tempi a confrontarci, aggiornarci, consolarci.

 Le parole non sono mai superflue quando partono dal cuore e giungono al cuore, quando non cadono nel vuoto, quando servono a non dimenticare.

 Ci sono persone che passano nella Storia anonime, che preferiscono rimanere in disparte; ci sono persone che non riescono a rimanere anonime e in disparte per la famiglia di origine, per l'albero genealogico, per la stirpe, specialmente in una piccola comunità come la nostra. Così questa persona, che conosceva tutti e tutti conoscevano, non per i social o le "sparate" bizzarre, ma perché uomo di piazza, di compagnia, di saluto gioviale, un filantropo, uno che si è prodigato in vari campi e settori, sia economico che sportivo o sociale, c'era sempre in mezzo per un motivo o un altro, veniva coinvolto o si lasciava coinvolgere benignamente.

 C'è stato un tempo mitico anche al Paesello. quello tra gli anni Sessanta e Ottanta, delle idee, delle fabbriche, delle imprese, della villeggiatura, degli alberghi e delle strutture ricettive sempre gremite accoglienti operose: tutti i cittadini ne hanno beneficiato, si ricordano e sospirano.

 Non è semplice portare un cognome di "valore", continuare sulla scia del Bene, indossare certi panni familiari, ma credo senza tema di errore, che il Presidente dell'Associazione di Volontariato di cui sono parte stia procedendo sulla buona strada, anzi amorevole e fatata.

domenica 6 agosto 2023

ATTESA, VEGLIA

  Finalmente è arrivato il sabato, giorno tanto atteso, quello della veglia con il Santo Padre.

 Ci mettiamo in fila da mezzogiorno, dopo aver ascoltato la messa, perché sono tantissime le persone e la procedura per entrare è lunga, spazio limitato, anche perché continuano ad arrivare pulmini e pullman grandi, anche le forze dell'ordine, spazio per le manovre poco, già ci stiamo pigiando.

 Il Palco che accoglie è enorme ma i pellegrini sono tantissimi, il sole a picco: qualcuno cerca di saltare la fila addirittura seguendo la scia dei mezzi che arrivano, ma poi la folla si ricompatta, qualcuno accusa giramenti di testa e sofferenza per i movimenti limitati e mancanza d'aria. La difficoltà più grande è richiamare l'attenzione di un medico o di un soccorso che capisca la tua lingua o comunque lo scambio di informazioni, perché non ci sono unità mobili come le nostre postazioni di Croce Rossa.

 Alle 15:00 riusciamo a sistemarci, fortunatamente tutto il bagaglio superfluo lo abbiamo potuto lasciare in struttura, dove abbiamo trascorso la notte, quindi la fatica del peso è contenuta, ci distribuiscono il cibo abbondante e buono valido per pranzo cena e colazione, tutto gradito tranne una confezione da sette di wurstel - quanto non consumato o non di nostro gradimento può essere riposto in grandi ceste.

 Parte del pomeriggio è passata nel riposo, qualcuno riesce a stendersi e dormire, in attesa delle 21 quando si comincia: la veglia vera e propria dura un'ora circa, celebrata soprattutto in portoghese, le casse permettono a tutti di ascoltare anche se all'inizio non tutto funziona per il meglio.

 Stanchezza, sonno, polvere, canti e scambi di battute, cori e applausi: un insieme variopinto di emozioni, idee e paure di non farcela, di cedere alla stanchezza, al sole...Invece ce la caviamo, semplice non è, ma ad aiutarci e rassicurarci ci sono i responsabili e i ragazzi più grandi che riescono a gestire bene anche le emergenze.

 Ovunque si guardi c'è folla, teste, bandiere, si alza la musica, si saluta e si guarda verso il palco illuminato dalla Croce.





sabato 5 agosto 2023

GIORNO TERZO, VIA CRUCIS

 Ciao a tutti,

scrivo mentre stiamo in fila per la colazione, abbiamo sonno, parecchio sonno.

Ieri abbiamo consumato la colazione che ci avevano distribuito la sera prima, poi abbiamo preso il pullman per raggiungere Lisbona. Siamo stati assegnati ad una scuola con vicino una palestra: le ragazze hanno dormito nella scuola, i maschi nella palestra.

 Per raggiungere il luogo della Via Crucis con il papa abbiamo impiegato un'ora e mezza, la radiolina che abbiamo in dotazione ci ha permesso di seguire tutto, ma a volte non si sentiva bene. Emozionante il fiume di persone in città, un flusso continuo colorato enorme.

Ad ogni spostamento naturalmente abbiamo cantato qualcosa, canzoni inni o incitamenti vari, tipo "Italiano batti le mani", anche gli stranieri hanno capito come di deve urlare!

 La Via Crucis è terminata intorno alle 20:00, ma per prendere la metropolitana abbiamo atteso un'ora e mezza, abbiamo cenato in uno dei ristoranti che accettavano il Pasto del pellegrino, con un menù fisso e gratuito. Siamo tornati in taxi perché comunque il pernottamento era lontano, a piedi avremmo impiegato troppo.

 Potevamo usufruire di una doccia, all'aperto, ma fredda, l'idea proprio non ci allettava a mezzanotte, quindi abbiamo concordato con i ragazzi che invece in palestra avevano due docce, una per noi e una per loro. Finalmente siamo puliti!

 Dopo la colazione andremo zaino in spalla al prato dove ci organizzeremo per la vegli con il papa.

 Ci aspetta un giorno di attesa e preghiera: il motivo per cui abbiamo affrontato tanti chilometri.

M. Cristina, sempre a fianco di Francesca. 

venerdì 4 agosto 2023

GIORNO SECONDO: FATIMA

 Il secondo giorno è stato molto intenso, forte, avvolgente: tante persone ovunque girassimo lo sguardo, la spianata coperta di pellegrini, ragazzi, maglie colorate, per noi quella arancio, saltiamo subito all'occhio!

 Urgenza servizi, fila chilometrica, ci vuole pazienza, poi una spuntino per pranzo e nel sacchetto troviamo insalatina mista e colorata in scatola, un panino, una pesca e un tè - stesso menù anche per cena.

Ci siamo sistemati, accampati quasi sul prato accanto ad altri Italiani e ad  un gruppo di Americani: quando ci si incontra tra connazionali non ci si saluta semplice no, si urla, si battono le mani, parte subito l'inno e la canzone della vittoria. Ogni attività è prevista per gruppi che parlano la stessa lingua: applausi, hola, cori vari sia geografici che sportivi, siamo proprio simpatici...

 Visita guidata del Santuario, dopo la messa, tra di noi, per spiegare le apparizioni della Madre, c'è da dire che i negozietti espongono e offrono rosari e statuine di ogni tipo, altezza, forma, materia.

 Si cena presto intorno alle 18:00 perché alle 20:00 abbiamo ascoltato l'esperienza di una suora che ci ha spiegato il perché del seguire la santità del Cristianesimo e subito dopo la fiaccolata: ognuno ha acquistato una candelina, per la recita del rosario abbiamo avuto dei problemi perché il portoghese non lo capiamo proprio bene, anche se alternato ad altre lingue... La processione è finita intorno alle 23:00, quando in Italia è mezzanotte.

 Trovare l'autobus non è stato facile, ma ce l'abbiamo fatta! Ci hanno poi distribuito anche la colazione per l'indomani mattina, buona idea e gustosa, non male.

 Abbiamo trascorso la notte in una parrocchia, in camerate, ma senza la possibilità della doccia.

 Ora si va a Lisbona.

M. Cristina



mercoledì 2 agosto 2023

VERSO LISBONA, PRIMO GIORNO

 Sono le 21:00, siamo partiti ieri pomeriggio da Civitavecchia, salpati in orario con tanti altri pullman. La notte è trascorsa "tranquilla", per quanto possibile tra cabina, emozione, esplorazione della nave e chiacchiere tra ragazzi.

 Come già stabilito da tempo, ci siamo svegliate prestissimo quando era ancora buio per aspettare l'alba e ne è valsa veramente la pena: bellissimo! Siamo rimaste fin quasi alle sette in giro, poi siamo andate a riposarci un poco, anche se per le 8:00 erano previste le lodi, facoltative. Abbiamo partecipato alla penitenziale delle 9:00 e dalle 11:00 sono cominciate le confessioni; "ottenuta la libertà" abbiamo pensato di perderci di nuovo in giro per la nave.

 Per pranzo abbiamo mangiato bene, pasta semplice: siamo stati divisi a turno per pullman, senza grossi problemi; abbiamo poi dovuto svuotare le cabine e a seguire abbiamo assistito alla messa in una stanza grandissima, per la Regione Lazio i partecipanti sono più di millesettecento: tutti in attesa di essere chiamati dall'altoparlante.

 Il gruppo dei ragazzi con le chitarre - uno addirittura con il violino - ha cantato e suonato per tutto il tempo le canzoni più famose di adesso e quindi l'attesa è praticamente volata, con forti emozioni.

 Poi lo sbarco a Barcellona, in ordine: a noi è toccato alle 19:20, quasi ultimi; siamo saliti sul pullman, abbiamo mangiato e cominciato il viaggio verso il Portogallo, ogni tre ore ci fermeremo per una pausa: domani in mattinata arriveremo a Fatima, prima tappa del pellegrinaggio.

 M. Cristina


martedì 1 agosto 2023

ONDA AZZURRA, GMG23

  Azzurro come la maglia diocessna con il motto stampato che tutti i partecipanti hanno indossato: dalle 15:00 ritrovo in Cattedrale, Civita Castellana. 

 È arrivato il giorno della partenza, atteso studiato pianificato: zaino, borsone, marsupio, tracolla, borsa di ogni misura ci si ritrova per gli accorgimenti estremi, le scartoffie, le fotocopie, i documenti. 

 Ore 16:00 inizio della celebrazione presieduta dal nostro Vescovo Marco, canti preghiere e benedizione. Tutti i ragazzi ricevono una croce di legno da tenere appesa al collo con una citazione in greco antico - che richiama il rialzarsi del motto - e una pergamena con il mandato/benedizione del pellegrino.

 Appello, per verificare veramente che non si lasci nessuno a terra, perché si parte in nave da Civitavecchia tra poco per ritornare prossima settimana. 

 Ultime forti strizzate di abbraccio, foto ricordo, raccomandazioni e qualche lacrima di commozione, alle 17:00 il rompete le righe e una buona merenda. 

Noi genitori li lasciamo andare, è proprio il momento del distacco: buon viaggio, grande esperienza, siete splendidi.

Maria si alzò e se ne andò in fretta” (Lc1, 39) è la citazione biblica scelta da papa Francesco come motto della XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù.





LE MIE PELLEGRINE...

  Si tratta delle donne più importanti della mia vita: nonna Adalgisa, zia Angela e Tina, accomunate da una "passione"...

Per mia madre il suo Credo, la sua Forza, a Chi rivolgersi in tutti i casi di necessità - e ce ne sono stati parecchi; per mia sorella una sfida, un lungo periodo di messa alla prova, un percorso di vita; per mia figlia la prima grande esperienza lontano da casa immersa nella preghiera/raduno giovanile, insomma GMG23.

 La nonna se ne è andata in Israele con i suoi fratelli neocatecumenali a novembre 2022, entusiasta forte carica; lontano dai problemi quotidiani ha pregato per tutti, si è immersa nel raccoglimento e ha provato l'esperienza comunitaria, di affidamento al Padre.

 Angela ha cominciato nel 2018, sperimentando i diversi percorsi, i sentieri con nomi europei che portano alla stessa meta, zaino in spalla ostelli e in marcia ancor prima del sorgere del sole, pergamena finale.

 Mia figlia partirà con il gruppo diocesano, più di novanta elementi, capitanati da Agnese e padre Francesco, per il Paesello nostro partecipanti lei, Francesca e padre Fabio: destinazione Lisbona, la veglia con Papa Francesco.

 Invece io, mi sono limitata tanti anni fa al nostrano patriottico tranquillo pellegrinaggio da Padre Pio, semplice e parrocchiale. 

 Grande emozione, forza, grinta e tanto coraggio per le nostre ragazze.